Le cooperative per mezzo delle quali si può acquistare casa sono di due tipologie e si differenziano sulla base delle edificazioni che sono in grado di effettuare.
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Carta di credito aziendale Artigiancassa
Artigiancassa, Banca specializzata nel sostegno all’artigianato, e controllata, tra l’altro, dal Gruppo BNP Paribas, offre al fine di poter gestire al meglio le spese relative all’esercizio dell’attività, una carta di credito con un ampio plafond e con modalità di rimborso a saldo. La “Carta Artigiancassa”, infatti, offre la possibilità di fruire di una linea di credito pari ad un minimo di 1.000 euro ed un massimo di 8.000 euro sia per effettuare acquisti di beni e di servizi, sia per poter ottenere anticipi di contante presso gli sportelli ATM delle banche. “Carta Artigiancassa” è ideale per quelle realtà che, preferibilmente iscritte all’Albo degli artigiani, sono neo-costituite o costituite come ditta individuale, società di persone, società cooperative e società di capitali al fine di poter soddisfare nell’immediato ogni esigenza di tipo finanziario.
Finanziamento bancario integrato per l’imprenditore edile
Nell’ambito dell’ampia offerta di finanziamenti alle imprese, il gruppo bancario Monte dei Paschi di Siena offre una soluzione integrata e completa ideale sia per l’imprenditore che opera nel settore edile, sia per le imprese di costruzioni e le cooperative edili. Il prodotto, denominato “Edilcarnet“, permette infatti, oltre al normale accesso al credito, anche di fare affidamento su tutta una serie di prodotti e di soluzioni accessorie che garantiscono all’imprenditore e/o alla società di poter vendere il “prodotto finito” derivante dall’attività di costruzione. “Edilcarnet” viene proposto da Banca MPS nella soluzione “Pacchetto Base” oppure quella “Pacchetto Più”, potendo a seconda dei casi sottoscrivere mutui edilizi residenziali oppure finanziamenti a medio e lungo termine, anche in più tranche; e ancora strumenti assicurativi importanti come la polizza “Contractor All Risks” o quella di responsabilità civile decennale postuma.
Prestiti cooperative: credito troppo “rigido” nel Mezzogiorno
Nei primi quattro mesi del 2009 il sistema della cooperative ha mostrato dei segnali di tenuta, in un contesto caratterizzato, comunque, dal calo dell’export e del fatturato, da un peggioramento del quadro occupazionale, dalla contrazione dei consumi e, soprattutto, da una ulteriore fase di irrigidimento del credito. E’ questo, in sintesi, il quadro emerso dalla nota congiunturale sul primo quadrimestre 2009 a cura di Elabora, il Centro Studi della Confcooperative. In particolare, secondo quanto messo in evidenza da Vincenzo Mannino, Segretario generale di Confcooperative, il sistema delle cooperative riscontra difficoltà sia per i ritardati pagamenti, specie nella Pubblica Amministrazione, sia per le difficoltà ad effettuare nuovi investimenti a causa delle barriere nell’accesso al credito, ma anche per effetto delle richieste di rientro dai fidi. Non a caso, nelle Regioni del Mezzogiorno una cooperativa su quattro si è vista respinta la richiesta di credito, quattro su dieci hanno denunciato richieste di rientro dai prestiti da parte degli istituti di credito, e quasi due su dieci sono riuscite ad ottenere il prestito ma per somme inferiori rispetto a quelle richieste.