Record per l’Euribor a tre mesi: scende all’1,81%

di Gianfilippo Verbani 4


 La crisi che ha colpito l’economia globale ha innescato forti oscillazioni dei tassi a cui sono ancorati i mutui. Il tasso Euribor è un parametro costruito dallo stesso sistema bancario per prestarsi denaro. La durata del finanziamento influisce sul costo del denaro e fa distinguere i diversi tassi Euribor a uno, tre e sei mesi. Per l’indicizzazione dei mutui a tasso variabile il più usato è quello trimestrale. L’Euribor negli ultimi mesi ha sofferto di una situazione eccezionale causata dalla crisi finanziaria. Continua infatti la corsa al ribasso proprio dell’Euribor a tre mesi.

La quotazione Euribor viene aggiornata quotidianamente in base alla media ponderata dei tassi di interesse ai quali le Banche operanti nell’Unione Europea cedono i depositi in prestito. Per l’Italia contribuiscono alla composizione dell’Euribor le banche Intesa San Paolo, Unicredit e Monte dei Paschi di Siena. Quotidianamente l’agenzia di stampa Reuters ne comunica il valore.

In base alle ultime comunicazione, il tasso che le banche applicano fra loro per i prestiti trimestrali e’ sceso all’1,81%. Oggi ha dunque toccato il minimo scendendo da 1,83% a 1,81%. Scende anche l’Euribor a una settimana  (da 1,33% a 1,32%). L’Euribor a tre mesi ha quindi segnato l’ennesimo nuovo minimo storico dall’introduzione della moneta unica europea.

Inoltre il probabile taglio dei tassi a marzo 2009, non sono poche le possibilità che l’Euribor continui a diminuire. Contemporaneamente sono scesi anche gli Irs, gli indici di riferimento per i mutui a tasso fisso ma sicuramente meno degli indici a tasso variabile. L’indice a 20 anni, ad esempio, è passato dal 5 al 3,87 per cento.

Quindi oggi il tasso fisso costa circa 2 punti percentuali in più del variabile, tenendo presente che quest’ultimo potrebbe ancora scendere negli ultimi mesi. Sicuramente è un buon periodo per chi ha stipulato mutui con tasso variabile, ma questo avverrà anche in futuro dopo che, si spera, la crisi economica sarà alle spalle?


Commenti (4)

  1. Caro Amico, chi se ne è accorto sono le banche, che non diminuiscono i tassi d’interesse per guadagnare di più. Ciò mi fa nascere il fortissimo sospetto che le perdite che hanno subito siano MOLTO ma molto superiori di quelle che dichiarano.
    Ciao
    Prudentissimo

  2. io ho il fortissimo sospetto che le banche non ci abbiano mai perso.
    Vero che l’euribor si è abbassato… ma vogliamo parlare di spread?
    Si sono garantiti alzando gli spread all’1,50% circa. Questo vuol dire un rendimento garantito sia che vada bene sia che vada male….

  3. Credo tu non sia l’unico ad avere quel sospetto, Stefano… 🙂

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