Spread sempre più bassi per i mutui in circolazione

di Gianfilippo Verbani Commenta

Spread sempre più bassi per i mutui in circolazione e richieste di mutuo in aumento. Questo il trend del mercato immobiliare che non si è ancora ripreso.


L’ultima edizione della Bussola CRIF ha confermato che i prezzi delle case sono calati ancora ma sono scesi anche gli spread delle banche sui mutui. Il mercato immobiliare, però non è in ripresa e una ventata di pessimismo la offre l’Agenzia delle Entrate. 

Prezzi delle case e spread dei mutui in calo ma il sistema immobiliare non è tutto rose e fiori. L’Agenzia delle Entrate, infatti, per i primi mesi di quest’anno ha rilevato una contrazione del 3% del numero delle nuove compravendite dopo che il terzo e quarto trimestre del 2014 avevano fatto ben sperare con aumenti, rispettivamente, del 4,2% e del 7,1%.

Boom di compravendite immobiliari nel Sud Italia

Quello attuale resta il momento più favorevole per l’acquisto di una casa, servendosi dell’accensione del mutuo. I  prezzi degli immobili sono scesi nel secondo trimestre del 2015 del 2,5% per chi ha in mente di comprare una casa servendosi di un mutuo. I prezzi degli immobili sono ulteriormente scesi nel secondo trimestre 2015 del 2,5% (rispetto al -1,9% del primo) e i migliori spread medi richiesti dalle banche sono passati dall’1,8% del tasso variabile e l’1,9% del fisso nel primo trimestre di quest’anno a, rispettivamente, l’1,7% e l’1,3% del secondo.

Il taglio degli spread in termini percentuali è del -30% per il variabile e del -47% del fisso.

È cresciuto anche il numero delle domande di mutui, che ha registrato un aumento del 59% nel primo semestre 2015. Le famiglie però ci vanno ancora con i piedi di piombo e nella scelta di allungare i piani di rimborso sono molto caute. In genere si predilige il finanziamento a tasso fisso, scelti nel 71% dei casi da chi nel secondo trimestre di quest’anno ha richiesto un nuovo mutuo. Complice un valore dell’Eurirs ai minimi, che garantisce rate più basse che in passato.