Due mutui a tasso variabile loan to value da scegliere a Maggio 2014

 In un post pubblicato in precedenza abbiamo visto che a partire dal 2014 sono diventati sempre più frequenti i mutui che applicano la cosiddetta politica loan to value, ovvero la strategia secondo cui lo spread di un mutuo a tasso variabile diminuisce per i clienti che richiedono alla banca di finanziare solo una piccola parte del costo di acquisto complessivo di un immobile.

Che cos’è la politica del loan to value nel mercato dei mutui

 Nel corso dei primi mesi del 2014 il mercato dei mutui italiani ha dato diversi segni di ripresa ripresa rispetto al passato, cioè al 2013, con un numero maggiore di richieste pervenute da parte delle famiglie italiane e un numero maggiore di finanziamenti erogati. Ma i primi mesi del 2014 hanno visto anche sempre di più l’affermarsi all’interno del mondo dei mutui di strategie e politiche che erano solo in parte applicate in passato. 

Gli investimenti degli italiani in azioni e derivati nel 2013

 Secondo gli ultimi dati statistici raccolti dalla Consob, i titoli di stato italiani insieme alle obbligazioni, sono stati il prodotto maggiormente scelto dagli italiani come investimento nel 2013, come osservato anche in un post pubblicato in precedenza, con una quota di attività finanziaria che per titoli ed obbligazioni si è aggirata intorno al 13 per cento.

Perché gli stress test voluti dalla BCE sono importanti per le banche

 La maggiore delle banche tedesche, la Deutsche Bank, intraprenderà presto un aumento di capitale da circa 8 miliardi di euro, così come saranno costrette a fare entro il mese di giugno anche le banche italiane sottoposte nei prossimi mesi agli stress della Banca Centrale Europea. Ma perché è molto importante per le banche della zona euro ricapitalizzarsi al fine di superare tali stress test?

I crediti difficili nel sistema bancario italiano

 L’insieme dei crediti difficili, cioè le sofferenze e il complesso dei crediti strutturati e scaduti ha raggiunto un peso in Italia pari a quasi 300 miliardi di euro, una cifra tre volte superiore a quella presente nel 2008, l’anno in cui è inizia la crisi finanziaria.

Ripresa e segnali positivi per il gruppo Unicredit

 Nel primo trimestre del 2014 arrivano i primi segnali di ripresa per il gruppo UniCredit e in particolare arrivano buoni risultati proprio dai conti dell’istituto di credito italiano. I profitti della banca, infatti, hanno avuto un grande balzo in avanti, essendo cresciuti del 58,8 per cento, per un totale di 712 milioni di euro nel primo trimestre del 2014, risultati che confermano la validità della strategia adottata. Più vicino quindi diventa anche l’obiettivo di utile netto che la banca si è posta per il 2014, fissato intorno ai 2 miliardi di euro.

Il crollo del mercato immobiliare e di quello dei mutui nel 2013

 Il 2013 è stato l’anno in cui la compravendita di abitazioni ha toccato il livello più basso sin dal 1985, con un conseguente abbattimento dei prezzi degli immobili. Queste due condizioni, tuttavia, non hanno favorito di molto l’andamento del mercato dei mutui, che solo in parte ha potuto approfittare di un certo calo dei tassi di interesse a causa della contemporanea riduzione del potere di acquisto delle famiglie.

Prestiti e bonus ristrutturazione – Chi può farne richiesta nella dichiarazione dei redditi 2014

 La Legge di Stabilità 2014, ovvero la legge 147 del 2013 ha stabilito che anche per quest’anno i contribuenti che nel corso del 2013 hanno deciso di rimodernare l’abitazione principale effettuando lavori di ristrutturazione potranno richiedere in sede di dichiarazione dei redditi 2014 le detrazioni fiscali spettanti in merito alle spese sostenute. Si tratta infatti del cosiddetto bonus ristrutturazione, per il quale l’aliquota è stata fissata al 50 per cento e valida per i lavori effettivi entro il 31 dicembre 2014.

L’ultima Ltro della Banca Centrale Europea ha favorito le banche tedesche

 Uno studio pubblicato di recente sulla rivista Nens, acronimo che sta per Nuova Economia Nuova Società, che vede tra i suoi fondatori Pier Luigi Bersani e Vincenzo Visco, ha confermato che circa 250 miliardi di euro degli oltre 1000 prestati a tassi agevolati, cioè con tassi sotto l’1 per cento dalla Banca Centrale Europea agli istituti di credito del Vecchio Continente, è stato utilizzato per equilibrare il sistema dei crediti delle banche tedesche.

L’aumento della tassazione sulle rendite finanziarie al 26 per cento nei conti deposito

 A partire dal prossimo 1 luglio 2014, come deciso dal governo qualche tempo fa, le tasse sulle rendite finanziarie saranno aumentate dall’attuale 20 per cento al futuro 26 per cento e tale manovra coinvolgerà i conti correnti, i conti deposito, i libretti di risparmio postale e tutte le altre rendite finanziarie.

L’aliquota dell’ imposta verrà quindi innalzata di sei punti percentuali sulla maggior parte delle rendite finanziarie con la sola esclusione dei titoli di stato e buoni fruttiferi postali, che sono a questi ultimi associati per tipologia. Tale manovra è stata predisposta al fine di recuperare le risorse necessarie per attuare con tranquillità il taglio del cuneo fiscale, agendo su imposte come l’ Irap e l’ Irpef.

Svolta nel settore dei mutui nel primo trimestre 2014

 Nel mondo dei mutui il 2014 si è aperto senza ombra di dubbio sotto ottimi auspici. Non si tratta, infatti, a ben guardare di una rivoluzione totale,  ma dopo un luogo periodo negativo, anche l’ Abi, l’ Associazione Bancaria Italiana, nel rapporto Immobiliare 2014 ha sottolineato che nei primi mesi di questo nuovo anno la situazione è decisamente migliorata.