Nell’ISEE anche le carte di credito

La dichiarazione sostitutiva unica del 2015 è tutta nuova rispetto all’anno scorso e la stessa cosa vale anche per l’ISEE, l’indicatore della situazione economica equivalente nel quale finiranno anche le carte di credito. Ecco in che modo contribuiranno alla definizione della ricchezza. 

Come calcolare la giacenza media del conto corrente per la dichiarazione ISEE

 A partire dal prossimo anno all’ interno della dichiarazione ISEE, la dichiarazione che deve essere presentata al fine di ottenere le prestazioni agevolate previste dallo Stato, dovranno essere riportati anche i dati relativi al patrimonio mobiliare, che comprende, ad esempio, i conti correnti, i conti deposito e i titoli o le altre forme di investimento. Per questo motivo tutti gli italiani che possiedono un conto corrente – lo strumento bancario in realtà più diffuso tra i nostri connazionali  – dovranno adeguarsi alle nuove regole e riportare i dati relativi all’ interno della Dichiarazione Sostitutiva Unica, DSU, il nuovo modello di dichiarazione previsto. 

Novità per i conti correnti nel nuovo modello ISEE

 Una delle novità contenute nella Legge di Stabilità 2015 riguarda l’ introduzione del nuovo modello per il calcolo dell’ Isee, ovvero delle nuove modalità per calcolare l’ Indicatore della Situazione Economica Equivalente, che nel nostro paese viene già da tempo utilizzato per avere accesso alle prestazioni agevolate.

I patrimoni mobiliari nel mirino del nuovo ISEE

 E’ in arrivo il nuovo ISEE. Il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato le nuove norme sulla base delle quali verrà calcolato il nuovo Indicatore della Condizione Economica Equivalente, quel coefficiente che da diversi anni a questa parte viene utilizzato per decidere in merito all’assegnazione delle prestazioni sociali previste dal welfare.

Microcredito Abruzzo: Abi annuncia adesione al progetto

 L’ABI, Associazione Bancaria Italiana, ha annunciato in data odierna, giovedì 22 luglio 2010, d’essere scesa ufficialmente in campo a sostegno della popolazione abruzzese colpita tal terremoto attraverso l’adesione al progetto “Microcredito Abruzzo” che, grazie ad un Fondo di garanzia pari a ben 4,5 milioni di euro, permetterà di erogare credito agevolato per un controvalore complessivo pari all’incirca a 53 milioni di euro. L’iniziativa, nello specifico, rientra nell’ambito delle iniziative a favore ed a sostegno della clientela retail abruzzese a seguito di un progetto che l’Associazione Bancaria Italiana ha studiato insieme al Consorzio Etimos, alla Caritas ed alla Federazione delle Banche di Credito Cooperativo della Regione Abruzzo e della Regione Molise.

Aiuti alle famiglie: microcredito nel Comune di Tradate

 Da qualche mese nel Comune di Tradate, Provincia di Varese, è attiva una misura finalizzata e pensata per erogare in un modo nuovo i servizi sociali; l’agevolazione, nello specifico, consiste nel microcredito grazie ad un accordo che l’Amministrazione comunale ha siglato con la Fondazione Comunitaria del Varesotto. L’intesa, nello specifico, garantisce l’accesso al credito, con la formula dei microprestiti, a favore delle fasce più deboli della popolazione che spesso non hanno credenziali e merito creditizio sufficiente per poter stipulare un finanziamento attraverso il canale bancario. Con il microcredito nel Comune di Tradate si possono chiedere, senza spese di istruttoria, e senza interessi, dai mille ai tremila euro con rimborso in piccole rate mensili fino a trentasei mesi a fronte di una finalità consistente in un bisogno primario, e con il contraente che, comunque, deve avere una qualche fonte di reddito in grado di poter permettere il saldo mensile delle rate del prestito.

Microcredito agevolato nella Regione Toscana

 E’ partito oggi, 1 marzo 2010, nella Regione Toscana, un importante progetto di accesso al credito finalizzato a sostenere a livello finanziario le famiglie che sono in difficoltà; l’Amministrazione regionale, infatti, avvalendosi della collaborazione delle Misericordie, Arci, Fondazione Antiusura, Anpas e Caritas, ha avviato un progetto di microcredito agevolato al fine di poter concedere piccoli prestiti a tasso agevolato e rimborsabili in piccole rate fino a durate pari a ben cinque anni. Al fine di individuare le famiglie in difficoltà sul territorio regionale, che non riescono più a far quadrare il proprio bilancio, ci sono ben 85 Centri di Ascolto ai quali ci si potrà rivolgere. L’intervento della Regione, tra l’altro, consiste nell’offrire alle banche la garanzia gratuita sui prestiti, per una quota fino all’80% dell’importo erogato, al fine di concedere credito per massimi 4.000 euro ad un tasso medio agevolato e pari all’incirca al 4/5% in modo da poter pagare mensilmente, con un piano di ammortamento fino a cinque anni, una rata pari all’incirca a 70/80 euro.

Aiuti alle famiglie: bonus bollette e piccoli prestiti in Provincia di Pesaro e Urbino

 Anche la Provincia di Pesaro e Urbino scende in campo a sostegno della popolazione residente, ed in particolare delle famiglie in difficoltà, annunciando la stipula di due protocolli d’intesa con Enti, Società e Sindacati, che permetteranno di aiutare i nuclei familiari con agevolazioni sia nell’accesso al credito attraverso la concessione di micro-prestiti, sia con sconti sulle bollette relative al servizio idrico ed alla tassa rifiuti. Le domande potranno essere inoltrate dai lavoratori e dalle famiglie, che rispettano i requisiti richiesti, a partire dal prossimo 15 giugno 2009. Lo sconto sulle bollette, grazie ad un fondo pari a ben 240 mila euro, è destinato ai lavoratori che, dallo scorso 1 gennaio 2009, sono stati sospesi dal lavoro o sono in cassa integrazione; nel beneficio rientrano anche i lavoratori precari, ovverosia i lavoratori con un contratto co.co.pro. e co.co.co. che non è stato rinnovato.

Prestito d’onore per i bambini del Comune di Bergamo

 Dal 6 aprile scorso, e fino al 3 luglio 2009, torna per il quarto anno nel Comune di Bergamo il Bando di partecipazione al prestito d’onore per le famiglie al fine di dare sostegno alla crescita dei bambini. L’iniziativa, nello specifico, nasce da un accordo tra il Credito Bergamasco, che eroga i finanziamenti, ed il Comune di Bergamo, ed in particolare dell’assessorato alle Politiche sociali, che si fa carico del pagamento degli interessi. Le famiglie del Comune di Bergamo con bambini possono così accedere ad un prestito fino a 5.000 euro restituibile senza interessi in un massimo di 36 mesi, a patto che l’indice della situazione economica equivalente (ISEE) sia non inferiore a 8 mila euro e non superiore ai 16 mila euro. Il prestito d’onore, oltre alle famiglie con bambini, può essere concesso anche a quei nuclei familiari che, rispettando i requisiti ISEE, hanno a carico persone non autosufficienti. Nel caso in cui la famiglia che ha richiesto il prestito non provveda al pagamento di una o più rate, il Credito Bergamasco provvederà ad avvisare il Comune di Bergamo che, dopo opportune verifiche, procederà eventualmente ad attivare la procedura di rivalsa oppure a mettere a punto altre tipologie di intervento.