Cei: dal 1 settembre parte il “prestito della speranza”

di Gianfilippo Verbani 3


 L’iniziativa, di cui abbiamo già parlato in un precedente post il mese scorso, é stata finalmente presentata il giorno 6 maggio dal presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, e dal presidente dell’Abi, Corrado Faissola per la previsione ufficiale del fondo di garanzia che aiuterà con trentamila prestiti (garantiti dalla Chiesa ma erogati dalle banche) le famiglie in difficoltà a causa della crisi.

Il cardinale Bagnasco parla dell’iniziativa:

La crisi economica, che ha colpito con forza anche il nostro Paese è stata pagata in Italia, in particolare da quella parte della popolazione che, in realtà, non ha mai scialacquato e che già prima era in sofferenza per una cronica ristrettezza economica. I vescovi vogliono aiutare le famiglie, perché la famiglia non è soltanto l’ammortizzatore sociale più efficiente, ma anche la trama relazionale più necessaria per un armonico sviluppo delle persone e, dunque, della società.


Ottimista anche il presidente della Cei:

Ho molta fiducia nella generosità delle parrocchie e delle diocesi, già verificata in diverse occasioni analoghe: non credo che ci saranno problemi per il reperimento di 30 milioni di euro. Non poche famiglie sono già entrate in una fase critica con ripercussioni gravi sul fronte degli affitti, dei mutui, o dei debiti comunque contratti. I vescovi voce alla gente e alle preoccupazioni generali che non sono poche né piccole. Sarebbe un guaio ancora peggiore seminare panico e uccidere la speranza. Per questo negli ultimi mesi abbiamo assistito nel nostro Paese a un fiorire inarrestabile di iniziative e progetti che all’interno delle singole diocesi hanno cominciato a dare risposte concrete ai bisogni via via emergenti.

Il fondo Cei sarà operativo dal 1° settembre, prevederà un contributo massimo di 500 euro mensili per un anno, prorogabile per un secondo anno e per lo stesso importo. Chi individuerà le famiglie bisognose? Le parrocchie e la Caritas svolgeranno il compito, e insieme selezioneranno le famiglie in reali difficoltà per poi indirizzarle alla banca che concederà il prestito mensile.

Prestito a fondo perduto? Assolutamente no, la restituzione avverrà quando ce ne saranno le condizioni. Il tasso, assicurà l’Abi sarà molto basso, pari alla metà del tasso di riferimento fissato dalla Banca d’Italia per i finanziamenti finalizzati a prestiti personali. La Cei sarà garante.


Commenti (3)

  1. Trovo certamente valida l’iniziativa della CEI circa il Prestito della Speranza,
    però per la Diocesi di Milano dalla Omelia della notte di Natale 2008 il nostro
    Card. Tettamanzi aveva lanciato l’iniziativa Fondo Famiglia Lavoro alla quale
    in molti di noi della diocesi abbiamo aderito.
    Quindi diventa difficile partecipare a questa nazionale della CEI, che inizierà
    solo da settembre, quando noi stiamo già collaborando con quanto proposto
    da mesi nella nostra Diocesi Ambrosiana. Mi dispiace, ma……
    Grazie per l’attenzione Mariele
    Milano, 03/06/2009

  2. Non capisco come mai il mio commento appaia sempre con la scritta in
    rosso a fianco “Il tuo commento è in attesa di essere approvato.” e questo
    da subito dal 3 giugno alle 13 circa, quando l’ho scritto ed ora siamo alle
    16 circa del 5 giugno. E poi comunque figuri sul vostro sito anche con la
    mia mail, che appare chiaramente, mentre tra parentesi c’era e c’è la scritta (richiesta, ma non sarà pubblicata).
    Mi stupisco e mi piacerebbe avere da voi una spiegazione.
    Non capisco neppure cosa si dovrebbe indicare nella striscia in basso dove
    è scritto Sito Internet (opzionale). Grazie per l’attenzione Mariele
    Venerdì 5 giugno 2009

  3. La scritta rossa la figura solo lei finchè il commento non viene approvato. Da allora la mail non compare più neanche a lei.

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