Continua il sostegno stabile per la crescita delle piccole e medie imprese da parte dell’ABI, Associazione Bancaria Italiana, e della CDP, Cassa Depositi e Prestiti. ABI e CDP, in accordo con una nota emessa proprio dall’Associazione Bancaria Italiana nella giornata di ieri, hanno infatti firmato la terza convenzione con l’obiettivo di portare avanti misure in grado di sostenere lo sviluppo delle piccole e medie imprese ed anche la crescita economica che nel nostro Paese è già in atto. In particolare, per finanziare lo sviluppo delle PMI ABI e CDP hanno convenuto per assicurare un “Plafond Stabile” unitamente ad un arricchimento delle scadenze attraverso l’istituzione del plafond a 10 anni dopo quelli a 3, 5 e 7 anni. In linea con quanto reso noto dalla Cassa Depositi e Prestiti nei mesi scorsi, il plafond complessivo ammonta a sostegno delle imprese in ben otto miliardi di euro.
Prestiti
Ho “ereditato” un prestito personale: che fare?
Quando una persona cara passa a miglior vita, e ci si trova nella posizione giuridica di eredi, si ricevono onori ed oneri legati alla titolarità delle attività e delle passività del defunto.
Ma cosa fare se tra di esse è presente anche un prestito personale? Le conseguenze possono essere tante. Vediamo come trattare i “prestiti ereditati”.
Innanzitutto, è possibile rinunciare all’eredità attraverso un’apposita dichiarazione. Questa azione ci escluderà da attività e passività di cui era titolare il defunto. Di conseguenza, occorre valutare la convenienza ad effettuare tale dichiarazione, che ci esautorerebbe dal pagare il debito residuo del finanziamento, ma ci priverebbe altresì dei valori attivi ereditabili (es. denaro in conto corrente, case, ecc.).
In secondo luogo, è bene informarsi sulle caratteristiche di natura assicurativa presenti in abbinamento al prodotto di prestito personale.
Un numero crescente di prestiti è infatti erogato insieme ad una particolare assicurazione che prevede l’estinzione anticipata e automatica del debito residuo all’avverarsi del funebre evento.
Gran Prestito Limited Edition di Cariparma
Un prestito in “edizione limitata” in quanto riservato ai primi duemila finanziamenti erogati. Trattasi del “Gran Prestito Limited Edition“, il prodotto per l’accesso al credito di Cariparma, Istituto di credito del Crédit Agricole, che offre un tasso più basso rispetto a quello della attuale media di mercato. In particolare, il tasso del “Gran Prestito Limited Edition” tende ad abbassarsi all’aumentare degli importi di cui si ha bisogno per poter finanziare i propri progetti; nel dettaglio, il tasso è al 6,75% per gli importi fino a 10 mila euro; è al 6,50% per importi oltre i 10 mila euro e fino ai 15 mila euro, mentre scende ulteriormente al 6,25% per importi erogati sopra i 15 mila euro. Il tutto a fronte di condizioni sul Gran Prestito Limited Edition di Cariparma caratterizzate da zero spese per l’estinzione anticipata, ma anche per l’incasso della rata mensile; inoltre, per garantirsi protezione per quel che riguarda il rimborso del credito residuo, al Gran Prestito Limited Edition di Cariparma è possibile associare la sottoscrizione di una copertura assicurativa che può mettere al riparo il contraente da diversi imprevisti che possano incidere temporaneamente o definitivamente sulla capacità di poter onorare le rate del prestito.
Progetto Agricoltura Intesa-SanPaolo: copertura assicurativa
Come abbiamo avuto modo di vedere nei giorni scorsi, la linea di finanziamenti e leasing a sostegno del lavoro agricolo e del comparto dell’allevamento che vanno sotto il nome di Progetto Agricoltura (un solo slogan che coagula però in sé un robusto e variegato piano di proposte) arrivano ad offrire somme ingenti di denaro in prestito a tutti coloro che “sul campo”, è proprio il caso di dirlo, orientano tutti i propri sforzi nel tentativo di lanciare un business che consenta ben più del semplice sostentamento familiare. Si è parlato di 20mila euro per un impianto fotovoltaico, ma anche di massimi a 500 e 750mila euro per tutte quelle dotazioni più onerose e mastodontiche, comunque spesso necessarie per fare di un semplice “arrotondamento” una vera e propria attività strutturata.
Intesa-SanPaolo: i finanziamenti di Progetto Agricoltura
Nell’ambito della linea “Progetto Agricoltura”, dedicata da Banca Intesa-SanPaolo al finanziamento dell’agricoltura e dell’allevamento, analizziamo oggi gli ultimi tre piani contenuti nella proposta. Cominciamo dal Finanziamento Riequilibrio Agricoltura, nato per soddisfare le esigenze finanziarie dell’azienda (agricola) con importi e durate massime legate al tipo di finalità: nel caso in cui, ad esempio, si tratti di ricostituire scorte danneggiate da calamità naturali per un massimo di 150mila euro, il finanziamento può durare fino a due anni; quando invece serve un anticipo pluriennale di premi PAC con un importo massimo pari all’80% del premio spettante all’azienda (per un massimo di 500mila euro in caso di finanziamento chirografario, aumentati a 750mila in caso di finanziamento assistito da garanzie reali), la durata si allunga a 5 anni; che diventano 30 per chi invece chiede un finanziamento utile a razionalizzare la propria situazione debitoria, magari coagulando tutti i prestiti accesi sin lì in uno solo.
Prestito giovani veloce per piccole e grandi spese
Da un minimo di 500 euro ad un massimo di 5 mila euro con il piano di rimborso che può partire da sei mesi ed arrivare fino a tre anni, ovverosia in 36 mesi. Si presenta così “CreditExpress Giovani“, il finanziamento del Gruppo Unicredit che attualmente, fino alle richieste presentate entro e non oltre il 31 dicembre 2010, viene proposto con la formula del tasso fisso agevolato al 7% a fronte di rapidità di erogazione e zero spese per quel che riguarda i costi di istruttoria. “CreditExpress Giovani” è richiedibile, previa presentazione della documentazione finalizzata all’avvio dell‘istruttoria, presso le filiali di Unicredit, ovverosia Unicredit Banca, il Banco di Sicilia e Unicredit Banca di Roma. In questo modo con le somme erogate dall’Istituto grazie a “CreditExpress Giovani“, il giovane può andare a finanziare spese per la formazione e per il tempo libero che possono spaziare dalle rette scolastiche ai corsi e passando per l’acquisto di testi scolastici o di un personal computer.
Finanziamenti Regione Campania per lo sviluppo tecnologico
Dal PON Ricerca e Competitività del ministero dell’Istruzione ci sono a disposizione, a favore della Regione Campania, finanziamenti pari a ben 290 milioni di euro per lo sviluppo tecnologico. A darne notizia è stata l’Amministrazione regionale nel sottolineare come, per aiutare le imprese a presentare la domanda per i bandi, sia stato istituito un apposito Sportello regionale a seguito di un’iniziativa da parte di Città della Scienza, lo Sportello Regionale Ricerca e Innovazione Campania. Nel dettaglio, allo scopo di favorire l’accesso e l’adesione al Bando, lo sportello regionale ha istituito un servizio di approfondimento e di ascolto che spazierà dagli incontri tecnici alle schede informative dettagliate, e passando per le attività di animazione su base territoriale. Attraverso i bandi i laboratori esistenti da partenariato pubblico/privato, ed i Distretti ad Alta Tecnologia, avranno la possibilità di potenziarsi, così come sarà incentivata la nascita di nuove aggregazioni tra istituzioni di ricerca, università ed imprese, a seguito comunque della presentazione di uno studio di fattibilità.
Banca Intesa-SanPaolo: Finanziamento Investimenti Agricoltura
Chi più chi meno, (praticamente) tutte le aziende hanno pagato il proprio dazio alla crisi economica: chi “chiudendo bottega”; chi costringendosi a riorganizzarsi; chi –infine, ma sono pochi- riuscendo a trarre nuova forza e nuovo slancio, oppure nuovi mercati, dalle difficoltà altrui. Molti, spesso, a fronte di clienti che non pagano e dipendenti che reclamano, come è loro diritto, uno stipendio il più possibile puntuale e regolare, sono stati costretti a ricorrere all’aiuto di banche che non sempre si sono sentite nelle condizioni di ascoltare il grido d’allarme. La soluzione più immediata può essere, ancora oggi, rappresentata da un finanziamento; ma se per un singolo può bastare l’aiuto di una finanziaria anche piccola, per un’impresa è più facile che sia solo qualche grande banca a poter intervenire. Questo prova a fare, nello specifico ambito di agricoltura e allevamento, Banca Intesa-SanPaolo.
Prestiti di conduzione per le imprese agricole emiliano-romagnole
A partire dal prossimo 9 dicembre 2010, e fino alla data del 21 marzo del 2011, nella Regione Emilia-Romagna l’Amministrazione mette a disposizione ben 1,7 milioni di euro per l’accesso al credito a favore delle imprese agricole con finalità di concessione dei prestiti di conduzione a valere sul biennio 2010-2011 nell’ambito di un programma che è gestito dai Confidi agricoli. Il programma per i prestiti di conduzione potrà partire dal 9 dicembre prossimo a seguito della pubblicazione della delibera sul Bollettino ufficiale regionale. Il credito servirà o per rinnovare, oppure per riattivare i finanziamenti che le imprese agricole hanno contratto negli anni scorsi anche al fine di poter abbattere gli oneri del costo del denaro. I tassi sui prestiti, infatti, in accordo con quanto dichiarato da Tiberio Rabboni, assessore regionale all’agricoltura, permetteranno con la misura di tagliare il costo del denaro di quasi due punti percentuali e di far fronte sia alla stretta creditizia, sia alle difficoltà delle imprese agricole nel reperimento dei capitali di anticipazione per poter condurre l’azienda.
Mutui, finanziamenti e bollette: la Tredicesima 2010 finisce qua
Per chi ce l’ha, la sospirata Tredicesima 2010 rischia di rappresentare l’aiuto indispensabile per onorare gli impegni presi con banche e fornitori di servizi. La crisi economica morde, tante famiglie hanno cominciato a trovare difficoltà nell’arrivare –come si suol dire- alla fine del mese e qualcuna, piuttosto che tirare la cinghia, ha preferito indebitarsi pur di mantenere il tenore di vita che aveva un tempo. Risultato? Se fino a pochi anni or sono la Tredicesima serviva per impegnarsi nella rincorsa ai regali per parenti e amici, oltreché per qualche viaggio verso mete esotiche, questa volta sarà il migliore dei tamponi per far fronte agli arretrati accumulati in 12 mesi vissuti sul filo.
Prestitempo, la serietà in un finanziamento
La parola d’ordine è “risparmio”, o forse ci sono nuovi argomenti che sanno fare presa in maniera più efficace? La crisi economica sembra aver riscritto i parametri di riferimento che i risparmiatori applicano all’economia: certo, la tensione verso il risparmio non si è annacquata; ma è altrettanto vero che ora si guarda con maggiore interesse alla solidità ed all’affidabilità dell’istituto di credito, sembrano ormai finiti i tempi in cui ci si lascia coinvolgere dall’offerta più luccicante e civettuola! È sicuramente questa la ragione che porta Prestitempo a fare una campagna pubblicitaria che per una volta non si concentra sulle miracolose qualità di un prestito a TAN bassissimo, o con rata di importo molto ridotto, bensì ricorda “al pubblico” la serietà del marchio.
Apertura di credito dalla Banca di Sassari
I correntisti della Banca di Sassari possono richiedere alla propria filiale di appartenenza l’accensione di un’apertura di credito sul conto corrente, al fine di gestire meglio le liquidità.
Attraverso l’apertura di credito in conto, infatti, il cliente potrà disporre di un fido utile per sostenere le spese di piccola o media entità, o degli sconfinamenti periodici nei periodi di necessità.
Mediante questo contratto – che può essere transitorio o continuativo, il cliente della Banca di Sassari potrà pertanto contare su un appoggio costante, generalmmente compreso nell’ordine di una, due o tre mensilità nette.
Per richiedere l’accensione dell’apertura di credito (essendo questa un vero e proprio finanziamento, attuale o potenziale) è necessario presentare un’apposita domanda, allegando i documenti comprovanti il reddito.
La disponibilità dell’accensione di credito seguirà di norma di qualche giorno, giusto il tempo per consentire all’istituto di credito di poter esaminare con correttezza la documentazione presentata a supporto della richiesta.
Findomestic: zero spese d’incasso rata, più chiarezza
Un indizio rimane tale, ma già due soli indizi rappresentano una prova. Questa considerazione, mutuata dai telefilm gialli e dalla narrativa (purché dello stesso “colore”), non smette di essere provata nella realtà, come vogliamo cercare di dimostrarvi. Per fare questo prendiamo a prestito il “caso Findomestic”, che poi tanto caso in effetti non è: è successo infatti che uno dei più noti gruppi di erogatori di finanziamenti in Italia, Findomestic appunto, abbia deciso di lanciare una nuova campagna pubblicitaria non più basandola sulle qualità di un prodotto che tiene il tasso di interesse basso oppure che offre una cifra anche esorbitante per aiutare (e tanto più questa è alta tanto più l’aiuto è a breve termine, dato che sul lungo…) persone con situazioni economiche deficitarie, bensì sul fatto che le spese di incasso rata vengono azzerate e che, soprattutto, tutto debba diventare più chiaro.
Alluvione in Veneto: prestiti agevolati da banca Antonveneta
L’alluvione ha fatto enormi danni al Veneto: tantissimi gli sfollati, città allagate, migliaia di ettari di terreno ancora sott’acqua, aziende distrutte e bestiame che non ce l’ha fatta. Sono andati persi interi raccolti tra cui coltivazioni di ortaggi e distrutte serre e fungaie, con perdite complessive che secondo le prime stime ammontano a decine di milioni di euro. Il governo ha annunciato di aver stanziato 300 milioni e mutui sospesi per chi ha avuto la casa allagata o lesionata. A sostenere la ripresa della regione arrivano anche le banche tra cui menzioniamo oggi Banca Antonveneta (Gruppo Montepaschi) che ha approvato una serie di iniziative di natura finanziaria per sostenere le popolazioni del Veneto e del Friuli colpite dall’alluvione.