Cambiare Conto Corrente: spostare il dossier titoli

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Quando si trasferisce un conto corrente da una banca ad un’altra (il verbo “trasferire” forse non è il più adatto, dacché il conto cambia completamente il proprio nome nella forma di un nuovo codice IBAN, ma rende bene l’idea di un passaggio di certe caratteristiche dall’una all’altra parte), è possibile trasferire contestualmente anche il proprio dossier titoli, collegato al vecchio conto corrente, in tutta semplicità. Sempre a patto che entrambe le banche coinvolte nell’operazione che vi vede protagonisti aderiscano al consorzio PattiChiari, un vero toccasana per la semplificazione delle operazioni. Esiste infatti un servizio, chiamato “Trasferibilità Dossier Titoli” (servizio di trasferimento standardizzato degli strumenti finanziari), che è stato attivato a partire dall’ultimo trimestre dello scorso anno proprio per garantire lo scopo, molto richiesto -e perciò apprezzato- dalla clientela dei risparmiatori.

Anche in questo caso, per usufruire del servizio basta farne richiesta presso la banca dove si è scelto di aprire il nuovo conto corrente: il tutto, ancora una volta mediante il ricorso ad un modulo prestampato (purtroppo più complesso rispetto a quelli per trasferimento bonifici e RID, ma con l’aiuto di un addetto della filiale i giochi non potranno che diventare molto più semplici). Una volta che il modulo sarà stato compilato, anche dai cointestatari, sarà la nuova banca ad occuparsi di eseguire tutte le attività necessarie al fine di individuare quali strumenti possano essere trasferiti, di concerto con la vecchia banca.

Sempre alla nuova banca resta il compito di informarvi su come stia procedendo il trasloco, mentre la vecchia si incaricherà di inviarvi documentazione di richiesta trasferimento per fare in modo che nessuno possa imbarcarvisi (in maniera anche fraudolenta) senza il consenso di voi titolari dell’investimento. I tempi tecnici non sono definibili qui, dacché svariate sono le tipologie di investimento che potrebbe capitarvi di “attivare”; sulla base di queste, comunque, le banche sono tenute a fornirvi una tempistica il più possibile certa, e a controllarsi vicendevolmente in modo che l’operazione vada a buon fine.