Nuove norme di garanzia da Bruxelles per i depositi bancari

 Da poco il Parlamento Europeo di Bruxelles ha approvato le norme che regolano il meccanismo di risanamento e risoluzione degli istituti di credito e delle banche europee, andando a completare con il suo voto il processo di unificazione bancaria degli stati membri.

Il Parlamento Europeo approva le norme sulla risoluzione delle banche

 Il Parlamento Europeo ha da poco approvato il quadro delle norme relative al meccanismo di risanamento e risoluzione degli istituiti di credito, secondo quanto previsto dalla direttiva di cui si discute da diversi mesi. Le norme prevedono che nel caso in cui una banca entri in crisi o abbia necessità di un risanamento siano in primo luogo i beneficiari dei profitti a subire le conseguenze, ovvero gli azionisti e i possessori di obbligazioni. Questo voto di Bruxelles arriva in seguito agli accordi raggiunti con i diversi stati che compongono l’Unione Europea.

La BCE non esclude misure eccezionali e un possibile allentamento

 Nel corso dell’ultimo discorso tenuto presso il Fondo Monetario Internazionale – FMI – o meglio presso il suo braccio operativo, l’International Monetary and Financial Committee (Imfc),  il Presidente della Banca Centrale Europea – BCE – Mario Draghi ha tracciato un quadro delle linee guida che l’istituto di Francoforte terrà nei prossimi mesi per accompagnare l’economia europea verso un vero periodo di ripresa. 

L’Italia attrae sempre meno gli investimenti delle banche estere

 L’Italia non è più un paese per banche estere. Detto in altre parole, il nostro paese non è più attraente come un tempo per gli investimenti delle grandi società di credito esistenti in Europa e nel resto del mondo. A rivelarlo sono le ultime statistiche internazionali, che hanno denunciato, anche dal punto di vista del fronte italiano, una riduzione generale dei costi e degli investimenti. 

Diminuiscono le filiali e gli sportelli delle banche

 Meno operazioni allo sportello e molte più operazioni su internet. E’ questa la realtà che ormai caratterizza il mondo bancario italiano che, sotto i colpi impietosi della tecnologia e della crisi economica, si adatta sempre di più alla nuova tendenza. Negli ultimi anni sono infatti cominciate a diminuire le filiali delle banche presenti sul territorio italiano e, di conseguenza, anche il numero degli sportelli aperti alla clientela. 

I fondi obbligazionari sono i più sottoscritti d’Europa

 Nel mese di febbraio 2014 l’industria europea dell’asset management ha fatto registrare grandi risultati sul fronte dei fondi comuni di investimento a lungo termine, che hanno raccolto in totale 45,1 miliardi di euro. Alcune nazioni europee su questo fronte hanno infatti raggiunto importanti risultati nel periodo, con aumenti sensibili – tra i 3 e i 4 miliardi – che hanno interessato in modo particolare la Norvegia, l’Italia e la Spagna, anche se con perdite nette che hanno invece riguardato Danimarca, Paesi Bassi e Russia. 

La tassazione dei titoli di stato emessi dai Paesi della zona Euro

 Come verranno tassati, a partire dai prossimi mesi, i titoli di stato dei Paesi appartenenti alla zona Euro? Se un investitore, ad esempio, ha comprato titoli emessi dallo stato greco per coprire il debito pubblico – ricordiamo che una nuova emissione di bond si è conclusa proprio qualche giorno fa dopo quattro anni di “silenzio” -, come saranno tassati questi investimenti alla luce degli aumenti della tassazione delle rendite finanziarie proposti dal governo italiano?

L’ABI si oppone all’aumento delle tasse sulle quote della Banca d’Italia

 Continua il braccio di ferro tra il governo Renzi  e le banche italiane. Dopo la pubblicazione ufficiale del decreto legge sulla concessione del Bonus IRPEF ai cittadini, anzi, le critiche dell’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, sono diventate anche più serrate. Le banche, infatti, attraverso il presidente dell’associazione Antonio Patuelli, hanno chiesto al governo Renzi una revisione del provvedimento che nell’insieme ha portato ad un forte aumento della tassazione a carico degli istituti di credito. 

Le sofferenze bancarie arrivano a 162 miliardi di euro a febbraio 2014

 Arriva anche per il mese di aprile 2014 l’Outlook emesso dall’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, che ha tracciato il punto della situazione sul mercato del credito italiano e sul mondo bancario in generale, tirando le somme in relazione a crediti difficili ed impieghi. Secondo l’ABI, dunque, il rapporto tra questi due valori ha raggiunto nel mese di febbraio 2014 il suo massimo storico sin dal lontano 1998, dal momento che l’ammontare delle sofferenze bancarie ha toccato i 162 miliardi di euro. 

Il nuovo collocamento retail dei Btp Italia raccoglie 10 miliardi di euro

 Continua a  collezionare enormi successi il nuovo titolo emesso dal Dipartimento del Tesoro italiano, i Btp Italia, di cui lunedì scorso, 14 aprile, si è aperta una nuova sessione di collocamento. Anche questa volta, infatti, il Ministero ha dovuto provvedere ad una chiusura anticipata del collocamento, che, almeno nella sua fase retail, cioè rivolta al grande pubblico dei piccoli risparmiatori, sarebbe dovuta durare fino alla fine della giornata del 16 aprile. 

Per la Federal Reserve i tassi rimarranno bassi a lungo

 La Federal Reserve si è espressa in questi giorni sulle condizioni che caratterizzeranno la politica monetaria intrattenuta dall’istituto nel prossimo periodo. Il Presidente della FED, infatti, Janet Yellen, ha annunciato che l’importante istituzione americana manterrà nei prossimi mesi una politica monetaria accomodante al fine di sostenere la crescita, con tassi di interesse che si manterranno bassi ancora per lungo tempo.