Da qualche tempo a questa parte anche nel nostro paese si parla di Bad Bank, ovvero di banche create attraverso progetti specifici al fine di gestire meglio crediti in sofferenza. Ne ha cominciato a parlare, infatti, anche il Ministero dell’ Economia e delle Finanze, il cui Ministro, Pier Carlo Padoan, vorrebbe replicare in Italia l’ esempio della Spagna e delle sue nuove banche.
sofferenze bancarie
Aumentano ancora le sofferenze bancarie in Italia
La richiesta di un prestito ad un istituto di credito è una operazione che viene oggi vista dalle banche italiane come molto più rischiosa rispetto al passato. Continuano infatti ad aumentare le sofferenze bancarie e per questo le banche e gli intermediari del credito non sono così propensi ad erogare liquidità. Nel mese di novembre 2014 le sofferenze bancarie italiane sono infatti aumentate ancora rispetto al mese precedente e sono arrivate a toccare i 181 miliardi di euro in totale.
Aumentano le sofferenze bancarie a novembre 2014 secondo Bankitalia
Nel corso del mese di novembre 2014 sono purtroppo aumentate le sofferenze bancarie in Italia, secondo gli ultimi dati pubblicati da Bankitalia. Il peso dei cosiddetti crediti difficili – o crediti in sofferenza – ha infatti raggiunto prima della fine dell’ anno scorso la cifra record del 18,4 per cento rispetto all’ammontare del credito totale. Questo dato evidenzia, tuttavia, tra le altre cose, solo un lieve margine di miglioramento rispetto al mese di ottobre 2014 quando i dati pubblicati mostravano un valore pari al 19,1 per cento nei 12 mesi.
Sofferenze bancarie in decisivo aumento nel 2014
Nonostante gli sforzi compiuti dalla Banca Centrale Europea e quelli di Mario Draghi nel corso del 2014 non è avvenuto quell’atteso passaggio di liquidità dal mondo degli istituti di credito a quello produttivo che tutti si sarebbero aspettati. Le imprese italiane nel giro di un anno hanno infatti perso altri 6 miliardi di finanziamenti e l’economia reale non ha ancora tratto benefici dalle aste di liquidità messe in campo dalla Banca Centrale.
Continua a crescere il livello delle sofferenze bancarie nel 2014
La morsa del credito ancora non abbandona l’Italia nei mesi del 2014, con le banche che continuano a non concedere prestiti a famiglie e imprese per paura di far lievitare ulteriormente quel livello delle sofferenze bancarie che non accenna affatto a diminuire. Una ricerca realizzata dal centro studi Unimpresa ha rilevato come negli ultimi 12 mesi le banche italiane hanno tagliato i prestiti al settore privato per oltre 20 miliardi di euro, ma al tempo stesso i crediti in sofferenza sono anche cresciuti del 23 per cento, arrivando a toccare una quota di oltre 170 miliardi di euro.
Crescono le sofferenze bancarie delle banche italiane a maggio 2014
L’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, ha rilasciato di recente il bollettino mensile in merito all’operato delle banche italiane, relativo in particolare al mese di giugno 2014, all’interno del quale sono registrati i dati inerenti l’andamento del settore dei prestiti e del credito in Italia.
L’andamento del mercato del credito a marzo 2014 secondo Bankitalia
Si attenua la stretta del credito per le famiglie italiane e anche i tassi di interesse mostrano una tendenza in discesa, così come le sofferenze bancarie. La Banca d’ Italia ha infatti pubblicato il nuovo bollettino che mostra l’ andamento del mercato del credito italiano, da cui emerge almeno una prima inversione di tendenza per il mese di marzo 2014.
Le sofferenze bancarie arrivano a 162 miliardi di euro a febbraio 2014
Arriva anche per il mese di aprile 2014 l’Outlook emesso dall’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, che ha tracciato il punto della situazione sul mercato del credito italiano e sul mondo bancario in generale, tirando le somme in relazione a crediti difficili ed impieghi. Secondo l’ABI, dunque, il rapporto tra questi due valori ha raggiunto nel mese di febbraio 2014 il suo massimo storico sin dal lontano 1998, dal momento che l’ammontare delle sofferenze bancarie ha toccato i 162 miliardi di euro.
Le sofferenze bancarie toccano un livello record a gennaio 2014
Nel mese di gennaio 2014 le sofferenze bancarie degli istituti di credito italiani hanno raggiunto un livello record. A confermarlo è l’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, che ha recentemente pubblicato i dati relativi al primo mese dell’anno. La causa di questo fenomeno deve ancora una volta rintracciarsi nel perdurare della crisi economica, che ha fatto lievitare a 80,4 miliardi di euro l’ammontare dei crediti difficili per quel mese e volare a 160,4 miliardi di euro quelle lorde, innalzando i dati del mese precedente di dicembre 2013.
Diminuiscono i prestiti e si stabilizzano le sofferenze bancarie a gennaio 2014
Arrivano dalla Banca d’Italia i dati relativi all’andamento dei movimenti, degli impieghi e delle sofferenze degli istituti di credito italiani nel corso del mese di gennaio 2014. La situazione sembra essere entrata in una fase di stallo, almeno da punto di vista dei crediti difficili, ma resta ancora in diminuzione il numero dei prestiti concessi a famiglie e imprese.
Le sofferenze bancarie salgono a 156 miliardi di euro a gennaio 2014
L’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, ha pubblicato anche per il mese di gennaio 2014 il tradizionale bollettino mensile che riassume la situazione degli istituti italiani. Il dato che risalta più all’occhio dall’ultimo esame è quello relativo alle sofferenze bancarie, che hanno raggiunto, nel corso dell’ultimo mese il livello più alto a partire dal 1999.
Prestiti in calo e sofferenze bancarie in aumento a dicembre 2013
La Banca d’Italia ha rilasciato anche per il mese di dicembre 2013 i dati definitivi relativi all’andamento degli impieghi su base nazionale e sui crediti difficili, le cosiddette sofferenze bancarie. I dati dell’ultimo bollettino hanno però rivelato una situazione ancora critica sotto molti punti di vista in cui si è potuto registrare in generale un aumento dei crediti non esigibili e una diminuzione dei prestiti.
Aumentano ancora le sofferenze bancarie ad ottobre 2013
Nel mese di ottobre 2013 sono continuate ad aumentare le sofferenze bancarie. La causa principale del fenomeno deve essere individuata nel duraturo stato di recessione che sta interessando il paese e nell’aumento del numero dei fallimenti delle imprese italiane. Di conseguenza, sembrano aumentare rapidamente anche i prestiti richiesti che rimangono insoluti.
I prestiti in sofferenza sono un problema sociale
Le sofferenze bancarie degli istituti di credito italiani riescono a dare bene l’immagine di quanto siano diffusi gli effetti negativi della crisi economica e di quanto si sia in generale ancora lontani dal superarla. Negli ultimi mesi, infatti, quelle che vengono definite sofferenze bancarie, all’interno delle quali si nascondo prestiti e mutui in sofferenza, ma anche crediti difficili di diverso, hanno infatti superato i 140 miliardi di euro.