Mutuo casa, cosa cambia con i tassi azzerati?

La Bce, la Banca centrale europea guidata da Mario Draghi ha comunicato una nuova manovra economica nell’ambito del Quantitative Easing lanciato dodici mesi fa, tagliando il costo del denaro ai minimi storici che incide sui mutui per l’acquisto di casa con l’azzeramento degli interessi.

Ma cosa cambia nei fatti? Ce lo spiegano gli esperti:

In primo luogo c’è da dire che le misure varate dalla banca centrale avranno impatto immediato sui mutui già in essere a tasso variabile e non su quelli a tasso fisso, nonché sui mutui ancora da accendere, sia a tasso fisso che a tasso variabile. Per chi ha già in essere un mutuo per l’acquisto di casa con tasso variabile ancorato al tasso principale di rifinanziamento della Bce, questo viene ridotto dallo 0,5% attuale allo 0.Significa che il costo della rata del mutuo si riduce. Il taglio però è di pochi euro. Così ad esempio chi ha contratto un mutuo a tasso variabile con debito residuo di 100mila euro vedrà ridotto l’importo della rata mensile del mutuo di circa 4 euro. Se il mutuo è stato acceso atasso fisso invece non ci sono modifiche a patto che lo stesso mutuo non venga rinegoziato direttamente con la banca oppure si scelga di effettuare la surroga del mutuo e spostarsi ad un istituto che offre condizioni più convenienti al singolo caso.

Per chi invece sceglie di accenderlo il mutuo, le previsioni sembrano positive perché tutto fa ben sperare che il costo del denaro resterà basso ancora per lungo tempo quindi i tassi dei prestiti ipotecari potranno rimanere molto convenienti. Così per chi decide di stipulare un mutuo per la casa a tasso variabile, le quotazioni dell’Euribor, ovvero il parametro che indicizza i mutui a tasso variabile (Eurirs per quelli a tasso fisso), oggi sono di poco superiori all’1%: un livello mai raggiunto da quando è entrato in vigore l’euro. Così per fare un esempio, per un mutuo da 100mila euro a 20 anni si pagheranno circa 460 euro al mese di rata e in totale 11mila euro di interessi. Se la scelta ricade sull’accensione di un mutuo a tasso fisso, anche questi tassi oggi risultano a livelli minimi. Così ad esempio per un mutuo di 100mila euro a 20 anni possono bastare 515 euro di rata al mese.