Anche nel corso del 2015 gli italiani in cerca di una prima casa potranno accedere al Fondo di Garanzia per i mutui, una iniziativa promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal mondo bancario nel mese di luglio 2014 ma diventata operativa solo in questi ultimi mesi di fine anno. Lo scopo di questa iniziativa è quello di facilitare l’accesso al credito da parte di alcune fasce della popolazione che altrimenti avrebbero difficoltà ad ottenere le garanzie necessarie per la concessione di finanziamenti ipotecari per l’acquisto della prima abitazione.
prima casa
Online il modulo per il Fondo di Garanzia per i Mutui
A partire dalla fine del mese di November 2014 è possibile scaricare online il modulo per compilare la domanda per accedere al Fondo di Garanzia per i mutui, l’iniziativa promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal mondo bancario che viene incontro alle esigenze delle giovani coppie che vogliono procedere con l’acquisto di una prima casa. Dove è possibile trovare online i moduli da compilare per accedere all’iniziativa?
I requisiti necessari per avere le agevolazioni fiscali sulla prima casa
L’acquisto di una prima casa, come forse molti contribuenti già sanno, può comportare per chi acquista la possibilità di accedere a determinati benefici fiscali di volta in volta stabiliti dal governo. Ma per avere diritto a tali benefici i contribuenti devono dimostrare di rispettare alcune condizioni necessarie e di essere in possesso di alcuni requisiti.
I migliori mutui prima casa a tasso fisso del mese di Aprile 2014
Dopo aver visto, anche per questo mese, le oscillazioni e i valori medi dei tassi di interesse dei mutui per il mese in corso, Aprile 2014, vediamo più da vicino quali sono i prodotti specifici che offrono le condizioni più vantaggiose per l’acquisto di una prima casa selezionati dagli esperti di MutuiOnline.
Quali imposte si pagano sull’acquisto della prima casa? – II
In un post pubblicato in precedenza abbiamo visto che le imposte che si pagano sull’acquisto di una casa variano in base alla tipologia dell’immobile e al soggetto che la vende. La prima casa gode infatti di un regime fiscale agevolato, grazie al quale il compratore viene a pagare delle imposte in misura minore rispetto alle altre tipologie di immobili.
Quali imposte si pagano sull’acquisto della prima casa?
Tutti coloro che si accingono alla sottoscrizione di un mutuo e sono coinvolti nella compravendita di un immobile, sono di sicuro interessati anche alla conoscenza delle imposte statali che si pagano al momento dell’acquisto di una nuova abitazione. Le imposte, infatti, più i costi relativi al mutuo, forniscono il totale delle spese che i mutuatari devono sostenere per diventare proprietari di casa.
Mini IMU in scadenza anche per i titolari di mutuo prima casa
Per tutti i proprietari di immobili e ancora di più per coloro che hanno attivo un mutuo per il pagamento della prima casa, dopo le grandi incertezze e sorprese del periodo autunnale, arriva una nuova notizia in merito alla tassazione degli immobili. Riguarda la cosiddetta mini – IMU la tassa che anche i proprietari di prima casa sono tenuti a pagare. Almeno in alcuni casi.
Mutuo prima casa a tasso fisso dalla BP Mezzogiorno
Il mutuo prima casa della Banca Popolare del Mezzogiorno è un finanziamento immobiliare ipotecario a condizioni di onerosità certe e predeterminate, che le filiali dell’istituto di credito in questione hanno scelto di riservare alla propria clientela che desideri acquistare, costruire o ristrutturare la prima o la seconda casa di proprietà, restituendo il montante all’interno di un piano di ammortamento pluriennale.
Il finanziamento per la prima casa a tasso fisso della Banca Popolare di Mezzogiorno sarà infatti contraddistinto dall’applicazione di un tasso di interesse certo e costante sul capitale oggetto di mutuo: una caratteristica che non potrà che permettere alla clientela della banca di poter godere della presenza di uscite monetarie costanti nel tempo, ponendo il mutuatario al riparo dagli evidenti pericoli di rialzo dei tassi di mercato.
Mutui casa: erogazioni in crescita dopo due anni
Nel nostro Paese, dopo due anni di contrazione, le erogazioni di mutui sono tornate a crescere. In particolare, secondo un ultimissimo Rapporto diffuso dalla Banca d’Italia, nel 2010 c’è stata in controvalore una crescita delle erogazioni di finanziamenti ipotecari pari al 12% a 57 miliardi di euro. Il tutto a fronte di un raddoppio, sempre anno su anno, delle erogazioni di mutui con il cap, ovverosia a tasso variabile ma con la certezza della rata massima in caso di aumento eccessivo del costo del denaro sul mercato nel corso del piano di ammortamento. Il dato non sorprende visto che rispetto ai mesi scorsi il mutuo a tasso variabile, quello indicizzato all‘euribor per intenderci, è più “rischioso” rispetto al passato. Questo rischio deve essere inteso come possibile aumento della rata da pagare in quanto già da tempo la dinamica rialzista del costo del denaro è ascendente.
Mutui casa: novità in arrivo per le famiglie
L’ABI, Associazione Bancaria Italiana, apre alle Associazioni dei Consumatori in materia di mutui. A comunicarlo con una nota ufficiale è stata proprio l’Associazione che rappresenta il sistema bancario e che, con le Associazioni dei Consumatori che rappresentano e tutelano gli interessi delle famiglie, vuole attivare un percorso virtuoso attraverso l’istituzione di un tavolo permanente di dialogo che porti, tra l’altro, a far scegliere con la massima consapevolezza possibile i mutui con la formula del tasso fisso o con quella a tasso variabile. D’altronde la situazione attuale è tale che non è facile fare la scelta “giusta” visto che le dinamiche di mercato, per quel che riguarda il costo del denaro, risultano essere alquanto imprevedibili. Le Associazioni dei Consumatori invitate dall’ABI ad istituire il tavolo permanente di confronto sono quelle del CNCU, il Consiglio Nazionale Consumatori Utenti, che sono ben diciassette.
Mutui per la casa di IBL Banca
Per acquisto, costruzione, ristrutturazione, ma anche completamento, consolidamento, surroga, liquidità e sostituzione. Sono queste le tante finalità per cui è possibile stipulare uno dei mutui della gamma di IBL Banca che, in particolare, offrono convenienza, ma anche flessibilità e sicurezza. Questo perché, innanzitutto, con i mutui IBL Banca si possono ottenere importi fino al 100% del valore dell’immobile a fronte della flessibilità offerta dal fatto che è possibile sia scegliere, sia andare a cambiare il tasso, da variabile a fisso e viceversa; e la sicurezza viene offerta dal fatto che al finanziamento ipotecario di IBL Banca è possibile andare ad associare una copertura assicurativa tale da proteggere sia l’immobile, sia la capacità di andare a rimborsare le rate o nei casi più gravi l’intero debito residuo.
Tasso fisso o variabile per il mutuo, come scegliere
Il mutuo a tasso fisso in Italia è caro, e costa complessivamente circa il 4%; tale costo è elevato in rapporto al mutuo a tasso variabile che, invece, grazie ad un euribor a tre mesi ancora basso, costa attualmente circa il 2,5% ed anche meno. Ma chiaramente l’una o l’altra formula presenta sia vantaggi, sia svantaggi che occorre valutare con attenzione; il mutuo a tasso fisso, infatti, mette al riparo dalle oscillazioni del costo del denaro sui mercati, mentre con il mutuo variabile, sottoscrivendolo, si paga una rata più bassa ma non si ha certezza di “mantenerla” anche nel futuro qualora i tassi sul mercato dovessero impennarsi. La recente ascesa dell’euribor ha messo un po’ di paura in Italia alle famiglie che rispetto alla tendenza dei mesi scorsi stanno sempre di più scegliendo il mutuo a tasso fisso. Di norma il mutuo a tasso fisso è ideale per chi ha un reddito costante, magari perché lavoratore dipendente, e va a stipulare un prodotto con una rata che può essere giudicata sostenibile.
Tasso fisso o variabile nel 2010 per il mutuo
Per il mutuo è meglio il tasso fisso oppure il tasso variabile? Ebbene, se all’inizio dello scoppio della crisi, a seguito del persistente calo dei tassi di interesse, il mutuo a tasso variabile sembrava essere, e poi così è stato, la soluzione di finanziamento ipotecario più conveniente, adesso le cose sono leggermente cambiate. Se prima infatti saliva l’Irs e scendeva l’euribor, da qualche mese la tendenza è diametralmente opposta; l’Irs, infatti, attualmente è tale che è possibile stipulare un mutuo per la casa anche ad un tasso complessivo inferiore al 4%, ovverosia su livelli da minimo storico considerando tale tipologia di prodotto. Con un mutuo a tasso fisso ci si mette al riparo, per l’intera durata del mutuo, da qualsiasi oscillazione sfavorevole dei tassi sul mercato; la rata, così come la durata, sono infatti fisse, chiare, certe e note nel momento in cui si appone la firma sul contratto di mutuo che chiaramente il contraente deve sempre e comunque leggere con la massima attenzione.
Friuli Venezia Giulia, un sostegno per la prima casa. Meglio se verde
Una scommessa. Un sostegno per il primo immobile da comprare. «Stiamo lavorando per migliorare il sostegno al mutuo a favore delle giovani coppie per l’acquisto della prima casa, fino al 100 per cento del valore dell’immobile». Secondo l’assessore regionale all’Ambiente del Friuli Venezia Giulia, Elio De Anna, tutto questo è possibile. Accanto ai maggiori investimenti dedicati al piano casa, ci sarà in futuro anche una linea di intervento che dovrebbe dare una boccata d’ossigeno al mercato. «Dal canto nostro – ha detto De Anna – stiamo studiando un modo affinché l’Amministrazione del Friuli Venezia Giulia si faccia garante, con una forma simile alla fideiussione, del 100 per cento del valore dell’immobile che i giovani decideranno di acquistare accendendo un mutuo con la banca. Noi ci stiamo apprestando a modificare un regolamento già esistente. In particolare, la garanzia che daremo alle banche, sarà maggiore rispetto a quella attuale: in prima battuta la copertura regionale durerà più della metà del tempo di contrazione del mutuo.