Un conto corrente a zero spese, in modalità “self service” attraverso i canali alternativi alla filiale, ma a patto di avere un’età inferiore ai 26 anni. Si presenta così “Zerotondo Under 26“, il conto corrente a zero costi fissi del gruppo bancario Intesa Sanpaolo che offre ai giovani di poter risparmiare sul canone e sulle spese di gestione a fronte della massima autonomia per quel che riguarda l’operatività via Internet e/o via telefono. Compresi nelle zero spese fisse mensili, in particolare, ci sono la Banca online e via telefono, ma anche la carta Bancomat, l’estratto conto online, il libretto degli assegni, la domiciliazione delle utenze, i bonifici ordinari online e l’accredito dello stipendio. Il giovane, con un’età inferiore ai 26 anni, non paga tra l’altro, per le operazioni effettuate in filiale, neanche la commissione prevista, pari a 2,50 euro per operazione; dopo i 26 anni a carico del titolare del conto il costo, per operazioni che richiedono l’intervento del personale della Banca in filiale, è dovuto fermo restando che ogni mese il primo versamento di denaro è comunque e sempre gratuito.
Conto corrente, quanto mi costi! Adusbef denuncia: “300 euro all’anno”
Italia terza nelle classifiche OCSE per pressione fiscale (senza contare il peso del sommerso); Italia penultima alla voce “giovani e lavoro”, sempre secondo gli stessi rilevatori; Italia in testa in un’altra classifica che certo è poco edificante: quella del costo del conto corrente. Secondo una denuncia di Adusbef, associazione dei consumatori, il conto corrente costa troppo agli italiani: si parla di una media di -quasi- 300 euro, ossia 4 volte più dei sudditi di Sua Maestà, 3 volte tanto quanto pagano i tedeschi e circa il doppio di quanto richiesto nella vicina Francia. Non sono dati campati per aria o sparate che fanno clamore, bensì Adusbef cita un’autorevole fonte: il primo rapporto del commissario UE al Mercato interno, Barnier.
Conto Tascabile CheBanca!: miglior prepagata dell’anno
E’ il Conto Tascabile di CheBanca!, la Banca per le famiglie del Gruppo Mediobanca, la migliore carta prepagata del 2010. A “certificarlo” è stato Of-Osservatorio Finanziario che come di consueto ogni anno stila, tra l’altro, la classifica dei migliori strumenti di pagamento proposti sul mercato dal sistema bancario. In particolare, il Conto Tascabile di CheBanca!, disponibile attualmente in ben sette colori, s’è distinta tra tutte le carte prepagate sia per i servizi innovativi offerti, sia per i costi e per la trasparenza adottata dalla Banca nei confronti dei propri clienti. Nel dettaglio, il Conto Tascabile di CheBanca! costa un euro al mese di canone fisso a fronte di sistemi evoluti di protezione contro le frodi, zero imposte di bollo, a differenza dei conti correnti bancari, ed operazioni illimitate senza l’applicazione di costi o commissioni aggiuntive con la sola esclusione dei costi per i prelievi in una valuta diversa dall’euro.
Assicurazioni sui prestiti di Banca Personale
Banca Personale offre una vasta serie di finanziamenti alla propria clientela che desideri poter contare sul supporto di un istituto di credito per il compimento delle spese di carattere personale o familiare.
I finanziamenti personali possono essere erogati per importi fino a un massimo di 30 mila euro, da restituire in un massimo di 72 mesi, ferma restando la possibile eventuale estinzione anticipata del debito residuo.
Piuttosto interessanti sono anche le opzioni assicurative che possono essere stipulate in abbinamento con il prestito personale.
Banca Personale permette ad esempio di unire al prodotto finanziario una copertura assicurativa per il decesso del titolare del prestito, o per invalidità totale e permanente da infortunio o malattia, stabilendo che – all’avverarsi di tali fattispecie, il debito si estingua automaticamente.
Ancora, è prevista un’assicurazione per l’ipotesi di inabilità temporanea e totale al lavoro per lavoratori autonomi o dipendenti pubblici, con pagamento di alcune rate del programma di rimborso.
Borsa: Azioni meglio dei Bond
Venditori di fumo e ragionamenti di pancia: sono questi i principali nemici dei risparmiatori che intendono imbarcarsi in un investimento in Borsa pur non avendo, come è giusto che sia, le necessarie competenze. Per questo è bene affidarsi agli esperti, come facciamo noi rilanciando un’intervista rilasciata ad Avvenire da Bob Doll, Chief Equity Masters per i titoli azionari di Black Rock. Si parte da un assunto abbastanza evidente: per l’ennesima volta, negli ultimi tre mesi lo scenario macroeconomico sembra essersi trasformato, per fortuna in meglio. “Tuttavia sia i mercati azionari che quelli del reddito fisso stanno determinando i prezzi in un panorama più triste di quanto prevedessimo”. Insomma: le previsioni di crescita hanno dovuto essere rivedute al ribasso, ma non per questo dobbiamo dire che crescita non c’è stata.
Aiuti alle famiglie: affitti Sardegna, Regione assegna i contributi
Via libera alla ripartizione delle risorse, a valere sul corrente anno, nella Regione Sardegna, per aiutare le famiglie economicamente disagiate a pagare il canone di locazione. La Giunta della Regione Sardegna ha infatti approvato la relativa delibera che, nello specifico, assegna complessivamente oltre dodici milioni di euro a poco meno di 8 mila famiglie in difficoltà con il pagamento dell’affitto. In linea con quanto stimato e reso noto nei giorni scorsi, le risorse disponibili andranno a coprire il 63% del fabbisogno sul territorio regionale. Sono stati infatti 270 i Comuni sardi a presentare il loro fabbisogno all’amministrazione regionale per un totale di circa 19,3 milioni di euro; a fronte di tale richiesta la Regione Sardegna ha messo a disposizione 9,1 milioni di euro di fondi statali e regionali; 726 mila euro quale premialità regionale ai Comuni, 1,45 milioni di euro di risorse comunali e 106 mila euro circa stanziati grazie ad economie di Bilancio degli anni scorsi. Essendo le risorse inferiori alla domanda, i Comuni della Regione Sardegna dovranno ora procedere all’assegnazione dei fondi alle famiglie economicamente disagiate in base alle specifiche graduatorie.
Prestito personale da… Banca Personale
I prestiti personali di Banca Personale sono dei finanziamenti che l’istituto di credito rivolge alla propria clientela correntista, che desideri contare sul supporto della banca per poter realizzare i propri progetti e sostenere le proprie spese.
Il finanziamento è infatti in grado di erogare importi compresi tra un minimo di 1.500 euro e un massimo di 30 mila euro, che il cliente possa rimborsare attraverso piani di ammortamento che possono arrivare fino a un massimo di 72 mesi.
Stando a quanto annuncia la stessa banca, inoltre, l’erogazione dell’importo avverrà a brevissima distanza dalla richiesta, ammesso che i documenti pervenuti nello sportello bancario siano completi.
Presenti inoltre numerose opzioni di flessibilità che potrebbero migliorare la gestione del rapporto finanziario da parte del cliente, come ad esempio il rimborso della prima rata dopo due mesi dall’erogazione del prestito, e il posticipo del pagamento delle rate.
E’ inoltre possibile estinguere anticipatamente il debito residuo in qualsiasi momento, previa comunicazione della transazione all’istituto di credito.
Bank of America vs. Wikileaks: transazioni bloccate vs. materiale scottante
Non è stato uno sparare “a salve”, quello di Wikileaks, quando -alcune settimane or sono- ha pubblicato una serie innumerevole di rapporti diplomatici degli ambasciatori USA di stanza in tutti i Paesi del mondo: c’erano, oltre alle banalità ed agli stereotipi, anche alcune affermazioni effettivamente imbarazzanti, o comunque non consone al protocollo diplomatico. Per questo il prossimo bersaglio sta già cominciando a tremare: una berlina mediatica planetaria potrebbe comprometterne la reputazione per sempre, per questo c’è già qualcosa che si muove attorno al sito giornalistico ed alla figura del suo fondatore e mentore, il 39enne hacker australiano Julian Assange.
Conti correnti: Codacons chiede intervento Antitrust
E’ tornata in auge, nel nostro Paese, la questione inerente i costi elevati dei conti correnti. La Commissione Europea, in merito alle disparità di costo tra un Paese Ue e l’altro, sembra fermamente intenzionata ad aprire un’inchiesta e andare fino in fondo, mentre l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, con un comunicato ufficiale ha bollato come errati i dati Ue che non tengono conto del fatto che in Italia molti conti correnti sono a pacchetto e costano meno della metà, in media, rispetto ai costi indicati dal Commissario Ue al Mercato Interno. Chi ha allora ragione? Ebbene, sul tema anche il Codacons è tornato alla carica nell’invitare l’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato (Antitrust) ad avviare un’indagine analoga a quella avviata dall’Ue. Secondo il Codacons gli utenti bancari nel nostro Paese, contrariamente a quanto afferma l’ABI, sono sia vessati, sia spremuti come limoni, ragion per cui l’Associazione, una volta rilevate le scorrettezze, chiede altresì multe a carico delle banche italiane.
Bank Run: Cantona preoccupa Bruxelles
Ha perso una battaglia, non sembra avere chances per vincere la guerra. Eppure Eric Cantona “capopopolo” non solo sui campi da calcio ma anche nel variegato mondo della finanza ha destato curiosità, clamore, sporadici casi di emulazione e la preoccupazione di Bruxelles. Il celebre (ex) bomber francese del Manchester United non è riuscito nell’impresa di convincere 20 milioni di clienti a ritirare i propri risparmi dalle banche che praticano attività speculative per trasferirli negli uffici postali o presso istituti di credito tradizionali lo scorso 7 dicembre. Però ha trovato ampio spazio sui media di molti Paesi, che gli hanno concesso di esprimere il proprio messaggio ostile alla parte più spregiudicata del sistema bancario, rea di aver scatenato una crisi di dimensioni immemorabili e di aver chiesto di essere salvate ancora una volta con i risparmi dei comuni cittadini.
Finanziamento PMI: Abi e Cdp firmano terza convenzione
Continua il sostegno stabile per la crescita delle piccole e medie imprese da parte dell’ABI, Associazione Bancaria Italiana, e della CDP, Cassa Depositi e Prestiti. ABI e CDP, in accordo con una nota emessa proprio dall’Associazione Bancaria Italiana nella giornata di ieri, hanno infatti firmato la terza convenzione con l’obiettivo di portare avanti misure in grado di sostenere lo sviluppo delle piccole e medie imprese ed anche la crescita economica che nel nostro Paese è già in atto. In particolare, per finanziare lo sviluppo delle PMI ABI e CDP hanno convenuto per assicurare un “Plafond Stabile” unitamente ad un arricchimento delle scadenze attraverso l’istituzione del plafond a 10 anni dopo quelli a 3, 5 e 7 anni. In linea con quanto reso noto dalla Cassa Depositi e Prestiti nei mesi scorsi, il plafond complessivo ammonta a sostegno delle imprese in ben otto miliardi di euro.
Internet Banking con Banca Personale
Il servizio di internet banking di Banca Personale è un utile servizio telematico che consente al cliente dell’istituto di credito di poter accedere a una propria pagina personale in qualsiasi momento del giorno.
Attraverso i propri codici segreti, in altri termini, il cliente potrà “entrare in banca” in qualsiasi ora della giornata e da qualsiasi postazione telematica, potendo compiere così operazioni informative e dispositive senza alcuna fila.
Il servizio di multicanalità integrata è concesso gratuitamente da Banca Personale in favore di tutti i propri correntisti, consentendo così al cliente di consultare i propri movimenti bancari in tempo reale.
Inoltre, è prevista la possibilità di abbinare al servizio quello di documentionline, un prodotto di rendicontazione elettronica che sostituisce la tradizionale produzione e invio dell’estratto conto e delle altre documentazioni cartacee, preferendo il formato digitale.
Polizze RC Auto: risarcimenti più cari dei premi
Non è la prima volta che esprimiamo questo concetto, ma temiamo non sarà neppure l’ultima: in Italia i premi per le assicurazioni auto sulla Responsabilità Civile sono tra i più alti d’Europa, come lamentano –inopinabilmente- le associazioni dei consumatori; ciononostante, essi faticano in alcuni casi a coprire le spese necessarie per il rimborso dei sinistri. Ci viene da pensare che il problema, a questo punto, risieda in qualche “terzo” che non sono gli assicurati né gli assicuratori, ma andiamo con ordine. Diciamo allora che, secondo i dati prodotti da ANIA e OECD (organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo), nell’ultimo decennio il Pil italiano è leggermente calato rispetto al livello di partenza mentre l’insieme dei premi lordi sottoscritti è cresciuto del 50%.
Conti correnti: ABI smentisce dati Ue
Secondo quanto dichiarato da Michel Barnier, il Commissario Ue al mercato interno, in Italia il costo medio dei conti correnti si aggirerebbe sul livello dei 246 euro, ma l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, con un comunicato ufficiale ha reso noto nella giornata di ieri, giovedì 16 dicembre 2010, come i dati della Commissione europea siano errati. Secondo l’ABI, infatti, il costo medio annuo di un conto corrente in Italia è pari a 116 euro, ovverosia meno della metà di quanto riporta e sostiene per il nostro Paese l’Unione Europea. Chi ha quindi ragione? Ebbene, al riguardo proprio l’Associazione Bancaria Italia ha fornito i numeri legati al costo reale di un conto corrente nel nostro Paese, sottolineando innanzitutto come si debba tener conto, cosa che non è stata fatta, di come si faccia banca in maniera diversa al giorno d’oggi in Europa da un Paese all’altro; inoltre, il costo medio di 116 euro, rilevato dall’ABI in funzione dei vari profili di utilizzo, è praticamente identico al costo medio di 114 euro rilevato per il nostro Paese dalla Banca d’Italia.