L’Ocse dichiara ufficialmente che la recessione per il nostro Paese durerà tutto il 2009 con picchi in negativo del tasso di disoccupazione – si passa dal 6,9% attuale all’8% previsto ad inizio 2010 – e con rischi oggettivi di compromissione dei piani di risanamento tentati dal Governo.
Che, dal canto suo, risponde per bocca del Ministro Giulio Tremonti, a cui non resta che rincuorare gli italiani e prenderli per mano auspicando una reciproca collaborazione – bilaterale tra Governo e cittadini – e ricordando che “in due si fa meglio che da soli”.
E’ lo stesso Ministro dell’Economia ad illustrare i punti nevralgici dell’intervento governativo in soccorso dei nuclei meno abbienti: il piano anti crisi non modifica la Finanziaria perchè il debito pubblico è di tale entità da costringere a non sottovalutarne l’importanza. Entro venerdì si conoscerà per filo e per segno ogni dettaglio del piano, ma pare già tutto visibile nelle anticipazioni della vigilia.
Misure ed interventi per famiglie e imprese: a cominciare dalla carta prepagata per gli acquisti di alimentari – la cosiddetta social card, simile ad un bancomat – attivata da dicembre e dal valore di 40 euro al mese con il pregresso di ottobre e novembre che verranno caricati su dicembre; è rivolta a tutti coloro che dichiarano un reddito inferiore ai 6 mila euro annui – ovvero quasi 800 mila italiani.
Ancora, ampliati fondi e platea dei destinatari per gli ammortizzatori sociali; conservati bonus per pensionati e famiglie con figli; interventi sui mutui per arrivare ad una rata fissa con creazione di un fondo di garanzia per calmierare gli interessi sui mutui della prima casa; riduzione sulle bollette di luce e gas per una forbice che oscilla tra i 60 e i 130 euro; taglio per il periodo natalizio delle accise sui carburanti.
Per i lavoratori, proroga del bonus per straordinari e premi individuali con allo studio la possibilità di innalzare il limite massimo di fruizione, oltre che estensione degli ammortizzatori sociali ai titolari di contratti atipici e flessibili.
Il pacchetto rivolto alle imprese comprende la proroga della detassazione degli straordinari, la deducibilità parziale dell’Irap dalle imposte dirette e lo slittamento del pagamento dell’Iva dalla fatturazione all’incasso effettivo. L’ultimo intervento riguarda le infrastrutture e le cosidette “grandi opere”: previsto lo sblocco di 16 miliardi di euro per opere stradali e ferroviarie
nonè stato chiaro come si fa ad ottenere la riduzione di bollette di gas e telefono,chi ne ha diritto .