POS obbligatorio – Vantaggi e svantaggi della sua introduzione

di Gianfilippo Verbani Commenta

Tra i sicuri vantaggi dell'operazione c'è la possibilità di contribuire ad abbattere l'evasione fiscale, grazie ad una maggiore tracciabilità dei pagamenti, anche su cifre abbastanza piccole.


 A partire dallo scorso 30 giugno 2014, molte categorie professionali, tra cui quella degli esercenti commerciali, gli artigiani, i liberi professionisti e le aziende devono dotarsi di un POS, un Point of Sale, ovvero il dispositivo elettronico che consente di accettare i pagamenti in denaro elettronico, almeno, così come è previsto dalla legge, per gli importi superiori ai 30 euro. 

I costi del POS obbligatorio per aziende e lavoratori autonomi

L’emanazione non ha mancato di suscitare pareri favorevoli e pareri contrari, dal momento che alla sua introduzione sono legati, come in tutte le cose, una serie di vantaggi e alcuni svantaggi. Tra i sicuri vantaggi dell’operazione c’è senza dubbio la possibilità di contribuire ad abbattere l’evasione fiscale, grazie ad una maggiore tracciabilità dei pagamenti, anche su cifre abbastanza piccole.

Carte di credito – Il loro uso in Italia è molto sicuro

In secondo luogo l’introduzione del POS obbligatori potrebbe far diminuire ulteriormente le spese dello stato per la produzione del denaro contante, che come ogni bene, è soggetto ad un costo. Il costo sociale dell’utilizzo dei contati, infatti, ogni anno per lo stato italiano raggiunge all’incirca l’1 per cento del PIL, una cifra non proprio irrisoria. Spese che potrebbero quindi essere abbattute.

Ma all’utilizzo del POS sono associati anche una serie di svantaggi per coloro che sono obbligati a detenerlo, i quali saranno soggetti a maggiori costi dal punto di vista bancario, così come sostenuto dalle associazioni di categoria, che hanno stimato in oltre 1000 o 1500 euro i costi per l’installazione, l’utilizzo e la gestione dell’apparecchio.