Nel corso del terzo trimestre 2013 il mercato immobiliare italiano ha fatto registrare deboli segni di ripresa, anche se ancora non si può parlare – e forse neanche per i prossimi mesi – di una vera e propria inversione di tendenza. Lo rileva una recente indagine compiuta dalla Banca d’Italia in collaborazione con Tecnoborsa e con l’Agenzia delle Entrate, che hanno analizzato l’andamento delle compravendite immobiliari e delle richieste di mutuo del periodo.
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Il primo dato che è stato possibile rilevare, infatti, nel corso del terzo trimestre del 2013, è stato l’aumento del numero degli incarichi a vendere ricevuti dagli agenti immobiliari italiani, che, nei mesi che vanno da luglio a settembre, sono passati dal 18,3% al 19,4%. Ma se la situazione degli intermediari immobiliari sembra in miglioramento, lo è anche quella di chi cerca gli strumenti per acquistare casa.
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Nel secondo trimestre 2013 sono infatti anche diminuite le difficoltà di reperimento del mutuo da parte di coloro che intendono acquistare una nuova abitazione e sono tornate, a livello statistico, ai valori del 2010, ovvero al 45,4%. Contemporaneamente quindi, è cresciuto anche il numero degli immobili che sono stati oggetto di compravendita e il numero dei contratti di mutuo ipotecario stipulati nel periodo.
Nel mercato italiano dei mutui, inoltre, comincia a risalire anche il rapporto tra l’ammontare totale del mutuo – l’importo finanziato – e il valore complessivo dell’immobile prescelto, fenomeno che si registra soprattutto nelle regioni del centro e del nord Italia.