I nuovi valori dei tassi soglia per mutui e prestiti nel primo trimestre 2015

 Continuiamo in questo post ad analizzare le rilevazioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento del Tesoro – in merito ai tassi soglia del primo trimestre 2015, valide quindi per il periodo che va dal 1 gennaio 2015 al 31 marzo 2015. Le rilevazioni sono state infatti pubblicate come di norma sullla Gazzetta Ufficiale. 

Arriva l’app per combattere l’usura

 Non solo combattere l’usura, una delle grandi piaghe italiane del momento in tema finanziario, ma anche imparare a gestire i propri risparmi in maniera più oculata e consapevole. E’ a questo che serve una nuova app per smartphone e tablet. 

Le regioni italiane più colpite dalla morsa del credito nel 2014

 Anche nel corso del 2014 continua a verificarsi in Italia una forte riduzione del numero di prestiti concessi alle famiglie e alle imprese. Lo rileva la Cgia di Mestre, la Confederazione degli Artigiani, la quale fa notare in un suo studio che la situazione appare molto più drammatica nel sud Italia, dove  in genere c’è più disoccupazione,vengono praticati alti tassi di interesse, maggiore è il numero delle sofferenze bancarie, pochi sono gli sportelli aperti e tanti i protesti. 

I nuovi valori dei tassi soglia per mutui e prestiti nel terzo trimestre 2014

 Continuiamo in questo post ad analizzare le nuove rilevazioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento del Tesoro – in merito ai tassi soglia del terzo trimestre 2014, valide quindi per il periodo che va dal 1 luglio 2014 al 30 settembre 2014. Le rilevazioni sono state infatti pubblicate sull’ultimo numero della Gazzetta Ufficiale. 

Inchiesta per tassi usurari a carico di Bankitalia, Mps, Unicredit, Bnl e PopBari

 Le più grandi realtà italiane nel mondo bancario, ovvero la Banca d’Italia, ma anche il Monte dei Paschi di Siena, il gruppo Unicredit, la Banca Nazionale del Lavoro e la Banca Popolare di Bari sono state in questo periodo implicate in una inchiesta piuttosto ampia in merito all’applicazione di tassi di tipo usurario aperta dalla procura di Trani, in Puglia. 

Finanziamenti garantiti PMI: contro crisi e usura

 E’ stato presentato in questi giorni il rapporto sull’attività dei 191 Confidi artigiani atti a erogare finanziamenti agevolati alle Pmi italiane. Nei primi sei mesi del 2009 il credito complessivo garantito alle piccole e medie imprese è stato pari a 3,6 mld di euro, 13 mld in tutto l’anno. Il 17% delle convenzioni è stato stipulato con Unicredit. Il Confidi è un consorzio italiano di garanzia collettiva dei fidi che svolge attività di prestazione di garanzie per agevolare le imprese nell’accesso ai finanziamenti (sia a breve medio che a lungo termine), destinati allo sviluppo delle attività economiche e produttive.

I Confidi sono quindi uno strumento essenziale per interfacciarsi con il sistema bancario, ma che garantisce sostegno a tutti. Il rapporto ha evidenziato che circa il 50% degli imprenditori avanza richiesta di credito bancario. Quindi un imprenditore su due si rivolge ai Confidi per dare soluzione alle proprie esigenze finanziarie e di rapporto con il sistema bancario.

Accesso al credito: oltre un’impresa su tre ha bisogno di un prestito

 E’ il prestito una delle priorità per oltre un’impresa su tre. E’ questo il dato che è emerso da un’indagine della Camera di Commercio di Milano effettuata, seguendo il “metodo CATI“, su un campione di circa 800 aziende di Milano nello scorso mese di aprile. E visto che ancora, purtroppo, la circolazione del denaro non è fluida a causa della stretta creditizia, ci sono ben tre imprese su cento che sono a rischio di usura, con punte elevate di rischio tra le donne e gli imprenditori over 45. Ma il ricorso all’usura, secondo quanto messo in risalto dall’Ente camerale, non è un fenomeno che gli imprenditori adottano per vocazione, magari perché “hanno fatto sempre così”, ma proprio per cause contingenti e necessarie direttamente collegate sia alle difficoltà nell’accedere al credito, sia al fatto che molto spesso le imprese vantano crediti che non riescono a riscuotere nei tempi dovuti.

Aumentano le pratiche di cessione del quinto

 In tempi di crisi non è difficile per le famiglie decidere di chiedere un prestito per affrontare le più o meno grandi spese che occorrono nel nucleo familiare. Aumentano infatti gli italiani che ricorrono a prestiti personali. Gli ultimi dati (relativi al terzo trimestre del 2008) indicano una crescita (+2,9%) rispetto allo stesso trimestre del 2007, per un valore pari a 46 miliardi di euro, corrispondenti a oltre 73,2 milioni di operazioni finanziate tra, prestiti personali finalizzati e non, carte di credito e cessione del quinto dello stipendio.

Ma qual’è la differenza tra un prestito finalizzato e la cessione del quinto? Nel secondo caso, essendo  la rata da pagare direttamente addebitata sulla busta paga, in pratica estingueremo il debito tramite un bonifico fisso mensile dal datore di lavoro o dall’ente di previdenza. In caso di cessione del quinto non viene richiesta nessuna informazione sulla natura e motivazione del prestito. L’unica garanzia che deve essere fornita è quella della busta paga, questo perchè l’istituto che concede il prestito avrà così la certezza che ci sarà qualcuno che pagherà (il datore di lavoro, trattenendo la rata dalla busta paga).