Un’ulteriore possibilità offerta al cliente che intede rinegoziare il mutuo a tasso variabile è quella di trasformare il contratto in un mutuo a rata fissa (ridotta in base alla media dei tassi degli anni precedenti) e durata variabile. Questa possibilità, che costituisce un diritto esercitabile dai clienti, anche in ritardo nei pagamenti, titolari di un mutuo a tasso e rata variabile per l’intera durata del contratto, stipulati o accollati, anche a seguito di frazionamento, prima del maggio del 2008, e destinati all’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione dell’abitazione principale, è stata introdotta da un recente provvedimento legislativo che ha portato alla stipula di una Convenzione tra il Ministero dell’Economia e l’Associazione Bancaria Italiana.
L’elenco delle banche che hanno aderito all’iniziativa è disponibile sul sito del Ministero e su quello dell’ABI. Lo stesso elenco indica anche le specifche condizioni migliorative, rispetto a quelle previste dal provvedimento normativo, applicate dalla banca aderente. Con la rinegoziazione basata sulla Convenzione l’importo delle rate del mutuo viene ridotto ad un ammontare pari a quello della rata che si ottiene applicando, all’importo e alla scadenza originari del mutuo, il tasso di interesse che risulta dalla media aritmetica dei tassi applicati ai sensi del contratto nell’anno 2006.
La differenze tra l’importo della rata dovuta secondo il piano di ammortamento originario e l’importo della rata he risulta per effetto della rinegoziazione viene addebitata su un conto di finanziamento accessorio. Questo produce interessi, capitalizzati annualmente, ed è regolato al tasso che si ottiene in base al tasso di interesse fisso a dieci anni alla data di rinegoziazione maggiorato di uno spread massimo di 0,50 punti percentuali. Banche e intermediari possono comunque proporre alla clientela interessata condizioni economicamente più favorevoli, lavorando in particolare sulla percentuale di spread. Se, dopo la rinegoziazione, la differenza tra gli importi della rata del mutuo originario e quella rinegoziata genererà differenze di rata a favore del cliente, queste differenze concorreranno a ridurre il debito del conto di finanziamento accessorio.
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