La Banca d’Italia ha recentemente pubblicato i dati relativi all’andamento del mercato del credito nel corso del mese di maggio 2014 e in un post pubblicato in precedenza abbiamo visto quali sono state nel mese le novità per il settore dei prestiti, una parte del mondo del credito italiano che ancora stenta a cogliere gli effetti della ripresa e resta vincolato ad una lunga contrazione.
depositi
La differenza tra investire e parcheggiare la liquidità aggiuntiva
Il sogno diffuso di ogni investitore o risparmiatore è quello di trovare tutte le proprie risorse investite in Borsa quando gli indici salgono e tutte le proprie risorse investite in titoli monetari e liquidità quando i mercati subiscono un crollo verticale. Ma questo, sebbene del tutto legittimo, è un sogno e una condizione ideale, utopistico e impossibile nelle situazioni reali.
I dati del rapporto mensile dell’ABI di ottobre 2013
L’Associazione Bancaria Italiana – ABI – ha pubblicato anche per il mese di ottobre 2013 il suo tradizionale rapporto mensile, all’interno del quale ha scattato una fotografia del mondo bancario e finanziario italiano con particolare riferimento al settore del credito.
In aumento i tassi di interesse sui prestiti a settembre 2013
Anche per il mese di settembre 2013 la Banca d’Italia ha elaborato il tradizionale bollettino mensile che descrive a livello statistico l’andamento del mercato del credito in Italia. La fotografia scattata dall’Istituto di via Nazionale per il mese di settembre 2013 rivela dunque un generale innalzamento dei tassi di interesse sui prestiti, ma un blocco del loro calo numerico.
Poste Italiane: risarcimento disservizi, aggiornamento
Dallo scorso 1 luglio del 2011 si sono aperti i termini per i risarcimenti da disservizi con Poste Italiane. Questo dopo che nella prima decade dello scorso mese di giugno del 2011 più volte, su scala nazionale, i terminali degli uffici postali sono rimasti bloccati ed i clienti non hanno potuto in quel dato giorno ritirare la pensione, pagare i bollettini, versare denaro sui conti e sui libretti, e fare tutte le altre ordinarie operazioni Posta-cliente. Poste Italiane, a fronte dei disagi subiti dall’utenza, ha mostrato disponibilità a risarcire i clienti a fronte di danni documentabili; e non a caso nei giorni scorsi si è raggiunto un accordo con le Associazioni dei Consumatori per l’accesso alla conciliazione gratuita. Ma a che punto siamo?
Conto BancoPosta: interessi azzerati, Consumatori protestano
E’ un giugno all’insegna delle brutte notizie per i clienti di Poste Italiane. Dopo i disservizi di questa prima decade di giugno 2011, infatti, arrivano notizie tutt’altro che vantaggiose per i titolari del conto BancoPosta. A rivelarlo sono congiuntamente le Associazioni Adusbef e Federconsumatori nel far presente come dall’1 settembre del 2011 i tassi di interesse annui sulle giacenze in conto si azzereranno, passando dallo 0,15% allo 0%. Le due Associazioni così constatano come da un giorno all’altro milioni di clienti BancoPosta siano soggetti ad una decisione sfavorevole e presa unilateralmente da Poste Italiane; vale chiaramente il diritto di recesso, il che significa che i titolari BancoPosta o accettano questa variazione sfavorevole del tasso attivo, oppure dovranno puntare su altri lidi per andare a depositare i risparmi.
Conti deposito: Soluzione Business per professionisti e piccole imprese
Il Gruppo bancario Intesa Sanpaolo ha ideato un interessante prodotto, un conto di deposito remunerato, per permettere alle piccole imprese ed ai professionisti di ottenere un’adeguata remunerazione dalla propria liquidità. Il prodotto si chiama “Soluzione Business 2,60%“, ed è disponibile per le sottoscrizioni fino al prossimo 30 giugno del 2011 e comunque compatibilmente con il plafond massimo reso disponibile dal Gruppo bancario. Il prodotto è riservato in particolare ai nuovi clienti, professionisti ed imprenditori che apportano presso le filiali Intesa Sanpaolo nuova liquidità proveniente da altre banche. A fronte delle sottoscrizioni entro il 30 giugno del 2011, con il prodotto è possibile ottenere un rendimento lordo pari al 2,60% a fronte di un vincolo avente una durata pari a tredici mesi. Come ogni buon conto di deposito remunerato che si rispetti, anche “Soluzione Business 2,60%” è ad attivazione gratuita, e quindi senza spese di apertura; zero euro di costi sono inoltre previsti anche per la gestione e per la chiusura.
Conti correnti: risparmiare tenendosi alla larga dallo sportello
Per chi ha un minimo di dimestichezza con l’utilizzo di Internet, la gestione del denaro e degli investimenti, con un conto corrente, può essere low cost, spesso a costi praticamente azzerati, puntando su un prodotto “online”. Stiamo chiaramente parlando di quei conti correnti 100% Web, magari perché l’Istituto è una banca diretta, e quindi non ha filiali sul territorio, oppure di quelli per cui operando solo con i canali alternativi allo sportello fisico i costi vengono abbattuti sensibilmente. Con i conti correnti online, quindi, è possibile risparmiare tenendosi alla larga dall’operatore bancario. D’altronde oramai al riguardo il mercato bancario è “maturo”, nel senso che abbondano i prodotti di questo tipo; e poi tutte le operazioni che si fanno allo sportello oramai si possono fare anche online, in un click, comodamente seduti a casa davanti al proprio personal computer.
Conto Deposito Sicuro di Banca Marche
Sul mercato bancario italiano c’è un nuovo conto di deposito. E’ stato ideato da Banca Marche e si chiama “Deposito Sicuro“; i nuovi clienti, una volta che lo attivano, a fronte di adesioni entro e non oltre il 30 aprile 2011, salvo proroghe, possono ottenere sulle giacenze un tasso di interesse promozionale pari al 3% nominale annuo lordo per un periodo pari a sei mesi; il tasso di interesse al 3% viene riconosciuto per sei mesi, a partire dalla data di attivazione del conto Deposito Sicuro indicata nel contratto, e per giacenze fino ad un milione di euro, mentre le giacenze oltre tale soglia non saranno oggetto di remunerazione. Al termine della promozione al 3% il tasso passa all’1,00% nominale annuo lordo applicato sempre fino a un massimo di giacenza pari ad un milione di euro. Il Conto Deposito Sicuro di Banca Marche, come sopra accennato, è attivabile da parte di chi non è già cliente di Banca Marche, ed offre un tasso di interesse annuo lordo promozionale che attualmente è tra i più alti sul mercato italiano.
Finanziamenti alle famiglie: Italia leader in Europa
Nel nostro Paese tornano a crescere i finanziamenti erogati dal sistema bancario a favore delle imprese ma anche delle famiglie. A rilevarlo è l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel suo Outlook Mensile del mese di gennaio del 2011, sottolineando come il nostro Paese sia tornato in pole position nell’Area Euro per quel che riguarda il tasso di crescita del credito erogato alle famiglie consumatrici. Nel dettaglio, in base ai dati consolidati dello scorso mese di novembre, i finanziamenti, che si sono attestati a 1.465 miliardi di euro, sono cresciuti del 3,6% su base annua e si sono riportati sul livello dei primi mesi dell’anno 2009; c’è quindi una netta accelerazione rispetto tra l’altro ad un tasso minimo di incremento, pari allo 0,3%, registrato e rilevato dall’Associazione Bancaria Italiana nel mese di gennaio del 2010. Inoltre, dalle prime anticipazioni sul mese di dicembre 2010 l’ABI ha altresì rilevato come la crescita tendenziale sia in ulteriore accelerazione con un +4%.
Banche: Abi, aumenta il credito a famiglie e imprese
A fronte di un’economia che fa registrare un lento recupero, in Italia le banche sono sia solide, sia a supporto delle imprese e delle famiglie in virtù delle attese di una crescita progressiva degli impieghi. Questo è quanto, in estrema sintesi, emerge dal Rapporto di Previsione AFO, a valere sui tre anni che vanno dal 2010 al 2012, che è stato diffuso dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI). Nel dettaglio, gli Istituti di credito stanno continuando a sostenere le famiglie e le imprese con un flusso adeguato di credito nonostante sui loro conti economici pesino gli effetti della congiuntura sfavorevole. Al riguardo l’ABI prevede una stabilizzazione delle sofferenze per il sistema bancario, nell’anno 2012 dopo che per l’anno 2010 c’è stata una crescita superiore al 20%, mentre per l’anno in corso l’incremento è stimato al 10%. Gli ultimi dati consolidati disponibili sull’accesso al credito, quelli di ottobre 2010, parlano di una crescita al 3,4% del credito erogato alle imprese ed alle famiglie; trattasi, in accordo con quanto mette in risalto proprio l’ABI, di un dato in forte accelerazione.
Banche commerciali meno esposte alle crisi finanziarie
Per le banche commerciali le crisi finanziarie sono meno probabili. Ad affermarlo è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, in accordo con l’edizione speciale dei “Temi di Economia e Finanza” da cui è infatti emerso come quegli Istituti di credito che hanno una prevalente operatività nel supporto diretto all’economia, sono meno esposti agli “shock” proprio per effetto della maggiore redditività dalla raccolta del risparmio unitamente ad un contestuale, un maggiore ed un più articolato sistema di regole di vigilanza. Dallo studio, andando a considerare la crisi finanziaria registratasi nel 2008, si evince come in quei Paesi dove c’è una maggiore redditività conseguibile dalle attività di intermediazione creditizia, gli Istituti sono rimasti maggiormente concentrati sul modello di banca commerciale piuttosto che in quelle attività più rischiose e non tradizionali qual sono ad esempio quelle legate al trading.
Conti correnti: Codacons chiede intervento Antitrust
E’ tornata in auge, nel nostro Paese, la questione inerente i costi elevati dei conti correnti. La Commissione Europea, in merito alle disparità di costo tra un Paese Ue e l’altro, sembra fermamente intenzionata ad aprire un’inchiesta e andare fino in fondo, mentre l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, con un comunicato ufficiale ha bollato come errati i dati Ue che non tengono conto del fatto che in Italia molti conti correnti sono a pacchetto e costano meno della metà, in media, rispetto ai costi indicati dal Commissario Ue al Mercato Interno. Chi ha allora ragione? Ebbene, sul tema anche il Codacons è tornato alla carica nell’invitare l’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato (Antitrust) ad avviare un’indagine analoga a quella avviata dall’Ue. Secondo il Codacons gli utenti bancari nel nostro Paese, contrariamente a quanto afferma l’ABI, sono sia vessati, sia spremuti come limoni, ragion per cui l’Associazione, una volta rilevate le scorrettezze, chiede altresì multe a carico delle banche italiane.
Conti correnti: ABI smentisce dati Ue
Secondo quanto dichiarato da Michel Barnier, il Commissario Ue al mercato interno, in Italia il costo medio dei conti correnti si aggirerebbe sul livello dei 246 euro, ma l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, con un comunicato ufficiale ha reso noto nella giornata di ieri, giovedì 16 dicembre 2010, come i dati della Commissione europea siano errati. Secondo l’ABI, infatti, il costo medio annuo di un conto corrente in Italia è pari a 116 euro, ovverosia meno della metà di quanto riporta e sostiene per il nostro Paese l’Unione Europea. Chi ha quindi ragione? Ebbene, al riguardo proprio l’Associazione Bancaria Italia ha fornito i numeri legati al costo reale di un conto corrente nel nostro Paese, sottolineando innanzitutto come si debba tener conto, cosa che non è stata fatta, di come si faccia banca in maniera diversa al giorno d’oggi in Europa da un Paese all’altro; inoltre, il costo medio di 116 euro, rilevato dall’ABI in funzione dei vari profili di utilizzo, è praticamente identico al costo medio di 114 euro rilevato per il nostro Paese dalla Banca d’Italia.