Come scegliere il miglior tasso di interesse sul mutuo

di Gianfilippo Verbani Commenta

Ci sono vari tipi di tasso d’interesse, ma la distinzione principale riguarda il tasso fisso e il tasso variabile. Il primo è calcolato sulla base dell’Eurirs (Euro Interest Rate Swap) e il secondo sulla base dell’Euribor (Euro Interbank Offered Rate), i due parametri di riferimento ai quali le banche aggiungono lo spread (ovvero la loro percentuale di guadagno reale sul costo del denaro) per il calcolo del tasso vero e proprio.


Il tasso di interesse applicato al finanziamento si configura come un elemento essenziale da tenere strettamente in considerazione prima di effettuare la richiesta, in quanto determina l’onerosità del mutuo, ovvero l’importo aggiuntivo che il mutuatario dovrà corrispondere alla banca: in altre parole, esso rappresenta il costo del capitale prestato dalla banca al cliente.

Mutuo a tasso fisso e Mutuo a tasso variabile

Ci sono vari tipi di tasso d’interesse, ma la distinzione principale riguarda il tasso fisso e il tasso variabile. Il primo è calcolato sulla base dell’Eurirs (Euro Interest Rate Swap) e il secondo sulla base dell’Euribor (Euro Interbank Offered Rate), i due parametri di riferimento ai quali le banche aggiungono lo spread (ovvero la loro percentuale di guadagno reale sul costo del denaro) per il calcolo del tasso vero e proprio.

Il mutuo a tasso fisso permette di mantenere la stessa rata per tutta la durata del finanziamento. Il tasso viene stabilito al momento della stipula del contratto e da quel momento non può più cambiare. Il costo di base è più alto rispetto a quello del mutuo a tasso variabile, poiché in questo modo (e con l’aggiunta dello spread) la banca si tutela da eventuali rialzi futuri del tasso di riferimento (l’Eurirs) che però, come detto, non inciderebbero sulla rata del mutuo. Ecco i principali vantaggi e svantaggi del mutuo a tasso fisso.
I pro

  • Il tasso non cambia e la rata resta sempre uguale
  • Conoscendo l’importo della rata è possibile pianificare in tutta tranquillità le proprie spese

I contro

  • Se non si verificano particolari condizioni di mercato, il tasso fisso è meno conveniente del variabile

Adatto a

  • Il tasso fisso è adatto a chi non vuole assumersi il rischio di spese impreviste e prevede di mantenere un reddito costante
  • È consigliato quando le previsioni di mercato annunciano un aumento del costo del denaro, quindi la crescita dei tassi

Il mutuo a tasso variabile si basa solitamente sull’Euribor a scadenza 1, 3 o 6 mesi, a seconda del tipo di rateizzazione. Il tasso, e quindi la rata, possono subire variazioni lungo tutto il periodo di ammortamento. Dato che il tasso non viene bloccato (cosa che annullerebbe gli effetti di eventuali oscillazioni al rialzo), le banche possono permettersi di prestare il denaro ad un costo inferiore rispetto ai finanziamenti a tasso fisso. Ecco i maggiori vantaggi e svantaggi del mutuo a tasso variabile.
I pro

  • Il tasso variabile all’inizio è più conveniente del fisso, a meno che l’Euribor cresca sensibilmente nel corso del tempo
  • In particolari condizioni di mercato è possibile che il tasso diminuisca ulteriormente

I contro

  • Il tasso variabile è “rischioso”: la rata può crescere e annullare la convenienza iniziale

Adatto a

  • È adatto ai mutuatari più propensi al rischio, dotati di un reddito medio-alto che può sopperire agli eventuali rincari della rata
  • È consigliato quando le previsioni di mercato annunciano un calo del costo del denaro (quindi la diminuzione dei tassi), o una sua probabile stabilità lungo un arco temporale medio-lungo