Prevista una crescita degli investimenti per proteggersi dall’intelligenza artificiale in futuro

Pare essere prevista una decisa crescita degli investimenti per proteggersi dall’intelligenza artificiale in futuro, alla luce di alcuni rischi per la propria sicurezza digitale che evidentemente non lasciano indifferenti le aziende. Questo, almeno, quanto emerge da alcuni recenti studi estremamente interessanti.

proteggersi dall’intelligenza artificiale

Cosa sappiamo sulla crescita degli investimenti per proteggersi dall’intelligenza artificiale a breve

Una nuova ricerca evidenzia una cruda realtà: i direttori IT delle principali aziende globali si stanno preparando a un’ondata senza precedenti di minacce informatiche guidate da intelligenza artificiale, apprendimento automatico e Metaverso.

Mentre i criminali informatici mettono in atto attacchi sempre più sofisticati, le organizzazioni pianificano significativi aumenti del budget per la sicurezza nei prossimi due anni. Uno studio globale sui responsabili IT di aziende con un fatturato annuo di oltre 300 milioni di dollari condotto dai pionieri della sicurezza post-quantistica Naoris Protocol, evidenzia la crescente urgenza di affrontare le sfide emergenti della sicurezza informatica (vedere il comunicato stampa allegato). Le principali scoperte includono:

Metaverso e intelligenza artificiale: un pericoloso nesso per gli attacchi informatici

Oltre il 60% dei direttori IT concorda fermamente, e il 37% concorda parzialmente, che la convergenza di Metaverso e intelligenza artificiale aumenterà significativamente gli attacchi informatici. Si prevede che gli hacker sfrutteranno l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico per creare metodi più sofisticati, rendendo Metaverso un obiettivo primario.

Promesse e pericoli della decentralizzazione

Lo studio evidenzia anche maggiori rischi informatici nello spazio Web3. Sebbene le tecnologie decentralizzate offrano opportunità, portano anche nuove minacce. Solo il 35% dei direttori IT ritiene che le proprie organizzazioni comprendano appieno i rischi correlati a Web3, il 46% valuta la propria conoscenza come “abbastanza buona” e il 19% segnala una comprensione media o scarsa.

Circa il 12% afferma che la propria organizzazione ha una comprensione media, mentre il 7% ammette una comprensione scarsa o molto scarsa dei rischi informatici posti da Web3. Questa lacuna di conoscenza potrebbe esporre i sistemi critici allo sfruttamento mentre le organizzazioni affrontano la decentralizzazione e le complessità della blockchain.

Budget in aumento: una risposta necessaria

I budget per la sicurezza informatica sono destinati a crescere in modo significativo con l’aumento dei rischi. Negli ultimi due anni, il 38% dei direttori IT ha segnalato aumenti di budget drastici, mentre il 47% ha registrato una crescita moderata e il 15% afferma che è invariata. Guardando al futuro, il 97% prevede ulteriori aumenti, con il 25% che prevede una crescita superiore al 50% e il 61% che prevede aumenti tra il 10% e il 50% nei prossimi due anni. Insomma, proteggersi dall’intelligenza artificiale è ormai un dovere.