Il BTP Italia 2032, in fase di collocamento fino a venerdì 30 maggio, rappresenta un’opportunità interessante per chi cerca una protezione efficace dall’inflazione e un rendimento reale garantito sul proprio capitale. Questo titolo di Stato, con una durata di 7 anni e scadenza fissata al 4 giugno 2032, è indicizzato al costo della vita e offre una cedola minima garantita dell’1,85% annuo reale, pagata in due rate semestrali. Inoltre, per gli investitori che acquistano durante il periodo di collocamento e mantengono il titolo fino alla scadenza, è previsto un premio fedeltà dell’1% sul capitale investito.
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BTP Italia, i pro dell’investimento di fine maggio
Fondamentale analizzare più da vicino la questione BTP Italia, individuando pro e contro dell’investimento di fine maggio. A partire da martedì 27 maggio, i risparmiatori italiani avranno l’opportunità di investire nella nuova emissione del BTP Italia, un titolo di Stato progettato per offrire protezione contro l’inflazione. Ma quali sono i vantaggi e gli svantaggi di detenere un’obbligazione legata all’inflazione?
È importante ricordare che i titoli indicizzati ai prezzi, emessi principalmente da governi come quello italiano, mirano a preservare il valore dell’investimento dall’erosione causata dall’inflazione. Questo meccanismo si traduce in un adeguamento sia del capitale investito sia degli interessi periodici (cedole) in linea con l’andamento dei prezzi al consumo.
Nel caso specifico del BTP Italia, l’indicatore di riferimento è l’indice FOI, ovvero l’Indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi. Elaborato dall’ISTAT, questo indice si basa su un insieme di beni e servizi rappresentativi dei consumi tipici di una famiglia di lavoratori dipendenti. A marzo, l’inflazione annua misurata dall’indice FOI senza tabacchi si attestava all’1,7%.

Soluzioni extra per un investimento sicuro a fine febbraio 2025
Ci sono numerose strade da battere per condurre un investimento sicuro, oltre quelle tradizionali. In particolare, oggi possiamo prendere in esame tra soluzioni alternative che possono fare la differenza per chi non intende tenere fermi i propri soldi in un momento storico del genere.

Un investimento sicuro nel 2025: tre strade particolarmente calde
Non è facile individuare un investimento sicuro nel 2025. Nel panorama finanziario attuale, le opportunità di investimento sicuro sono molteplici, ma alcune si distinguono per il loro potenziale di rendimento e la loro accessibilità. Alcuni esperti hanno condotto un’analisi approfondita delle opzioni più interessanti per gli investitori, indipendentemente dalla loro disponibilità di capitale.

Prevista una crescita degli investimenti per proteggersi dall’intelligenza artificiale in futuro
Pare essere prevista una decisa crescita degli investimenti per proteggersi dall’intelligenza artificiale in futuro, alla luce di alcuni rischi per la propria sicurezza digitale che evidentemente non lasciano indifferenti le aziende. Questo, almeno, quanto emerge da alcuni recenti studi estremamente interessanti.

Bassi gli investimenti economici delle aziende per quanto riguarda la sicurezza digitale ad oggi
Sono ancora troppo limitati gli investimenti economici delle aziende per quanto riguarda la sicurezza digitale, stando a quanto appreso nel 2025. La crescente sofisticatezza degli attacchi informatici, unita all’espansione della superficie di attacco dovuta all’adozione del cloud, al lavoro da remoto e alle complesse catene di fornitura, ha reso più critica che mai una solida valutazione del rischio di sicurezza informatica.

Investimenti online: guida ai migliori NFT
I migliori NFT sono ormai una realtà molto interessante e spesso particolarmente ricercata, appartenente al mondo della blockchain. Dal 2020 ad oggi l’interesse mediatico verso gli NFT è cresciuto moltissimo, così come le persone interessate al loro acquisto, soprattutto negli ultimi mesi in cui si sono registrati investimenti per miliardi di dollari.

Mutui, sempre più famiglie in difficoltà
Il mercato immobiliare è ripartito? Il mercato dei mutui gode di ottima salute? Non proprio, secondo il Nomisma. Uno studio realizzato dall’Agenzia placa gli entusiasmi di addetti ai lavoro e consumatori.
Mutuo, tutte le novità per chi desidera investire
Il 2016 è stato definito un anno di tregua per crisi del mercato immobiliare. L’Abi ha fatto registrare un incremento di erogazione dei mutui pari al 97%, un terzo dei quali surroghe (cambio banca a condizioni vantaggiose).
Mutui, boom di richieste per il Fondo garanzia prima casa
Procede ancora a gonfie vele il ‘Fondo di garanzia prima casa’ che, tra febbraio 2015 e febbraio 2016, ha portato all’erogazione di nuovi mutui con 539 milioni di euro.
Un prestito per investire in opere d’arte
Tra le diverse forme di investimento che privati e società possono praticare al giorno d’ oggi vi è anche quello in opere d’ arte. L’ investimento in beni artistici è ancora solo parzialmente conosciuto e praticato nel nostro paese, ma vi sono zone del mondo in cui si è particolarmente affermato.
Le caratteristiche degli investimenti in opere d’arte
Tra le diverse forme di investimento esistenti e praticabili al momento vi è anche quella basata sull’ acquisto di beni artistici. Per praticare questo tipo di investimento non è necessario richiedere dei finanziamenti appositi o essere degli esperti conoscitori della materia. Si può infatti partire anche da zero, scegliendo soluzioni sicure e prive di rischi.
Silicon Wadi: crescita record per gli investimenti tecnologici in Israele
Uno dei settori più promettenti in cui investire nel corso del 2015 è senza dubbio quello tecnologico, che assicura interessanti margini di guadagno soprattutto nei Paesi del mondo a più alto concentrato di innovazione. Fra gli stati al momento più in vista per tale trend c’è Israele, che già nel corso del 2014 ha fatto segnare incrementi record per gli investimenti nel settore hi – tech.
Aumentano i presti erogati dalla Bei
Se in Italia le banche non sono molto inclini a concedere prestiti e riducono la quantità di fondi erogati, non è questo il caso della Bei, ovvero della Banca Europea per gli Investimenti, la quale nel corso del 2014 ha aumentato gli impieghi del 4 per cento, arrivando a toccare la cifra record di oltre 11 miliardi di euro.