Rialzo dei tassi, è la paura a spingere lo spread

All’interno della zona euro, ormai la preoccupazione è diventata una certezza, ovvero che l’aumento dei tassi si verificherà già nel corso del mese di giugno. Sono stati gli analisti di Goldman Sachs a sostenere come la Bce potrebbe prendere in considerazione non uno, ma almeno due interventi legati al costo del denaro.

In effetti, lo scenario è quello che vede numerose tensioni dominare il mercato dei titoli di Stato. Da notare come lo spread tra il Btp decennale lo stesso Bund tedesco arrivato a quota 167 punti rispetto a un rendimento pari all’1.93% nel giorno di venerdì della scorsa settimana, toccando le soglie massime dal mese di aprile 2020 ad oggi.

Come scegliere il miglior tasso di interesse sul mutuo

Il tasso di interesse applicato al finanziamento si configura come un elemento essenziale da tenere strettamente in considerazione prima di effettuare la richiesta, in quanto determina l’onerosità del mutuo, ovvero l’importo aggiuntivo che il mutuatario dovrà corrispondere alla banca: in altre parole, esso rappresenta il costo del capitale prestato dalla banca al cliente.

Mutuo, l’influenza di tassi e spread

Il 2015 è stato determinante per la convenienza dei mutui e la conseguente ripartenza del mercato. Il prezzo proposto dalle banche, con spread ridotti nel quarto trimestre del 2015 all’1,6% e all’1,0% rispettivamente per i tassi variabile e fisso, perdendo punti essenziali dal primo trimestre dell’anno, quando avevano misurato l’1,8% e l’1,9%, è stato un fattore scatenante.

L’estate dello spread al ribasso, mai come nel 2015

Anche se le condizioni lavorative di molte persone restano precarie ed è difficile superare le barriere poste dagli istituti di credito per la concessione di un mutuo, bisogna comunque apprezzare il fatto che l’estate del 2015 è stata quella in cui si è assistito al massimo ribasso dello spread. 

Se aumentano i mutui è merito dello spread

Se le richieste di mutui e surroghe sono in forte ascesa è merito dello spread in discesa. Una tendenza che molto probabilmente resterà valida per tutto il 2015. Un anno caratterizzato già dal boom delle surroghe, ma anche da altri fattori cruciali, quali ad esempio l’innesto di liquidità nel sistema bancario.

Spread bassi per i mutui ancora per poco

 Nel corso del 2007 e del 2008, proprio all’ inizio della crisi economica, la richiesta di un mutuo poteva contare su uno spread molto basso, che rendeva per i clienti praticamente identico richiedere un mutuo all’ 80 per cento del valore o uno al 50 per cento.

Per spread si intende quel differenziale esistente tra i rendimenti dei BTP e quelli dei Bund tedeschi. Questa epoca tuttavia è lontana e il 2015 dei mutui punterà su formule di finanziamento innovativo e tassi che rimarranno bassi e convenienti.

Che cos’è la politica del loan to value nel mercato dei mutui

 Nel corso dei primi mesi del 2014 il mercato dei mutui italiani ha dato diversi segni di ripresa ripresa rispetto al passato, cioè al 2013, con un numero maggiore di richieste pervenute da parte delle famiglie italiane e un numero maggiore di finanziamenti erogati. Ma i primi mesi del 2014 hanno visto anche sempre di più l’affermarsi all’interno del mondo dei mutui di strategie e politiche che erano solo in parte applicate in passato. 

Le banche che offrono mutui con spread ridotto

 In questo periodo il mercato dei mutui appare anche in generale caratterizzato da un livello piuttosto elevato degli spread, il valore espresso in percentuale che rappresenta il costo aggiuntivo di un finanziamento ipotecario alla luce della situazione economica nazionale, perché regolato sul valore del differenziale nazionale, che ancora appare influenzato dalle dinamiche del periodo di recessione e crisi economica. 

Spread più basso per chi chiede mutui di importo inferiore

 Oggi il mercato dei mutui appare segnato da una debolissima ripresa. Una ripresa che arriva però dopo un momento particolarmente critico, quello caratterizzato da una generale fase di recessione economica che ha penalizzato il settore immobiliare e quello del credito.  Secondo gli ultimi dati emanati dall’Agenzia delle Entrate, infatti, nel corso del 2013 il numero delle compravendite residenziali è calato del 9,2 per cento, tornando ai livelli del 1995.  

Surroga del mutuo più conveniente grazie al calo degli spread

 Nel corso degli ultimi due mesi è diventato sicuramente più conveniente accendere un mutuo presso una banca o un istituto di credito italiano. Sono infatti arrivati a calare in maniera molto sensibile anche gli spread, cioè i differenziali di mercato che vengono applicati agli indici di riferimento per il calcolo dei tassi di interessi totali dei mutui. 

Novità per i mutui prima casa da gennaio 2014

 A partire dal mese di gennaio 2014 sono entrate in vigore alcune novità che hanno migliorato le condizioni di accesso al mutuo per tutte quelle persone che nel corso di quest’anno sono intenzionate ad acquistare una prima casa. Due importanti novità si sono avute infatti nel mercato dei mutui per l’acquisto delle prime abitazioni.