Secondo gli ultimi dati statistici raccolti dalla Consob, i titoli di stato italiani insieme alle obbligazioni, sono stati il prodotto maggiormente scelto dagli italiani come investimento nel 2013, come osservato anche in un post pubblicato in precedenza, con una quota di attività finanziaria che per titoli ed obbligazioni si è aggirata intorno al 13 per cento.
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Una dinamica di diminuzione della quota ha però interessato in particolare anche le azioni, passate dal 10 per cento del 2007 al 5 per cento di oggi. Sono però aumentate le famiglie italiane che hanno comprato delle azioni, cresciute tra il 2012 e il 2013 di uno 0,50 per cento, cioè dal 3 al 3,5 per cento.
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Migliora invece il numero delle famiglie che hanno deciso di investire in derivati, arrivati all’1 per cento, un valore più alto del 2007. Altri strumenti e prodotti scelti dagli italiani sono state le polizze miste ai fondi, le gestioni patrimoniali o le azioni estere. Queste ultime due categorie sono però in discesa rispetto ai valori del 2007, con un trend praticamente dimezzato, sotto l’1 per cento, all’opposto dei derivati.
Molti sono stati i titoli di stato però presenti nei portafogli dei fondi comuni, poco sotto il 40 per cento. Sono stati i prodotti del risparmio gestito ad avere un incremento significativo, sia a livello di raccolta che di patrimonio, facendo segnare risultati positivi sia per quelli esteri che per quelli italiani. I primi hanno infatti avuto un incremento del 30 per cento nel patrimonio, mentre i secondi una raccolta in ascesa da 27 miliardi di euro.