Il calo dei prestiti colpisce più il Nord che il Sud Italia tra il 2012 e il 2013

di Gianfilippo Verbani Commenta


 L’Italia è ancora profondamente interessata da una forte crisi della liquidità, che fa ridurre progressivamente il numero dei prestiti e dei finanziamenti che vengono concessi a famiglie e imprese. Ma non tutte le regioni e le province italiane, però, sono interessate da questo fenomeno allo stesso modo. 

Diminuiscono le richieste di prestiti nel mese di settembre 2013

Vediamo dunque quali sono le zone più colpite dalla morsa del credit crunch sulla base delle rilevazioni della Banca d’Italia utilizzate, in una recente indagine, dal Centro Studi Unimpresa.

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Secondo gli ultimi dati, nel periodo di tempo che va da agosto 2012 ad agosto 2013 il fenomeno del calo dei presti alle imprese si è fatto sentire più nel Nord che nel Sud Italia, dove i finanziamenti sono calati del 3,8%. Nel Sud, invece, la diminuzione dei prestiti è stata pari al 2,4%. Su scala nazionale, dunque, si arriva a registrare una media del -3,6%.

Per quanto riguarda, invece, il settore dei prestiti dedicati alle famiglie, i risultati si invertono e il Sud balza in testa con una diminuzione dell’1,4% delle concessioni contro un calo dello 0,5% registrato al Centro Nord.

Sulla base di questa statistica, quindi, le imprese situate nel Centro e nel Nord Italia sono state le più colpite dal fenomeno della crisi della liquidità, soprattutto se appartenenti alle categorie delle medio grandi e delle piccole imprese. Più penalizzate, anche se di poco, le imprese familiari collocate al Sud.

Una situazione molto simile, con il Nord pesantemente colpito dalla mancata concessione dei finanziamenti, si registra anche per associazioni non a scopo di lucro, fondi e compagnie assicurative.