Il mercato aveva già saputo attraversare una stretta importante in ottica di politica monetaria e ora non fa altro che aspettare e pazientare quelle che saranno le prossime decisioni che verranno prese da parte della Bce.
C’è da dire, però, che le previsioni che avevano dato in netta ripresa l’Euribor hanno reso molto più rapido questo processo e tutto questo ha necessariamente portato il vantaggio di poter passare dal tasso variabile a quello fisso.

Le borse hanno attraversato un periodo di relativa tranquillità nel corso dei giorni delle feste natalizie. Tale situazione era già stata prevista dagli analisti in per l’Italia, dove Piazza Affari osserverà un periodo di chiusura più lungo rispetto ad altre piazze internazionali. Wall Street ad esempio ha ripreso i lavori già il 26 dicembre, chiudendo in rialzo.
Mentre il prezzo del petrolio continua ad essere piuttosto volatile e ad oscillare tra improvvisi rialzi e pesanti ribassi e mentre l’intero mondo della finanza teme per il pericolo rappresentato dal crollo del rublo, per il momento solo scampato, arrivano almeno buone notizie da oltreoceano, dove la FED ha tenuto la sua riunione conclusiva di fine anno, in seguito alla quale è stato deciso l’andamento della politica monetaria per gli Stati Uniti. Andamento che non mancherà di avere importanti ripercussioni a livello globale, Europa compresa.