Spread più basso per chi chiede mutui di importo inferiore

di Gianfilippo Verbani Commenta

Il mondo dei mutui presenta ancora spread piuttosto elevati rispetto a quelli degli anni passati, superiori al 2 per cento e dunque ai livelli pre - crisi registrati prima del 2007 - 2008, in cui i livelli erano contenuti intorno all'1,5 per cento.


 Oggi il mercato dei mutui appare segnato da una debolissima ripresa. Una ripresa che arriva però dopo un momento particolarmente critico, quello caratterizzato da una generale fase di recessione economica che ha penalizzato il settore immobiliare e quello del credito.  Secondo gli ultimi dati emanati dall’Agenzia delle Entrate, infatti, nel corso del 2013 il numero delle compravendite residenziali è calato del 9,2 per cento, tornando ai livelli del 1995.  

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Di conseguenza anche l’erogazione dei mutui si è ridotta, non solo per la riduzione del numero della compravendite, ma anche per l’instaurarsi di alcune generali difficoltà di accesso al credito – credit crunch. La concessione di finanziamenti ipotecari per l’acquisto di nuove abitazioni è infatti diminuita del 10,6 per cento nel corso del 2012 e il mercato dei mutui ha perso in totale più di 17 miliardi di euro.

Focus sui documenti da presentare per la richiesta di un mutuo

Da un altro punto di vista, poi, attualmente il mondo dei mutui presenta ancora spread piuttosto elevati rispetto a quelli degli anni passati, superiori al 2 per cento e dunque ai livelli pre – crisi registrati prima del 2007 – 2008, in cui i livelli erano contenuti intorno all’1,5 per cento. La causa di questo fenomeno deve essere individuata nell’alto valore del differenziale nazionale Btp – Bund degli ultimi anni.

Ma vi è anche la soluzione per aggirare il caro spread se si è intenzionati a comprare una casa richiedendo un mutuo. La maggior parte delle banche applicano infatti uno spread ridotto se il richiedente richiede un prestito più basso rispetto al valore dell’immobile.