La Banca di Palermo, così come oramai quasi tutti i principali istituti di credito italiani, all’interno della propria gamma di prodotti di conto corrente ha attivato anche un servizio “base”, che cerca – a un costo particolarmente contenuto – di poter rispondere adeguatamente alle esigenze bancarie basilari della propria clientela.
Il conto corrente possiede tutte le caratteristiche standard previste dalla Banca d’Italia, che per contenere i costi dei rapporti bancari volle infatti spingere il settore bancario ad applicare dei costi contenuti e “tutto incluso” a dei conti correnti semplici, che avessero degli elementi comunque sufficienti per soddisfare la maggioranza delle esigenze di spesa dei cittadini.
La strada che conduce all’abbandono del denaro cartaceo a vantaggio della valuta elettronica è ancora lunga, molto più lunga rispetto a quanto le banche vogliano farci pensare. Del resto, un’abitudine vecchia di (migliaia di) anni non può essere cancellata per editto in pochi istanti: serve il tempo necessario affinché la rivoluzione si faccia strada anche nella mente degli utenti/risparmiatori, finora -comunque, non possiamo nasconderlo- bombardati di campagne pubblicitarie e promozioni atte a lanciare i nuovi strumenti di pagamento. Oggi parliamo di bancomat, e lo facciamo sulla scorta di una ricerca Wincor Nixdorf secondo la quale sono almeno il 70% gli italiani che ne posseggono uno.
C’è una novità che si va diffondendo a macchia d’olio sul territorio e che non potrà non fare piacere a noi risparmiatori, specie a quelli che tra noi sono “sempre di fretta”: gli sportelli bancari stanno diventando sempre più automatizzati, e offrono la possibilità di effettuare operazioni che vanno ben al di là rispetto al semplice prelievo di contante (e relativa rendicontazione del saldo disponibile, o – al più – possibilità di ricaricare una carta prepagata come ad esempio sono le schede telefoniche): gli sportelli di nuova generazione permettono anche di versare contanti e assegni in assoluta autonomia, senza dover compilare moduli di versamento, a tutte le ore del giorno.
Quando anche i metodi più raffinati smettono di funzionare, tornare al passato è la soluzione. Deve essere stato questo il pensiero che ha spinto una banda di truffatori a ricorrere ad uno stratagemma piuttosto rudimentale, ma anche molto efficace se non fosse stato per la prontezza di un sin lì ignaro risparmiatore, al quale il fatto che la macchinetta per l’erogazione automatica del contante (Bancomat, ma sarebbe meglio chiamarla ATM) non gli corrispondesse alcunché di quanto aveva richiesto ha fatto sentire odore di bruciato, anzi di raggiro. È successo a Seregno lo scorso fine settimana, ma potrebbe succedere ovunque anche in futuro ed è perciò che vi rilanciamo la notizia, riferita da un quotidiano locale.
Prelevare denaro allo sportello “fisico” della banca, preferendolo all’ATM Bancomat, può essere un salasso. Alcuni istituti di credito hanno infatti introdotto una sorta di “tassa sul contante”, ossia l’applicazione di una commissione che scatta ad ogni ritiro dei propri soldi (!) dal conto. I correntisti BNL dovrebbero già saperlo bene: a fine febbraio sono stati infatti raggiunti da un invio massivo di comunicazioni postali inerenti la variazione unilaterale del contratto di conto corrente, in cui si comunicava che dal 18 aprile ogni prelievo di liquidità in agenzia sarebbe stato soggetto ad un versamento di 3 euro, a meno di non “distogliere” una cifra superiore ai 2mila euro.
La carta bancomat Europe del Banco di Sardegna è una carta di pagamento e di prelevamento concessa a tutti i clienti correntisti dell’istituto di credito sardo, consentendo loro l’effettuazione di operazioni di prelievo denaro e di acquisto nei negozi.
Il conto BancoClub del Banco di Sardegna è uno dei conti correnti principali disponibili all’interno della gamma di rapporti bancari dell’istituto di credito sardo per quella clientela che desideri entrare in possesso di un conto corrente a pacchetto, a canone fisso.
Le carte bancomat offerte dal Banco di Napoli sono degli strumenti essenziali per permettere ai correntisti dell’istituto di credito
E’ semplice e comoda, sicura in quanto si può utilizzare sempre e solo attraverso l’inserimento del codice PIN, e ideale per fare acquisti e prelievi sia in Italia, sia all’estero. Si presenta così “CarigeCash Europa“, la carta di debito di Banca Carige europea con microchip che utilizza il circuito V PAY garantito da Visa. In questo modo è possibile effettuare prelievi di denaro non solo presso quegli Atm che espongono il marchio Bancomat, ma anche quelli, in Italia ed in Europa, che accettano il circuito V PAY. Lo stesso dicasi anche per i pagamenti a mezzo POS, ma anche per pagare presso gli uffici postali, per ricaricare il cellulare presso gli sportelli Atm, e per pagare con Fastpay il pedaggio autostradale senza commissioni aggiuntive e senza la necessità di dover digitare il codice segreto. Inoltre, in base anche a mutate esigenze di spesa, il correntista di Banca Carige che è anche titolare di CarigeCash Europa può andare a richiedere in filiale la variazione dei massimali.
Il libretto under 18 del Banco di Napoli è un
Ormai internet è diventato il canale più usato per divulgare le notizie. Fortunatamente il popolo della rete non si limita a condividere link banali sui maggiori social network come ad esempio facebook o twitter, bensì si prodiga anche nella reciproca segnalazione di notizie importanti che aiutano le persone a non cadere in trappole spiacenti come questa. Si tratta di una trappola svoltasi ad uno sportello Bancomat per “catturare” la carta del primo cliente che utilizza lo sportello automatico. Il cliente che vuole effettuare un prelievo si reca allo sportello, inserisce la sua carta e comincia la sua operazione, ma al termine la carta viene trattenuta. Un “buon Samaritano” avvicina così la “vittima“ ma l’operazione non si sblocca né pigiando “Enter” né “Annulla”. Dopo diversi tentativi la “vittima” si convince che la carta gli è stata prelevata dalla Banca e lascia lo sportello.
