Acri è l’associazione che rappresenta collettivamente le Fondazioni di Origine Bancaria e le Casse di Risparmio Spa e il 28 ottobre ha celebrato la 91a Giornata Mondiale del Risparmio: in questa occasione vengono presentati i risultati di un’indagine di opinione effettuata presso un campione di popolazione italiana adulta.
Gli italiani risparmiano di più e hanno più potere d’acquisto
Una buona notizia, dopo gli anni della crisi che avevano visto i risparmi degli italiani assottigliarsi. Una volta eravamo dei grandi risparmiatori, ma poi la crisi ha costretto molte famiglie
Secondo uno studio recentemente condotto dalla Cgia di Mestre le famiglie italiane nel 2o14 sono meno indebitate rispetto al passato e la loro esposizione media è pari a poco più di 19 mila euro. Una cifra ad ogni modo inferiore a quelle registrate nel corso degli anni precedenti, come il 2011 e il 2012, quando l’esposizione era maggiore.
Per acquistare una casa è sempre possibile rivolgersi anche ad un settore che in Italia ancora non appare sfruttato in tutte le sue numerose potenzialità. Stiamo parlando del mercato delle aste immobiliari, un settore tuttora in ribasso dal quale potrebbero venire interessanti risparmi per i cittadini italiani.
Arriva puntuale da parte della Banca d’Italia il nuovo supplemento al bollettino statistico che analizza la situazione finanziaria del paese e rivela come hanno investito gli italiani nel corso del primo trimestre 2014. In un post pubblicato in precedenza abbiamo infatti descritto quali sono stati gli orientamenti della clientela italiana in fatto di investimenti nei primi tre mesi dell’anno, che hanno conferito dati sorprendenti rispetto al passato.
Tra i prodotti messi a disposizione da banche e istituti di credito ci sono anche una serie di conti correnti dedicati alle esigenze di deposito e risparmio dei più giovani, bambini e ragazzi con un’età inferiore ai 18 anni. Questi conti si caratterizzano per il fatto di aiutare i più giovani a gestire i risparmi in autonomia, grazie anche a condizioni particolari come l’assenza di spese.
Il 2014 è stato forse l’anno in cui maggiormente i risparmiatori italiani si sono resi conto di quale piccola patrimoniale sia piombata sulla liquidità accantonata e messa da parte negli anni passati. A partire dal 1 gennaio 2014 il valore dell’aliquota dell’imposta di bollo sui prodotti finanziari è passata dal 15 al 20 per cento e a partire dal 1 luglio 2014 l’aliquota della tassa sulle rendite finanziarie è passata dal 20 al 26 per cento.
Un buon punto di partenza per la scelta del conto corrente è quello di decidere se si preferisce un conto corrente con operatività tradizionale, che richiede di recarsi in filiale per eseguire le operazioni di cui si ha bisogno, o un conto corrente online, che permette di operare da casa o in mobilità.
Scegliere il conto corrente più adatto alle proprie esigenze consente ai titolari di minimizzare i costi di gestione, e dunque risparmiare, ottimizzando al tempo stesso la propria operatività bancaria.