La Banca di Credito Cooperativo di Roma mette a disposizione della propria clientela il Mutuaffitto, un particolare tipo di finanziamento immobiliare ipotecario con un funzionamento simile a quello di un canone di affitto.
Il finanziamento in questione è infatti caratterizzato dalla presenza di un tasso di interesse variabile, ma con rate costanti: di conseguenza, a subire una variazione al mutare dei parametri di riferimento sarà la durata dell’operazione, che subirà un allungamento in caso di aumento dei tassi, o una contrazione in caso di abbassamento del livello di riferimento.
Il tasso di interesse variabile applicato a questo finanziamento è calcolato sulla base dell’Euribor a 6 mesi, maggiorato di uno spread stabilito dall’istituto di credito a seconda della durata complessiva della transazione.
La durata massima del piano di ammortamento può giungere fino ai 25 anni: il mutuatario potrà tuttavia optare per scadenze intermedie pari a 5, 10, 15 o 20 anni, ed estinguere in qualsiasi momento il debito residuo, senza pagare alcuna penale.
L’importo finanziabile può giungere a coprire fino all’80% del valore commerciale dell’immobile offerto in garanzia ipotecaria di primo grado.
La fine di gennaio ha visto un’importante scadenza nel pianeta “mutui e dintorni”. E’ terminato infatti il periodo utile per consegnare allo sportello bancario l’autocertificazione che dà diritto ai contributi statali previsti dal decreto anticrisi del novembre 2008, il numero 185. Eravamo allora ancora nel periodo in cui, dopo i primi mesi della crisi sui mercati finanziari, c’era lo spauracchio dell’alto livello delle rate da pagare, che rischiava di mettere in ginocchio migliaia di cittadini già duramente provati dall’esplosione della bolla speculativa. Il Governo fissò pertanto per decreto il tetto del 4% per coloro che avevano stipulto un mutuo variabile su una prima casa prima del 31 ottobre 2008.
All’indomani della partenza ufficiale per la presentazione delle domande per accedere alla
Abbiamo parlato ieri della moratoria sui mutui
Il Mutuo Ipotecario 100 della Banca di Credito Cooperativo di Roma è un
Il mutuo? No, grazie. Almeno secondo le ultime cifre. E poco importa se è stata appena approvata la moratoria. Poco importa se la crisi sembra alle spalle. Poco importa se, sulla carta, il “piano famiglie” rappresenta l’iniziativa più concreta messa in atto negli ultimi anni dal mondo del credito per aiutare chi fatica a rispettare i pagamenti. Chi investe nel mattone sceglie altri modi per pagare. Ma il mutuo, no. Lo scorso le famiglie e gli investitori hanno preferito altro, appunto: finanziamenti o contanti. Quello che è sicuro è la flessione: solo il 53 percento ha pensato a un prestito bancario. Sembra una cifra elevata, ma non lo è.
Siete pronti per l’operazione di moratoria sui mutui delle famiglie, misura scaturita lo scorso novembre dall’accordo tra ABI e principali associazioni dei consumatori? È da oggi, infatti, che gli italiani interessati potranno recarsi presso la propria banca, a patto che questa abbia aderito all’iniziativa, e presentare la domanda per far sospendere per un anno il pagamento delle rate del mutuo (e non – attenzione – il calcolo degli interessi, altrimenti questo aiuto sarebbe stato decisamente più “dolce”). Dodici mesi per tirare il fiato, insomma, e magari cominciare a risparmiare, come sapienti formichine, quei soldi che dal prossimo febbraio dovranno essere impiegati per riprendere il rapporto di pagamento del mutuo con la banca.
Il Mutuo BCC Roma per la casa a tasso variabile è un
I mutui hanno raggiunto ormai un numero realmente elevato: ogni istituto creditizio cerca di proporre e rendere più appetibili i propri prodotti e quando il potenziale cliente crede finalmente di aver trovato il mutuo più conveniente un’altra banca lo convice del contrario. E’ bene quindi sentire più campare e farsi rilasciare il dettaglio delle spese (anche quelle accessorie), tan, taeg, eventuali polizze assicurative. In questo modo a casa vostra e sicuramente con molta più tranquillità per poter meglio analizzare i dati, potrete decidere quale mutuo sottoscrivere.
Un’ulteriore possibilità offerta al cliente che intede rinegoziare il mutuo a tasso variabile è quella di trasformare il contratto in un mutuo a rata fissa (ridotta in base alla media dei tassi degli anni precedenti) e durata variabile. Questa possibilità, che costituisce un diritto esercitabile dai clienti, anche in ritardo nei pagamenti, titolari di un mutuo a tasso e rata variabile per l’intera durata del contratto, stipulati o accollati, anche a seguito di frazionamento, prima del maggio del 2008, e destinati all’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione dell’abitazione principale, è stata introdotta da un recente provvedimento legislativo che ha portato alla stipula di una Convenzione tra il Ministero dell’Economia e l’Associazione Bancaria Italiana.
La rinegoziazione, ovvero la modifica dei termini del contratto di mutuo (che possono essere durata, tasso di interesse, etc.), è un’ulteriore opportunità offerta al cliente che ha stipulato un mutuo e desidera rivedere i termini del proprio contratto per ricondurre il rimborso del prestito a condizioni più in linea con la sua pianificazione finanziaria, ad esempio riducendo l’impatto delle rate. Si tratta dunque di un’operazione che garantisce al cliente di poter trovare soluzioni più soddisfacenti alla propria condizione economico-finanziaria. Per realizzare la rinegoziazione è opportuno rivolgersi alla propria banca e spiegare con precisione le proprie necessità, in modo da ricercare insieme una soluzione condivisa.
Per fare breccia nel cuore di un risparmiatore, quello italiano, più affezionato alla banca sottocasa che non al risparmio in senso stretto, c’è bisogno di campagne pubblicitarie aggressive. Per fortuna l’aggressività è solo un concetto astratto, dal momento che risiede nella capacità della reclame in questione di attirare l’occhio del fruitore del mezzo di comunicazione con una formula simpatica, oppure con il colore, infine con lo slogan del prodotto, come dimostra il fatto che alcuni tra questi sono letteralmente entrati nel parlare quotidiano. IBL Banca sembra essere riuscita nell’intento di farsi apprezzare con la sua Rata Bassotta.
Il Mutuo Famiglie Tasso Fisso erogato attraverso tutte le filiali della Banca di Credito Cooperativo di Roma è un
Stabilità in Veneto. Almeno nei mutui. Malgrado la crisi. Si parla addirittura di risalita nella prima parte di quest’anno. Lo dice anche Bankitalia. Nel primo trimestre del 2009 sono state registrate erogazioni pari a 1.092 milioni, vale a dire lo 0,5 percento in meno rispetto alla stessa data del 2008. Una flessione davvero trascurabile. Il Veneto è la quarta regione d’Italia nella concessione dei mutui, col il 9,6 percento dei volumi erogati. Con un importo medio di 124.000 euro, a dispetto della media nazionale di 117.000. Andando ad analizzare provincia per provincia