Ocse e Bce: “Ripresa vicina, ma con cautela”. Invariati i tassi

 L’Estate sta finendo (sigh), la Crisi se ne va. Viste così, queste due sembrano essere una notizia cattiva accanto ad un’altra veramente ottima. Il problema, semmai, è che non tutto ciò è vero, quantomeno non lo è del tutto. Diciamo che le principali istituzioni economiche e politiche mondiali si stanno prodigando, dati alla mano, a rassicurare i risparmiatori e gli imprenditori: la fase peggiore della crisi è alle spalle, la recessione ha rallentato e si intravvedono spiragli decisamente positivi per il futuro. Per contro, però, bisognerà stare molto attenti a non incappare nella terribile forbice della doppia recessione (uno spettro il cui manifestarsi è tutt’altro che impossibile), quindi sarà bene monitorare i mercati e l’economia più in generale con la massima attenzione.

Agevolazioni mutui prima casa: benefici solo per poche famiglie

 Con il Decreto anticrisi dello scorso mese di novembre, successivamente convertito in Legge dello Stato, l’attuale Governo in carica ha messo a punto in materia di mutui prima casa a tasso variabile delle agevolazioni consistenti nello sconto, per tutto il 2009, sulla quota di interessi eccedente la soglia del 4%. Questo significa, ad esempio, che se un mutuatario nel 2009 paga rate del mutuo ad un tasso medio del 5%, l’1% di interessi viene pagato dallo Stato. I potenziali beneficiari dovrebbero (il condizionale è d’obbligo) essere iscritti in degli appositi elenchi attraverso i quali le banche possono concedere l’agevolazione ai mutuatari; dopodiché sarà l’istituto di credito a “rivalersi” nei confronti dello Stato attraverso il meccanismo del credito di imposta. Pur tuttavia, nonostante siano trascorsi sei mesi dal Decreto anticrisi, non sono tante le famiglie che hanno potuto accedere alle agevolazioni sui mutui a tasso variabile attraverso l’applicazione del tetto al 4%. Tra una circolare e l’altra, a cura del Ministero dell’Economia, le banche sembra infatti che siano ancora poco propense non solo ad interpretare, ma anche ad applicare una norma che, secondo la Federconsumatori Toscana, in accordo con quanto riporta la Camera di Commercio locale, è abbastanza chiara.

I mutui di BancApulia: tasso di riferimento Euribor

 BancApulia spa nasce come Banco di Torremaggiore società anonima costituita in provincia di Foggia nel 1924.Oggi offre una serie di prodotti volti a soddisfare le esigenze sia di privati che di aziende.

Mutuo Bce 80%

Mutuo ideale per l’acquisto, ristrutturazione o costruzione abitazione principale. Il tasso a cui viene concesso il mutuo é il T.U.R. (Tasso Ufficiale di Riferimento della Banca Centrale Europea). L’importo finanziabile é l’LTV (rapporto tra il mutuo ed il valore del bene da ipotecare) fino all’80% del valore accertato, max 40% in caso di ristrutturazione. La rata deve essere rimborsata mensilmente.

Caro mutuo: tassi, portabilità

 Diviene sempre più difficile acquistare casa, i tassi bce scendono, ma non proporzionalmente si riducono i tassi dei mutui delle banche. Negli ultimi mesi é diminuito il tasso Bce, le banche hanno pagato a prezzo inferiore il denaro ma é diminuito di poco il prezzo da queste applicato alla clientela. Abbiamo quindi assistito a un aumento degli spread dato che la commissione per i mutui a lungo termine può arrivare anche al doppio rispetto al livello del costo del denaro stabilito dalla BCE.

Così molte giovani (e anche meno giovani) coppie rinunciano ad acquistare una casa e rimandano la spesa a “tempi migliori”. Solo il 38% di loro puo’ permettersi di acquistare casa, anche a causa della crescente difficolta’ di accedere un mutuo. Un’ovvia conseguenza é che le compravendite di case continuano a scendere in maniera vertiginosa. I dati arrivano dalll’Osservatorio del mercato immobiliare presentato dall’Agenzia del Territorio e si riferiscono al primo trimestre 2009.

Mutuo Credem Varia il Fisso: il tasso? Pensateci tra 5 anni

 Mutuo a tasso fisso, mutuo a tasso variabile… L’indecisione, specialmente nel momento in cui ci si trova di fronte ad una scelta che – come questa – può realmente cambiare la vita, non solo è comune a tutti, ma è persino giustificata. Si parla di soldi, moltissimi soldi, e di porre un’ipoteca più o meno seria e più o meno onerosa sul proprio futuro: come fare a scegliere, specie se poi entra in gioco anche il sistema macro-economico così, tanto per agitare le acque e complicare le cose?

Mutuo Rata Fissa, Durata Variabile di Credem: si presenta da sé

 Dopo l’annuncio – giovedì mattina – da parte della Banca Centrale Europea (BCE) di un imminente taglio dei tassi, e quindi della conseguente discesa dell’Euribor ai nuovi minimi storici, sono tornati in auge i mutui (che proprio nell’Euribor individuano il loro principale parametro), di nuovo al centro dell’attenzione ma – soprattutto – di nuovo ottima opportunità per chi avesse bisogno di un grosso finanziamento e non volesse correre il rischio di rimanere soffocato dall’entità della rata di rimborso. Dicevamo: mutui di nuovo in auge? Andiamo a scoprirne uno, a valutarne l’opportunità ed a conoscerne le condizioni. Parliamo di “Mutuo Rata Fissa Durata Variabile” di Credem.

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 La coerenza è un valore o una gabbia? Teorie contrastanti si confrontano sull’argomento, senza che si trovi una soluzione adatta per tutti (ma la discussione è il sale della Democrazia, no?); c’è chi, per non venir meno ai propri principi, sarebbe pronto persino a licenziarsi dal lavoro se il principale gli chiedesse di venir meno ad uno di essi, c’è chi non se ne cura proprio, e cerca solamente di trarre la miglior convenienza da tutte le cose che fa e dice; infine c’è chi si colloca a metà del guado, ritenendo la coerenza un valore assoluto ma non disdegnando di ridiscutere la propria posizione, specie dopo aver maturato delle esperienze e prodotto delle scelte ad esse conseguenti. Che ne dite di ridiscutere la vostra coerenza ogni due anni?

Con mutuo “Energia pulita” di Banca Sella, la “Rivoluzione verde” è possibile

 E’ diffusa l’opinione secondo la quale da questa straordinaria crisi economica mondiale si possa uscire solo trasformando lo stile di vita assunto dagli abitanti dei Paesi più ricchi in questi ultimi anni. Ma questo potrà accadere solo dopo che si sarà stati in grado di far ripartire il “sistema”, argomento su cui le ipotesi si sprecano e le misure effettivamente intraprese si contano sulle dita delle mani. Resta, sullo sfondo, il sogno di una “Rivoluzione verde” necessaria ad innescare i consumi senza che però gli stessi si traducano in inquinamento e crollo della qualità della vita, come è stato fino ad ora.

Record per l’Euribor a tre mesi: scende all’1,81%

 La crisi che ha colpito l’economia globale ha innescato forti oscillazioni dei tassi a cui sono ancorati i mutui. Il tasso Euribor è un parametro costruito dallo stesso sistema bancario per prestarsi denaro. La durata del finanziamento influisce sul costo del denaro e fa distinguere i diversi tassi Euribor a uno, tre e sei mesi. Per l’indicizzazione dei mutui a tasso variabile il più usato è quello trimestrale. L’Euribor negli ultimi mesi ha sofferto di una situazione eccezionale causata dalla crisi finanziaria. Continua infatti la corsa al ribasso proprio dell’Euribor a tre mesi.

La quotazione Euribor viene aggiornata quotidianamente in base alla media ponderata dei tassi di interesse ai quali le Banche operanti nell’Unione Europea cedono i depositi in prestito. Per l’Italia contribuiscono alla composizione dell’Euribor le banche Intesa San Paolo, Unicredit e Monte dei Paschi di Siena. Quotidianamente l’agenzia di stampa Reuters ne comunica il valore.

Euribor 3M in caduta libera, mai così in basso dal 2004

 In questi mesi di frequenti cattive notizie, il mercato economico si è risvegliato questa mattina (dopo la pausa del week-end) con una nuova buona, almeno guardandola dal punto di vista di quello che è l’ “esercito” dei consumatori. I dati pubblicati oggi sul tasso Euribor, infatti, sono calati fino a raggiungere il valore di 2,005%, ovvero il livello minimo dal lontano 2004.
La novità è da considerarsi molto positiva per chi avesse, ad esempio, acquistato un’abitazione di proprietà stipulando un mutuo a tasso variabile, dacché l’Euribor a tre mesi è il “parametro” di riferimento per il calcolo dell’interesse da applicare a questo genere di finanziamenti. Buste paga più robuste (o, se non altro, meno alleggerite), quindi, per quegli italiani che si sono indebitati con le banche negli scorsi anni, sull’onda lunga della bolla speculativa del mercato edile, vero settore trainante della crescita ed ora “capro espiatorio” della crisi.

Mutui e tassi Bce: Euromutuo e Mutuo Europa

 Abbiamo sul mercato i primi mutui ancorati al tasso della Banca Centrale Europea. Questa la richiesta del governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, subito seguita dal Banco Popolare, che ha reso disponibile nelle proprie filiali Euromutuo. Si sono aggiunte al progetto Banca Tercas, che ha lanciato Mutuo Europa, riservato alle persone fisiche e destinato esclusivamente all’acquisto della prima casa.

Si tratta di finanziamenti a tasso variabile, con uno spread pari a 1,50%. Banca Tercas concede un ammontare massimo di 250.000 euro per ciascun richiedente, con piano di rimborso a rate mensili. Non sono previsti oneri aggiuntivi in caso di estinzione anticipata. Mutuo Europa è disponibile esattamente da oggi 17 novembre 2008.