I principali rischi per gli investimenti nel corso del 2015

 Anche se l’economia degli Stati Uniti sarà decisamente promettente il prossimo anno e supporterà le scelte di coloro che arriveranno ad investire in bond a dieci anni o in titoli a due, per gli investitori che si muoveranno in campo internazionale nel corso del 2015 si prevede comunque la possibilità di incontrare qualche rischio o incidente di percorso.

Le donne sono più brave degli uomini negli investimenti finanziari

 Gli studi di genere arrivano anche nel settore della finanza, per far scoprire al mondo quali siano le differenze tra uomini e donne nella gestione dei loro risparmi e del loro denaro. Un aspetto in particolare è stato di recente analizzato da una ricerca condotta da Schroders in collaborazione con il Centro di ricerca in epistemologia sperimentale e applicata  dell’Università Vita-salute San Raffaele, quello relativo alla propensione delle donne nei confronti degli investimenti finanziari. 

I rischi connessi con l’apertura di un conto corrente – II

 In un post pubblicato in precedenza abbiamo visto che anche i conti correnti, come la maggior parte dei prodotti finanziari, sono pur sempre esposti ad una piccola percentuale di rischio, consistente nella possibilità, piuttosto remota in verità, che la banca a cui è stata affidata la gestione del proprio conto corrente possa fallire.

Quali sono i rischi a cui è soggetto un conto deposito?

 Anche i conti deposito, come tutti i prodotti finanziari, sono soggetti ad una piccola percentuale di rischio. I conti deposito, cioè, sono degli strumenti in genere abbastanza sicuri, ma è sempre meglio per coloro che li sottoscrivono essere coscienti degli eventuali rischi a cui queste forme di deposito remunerato possono andare incontro. 

I rischi del mutuo a tasso variabile con rata costante

 In un post pubblicato in precedenza abbiamo visto in che cosa consiste e come funziona il mutuo a tasso variabile con rata costante, una delle poche tipologie di mutuo basata non tanto sul tasso di interesse applicato dalla banca, ma sull’importo della rata che il sottoscrittore si trova a pagare. 

Social lending: é finita l’era di Zopa?

 Sicuramente avete chiesto, almeno una volta nella vostra vita, un prestito. Che si sia trattato di un mutuo per la casa, di un finanziamento per l’automobile o semplicemente di un prestito per raggiungere la meta dei vostri sogni, non importa, tutti i debiti vanno pagati e purtroppo le nostre tasche se ne accorgono. Molte persone hanno richiesto uno o più prestiti a banche e finanziarie. I motivi possono essere i più disparati: matrimoni, acquisti di auto, piccole ristrutturazioni, addirittura chirurgia estetica.

Una delle ultime novità in fatto di prestiti è il social lending, che dagli Stati Uniti è da qualche anno approdato anche in Italia. Si tratta di siti dove é possibile erogare e chiedere prestiti tra privati. Viene anche chiamato prestito peer-to-peer o prestito tra persone. In queste stanze virtuali, le persone cercano o offrono prestiti a seconda delle proprie disponibilità: da un minimo di 1mille euro arrivando anche 40 mila. Spesso, allo scopo di ridurre al minimo i rischi, il prestito complessivo richiesto viene diviso tra più prestatori che solitamente offrono circa 500 euro ciascuno.

Denaro per spese personali: prestito Zappy di Ducato

 Lo stipendio non basta più e spesso si è costretti, per far fronte a spese improvvise, a chiedere un finanziamento. I prestiti personali sono prodotti di credito al consumo non finalizzati (ovvero l’istituto finanziario non vi chiede specifica motivazione per l’erogazione del prestito) con rimborso a rate costanti secondo un piano di ammortamento prestabilito. La somma pattuita viene erogata direttamente al cliente tramite bonifico o assegno circolare.

Tra i principali rischi, occorre tener presente:
– impossibilità di beneficiare delle eventuali fluttuazioni dei tassi al ribasso, qualora il prestito finalizzato sia a tasso fisso;
– possibilità di variazione del tasso di interesse, in aumento, nel caso di prestiti a tassa variabile, rispetto al tasso di partenza;
– variazione in senso sfavorevole delle condizioni (commissioni e spese) contrattualmente previste.