Come funzioneranno le Bad Bank italiane

 Il Ministero dell’ Economia e delle Finanze in collaborazione con la Banca d’Italia, ha intenzione di introdurre nel nostro paese le cosiddette Bad Bank, istituti di credito che funzioneranno appositamente per risolvere il problema delle sofferenze bancarie, che in Italia hanno raggiunto la cifra record di 181 miliardi di euro.

Nullo il mutuo con valore superiore all’80 per cento

 Il Tribunale di Firenze ha di recente deciso che il mutuo che abbia erogato più dell’ 80 per cento del valore dell’ immobile sia nullo. Ma non solo. I giudici toscani che si sono occupati della questione hanno inoltre precisato che il valore su cui deve essere calcolata la percentuale erogata deve essere quello definito come valore ipotecario o cauzionale, un dato diverso dal valore di mercato, che con termine tecnico viene anche definito mortgage lending value.

Nuovo accordo antitrust sui mutui dalla Banca d’Italia

 Nel corso dei prossimi mesi i consumatori italiani saranno più tutelati anche quando sottoscriveranno un mutuo, cioè un finanziamento ipotecario. Lo ha deciso la Banca d’Italia che in questi giorni ha siglato un nuovo accordo antitrust sui mutui con l’Autorità Garante per la Concorrenza e il mercato. La manovra vuole assicurare maggiore trasparenza in occasione della firma di contratti finanziari di diverso genere. 

La tutela del cliente nei nuovi contratti bancari

 Nel corso del mese di ottobre 2014 una nota della Banca d’Italia ha ulteriormente approfondito il tema della tutela del cliente e dei suoi diritti di consumatore all’interno dei contratti bancari. La Banca ha infatti diffuso un approfondimento volto a rende più trasparenti le informazioni relative ai diritti che spettano ai clienti che sottoscrivono un conto corrente bancario o un conto deposito. 

Le condizioni del credito in Italia restano difficili per Bankitalia

 Le condizioni di accesso al credito per imprese e famiglie italiane rimarranno difficili anche nel prossimo trimestre secondo le ultime analisi compiute dalla Banca d’Italia, la quale ha rilevato l’andamento italiano del credito anche nel primo trimestre del 2014. Alla luce degli ultimi sviluppi della situazione, inoltre, l’erogazione del credito sembra doversi complicare ancora di più, in seguito all’aumento della tassazione per le banche e gli istituti di credito voluta dal governo. 

Diminuiscono i prestiti e si stabilizzano le sofferenze bancarie a gennaio 2014

 Arrivano dalla Banca d’Italia i dati relativi all’andamento dei movimenti, degli impieghi e delle sofferenze degli istituti di credito italiani nel corso del mese di gennaio 2014. La situazione sembra essere entrata in una fase di stallo, almeno da punto di vista dei crediti difficili, ma resta ancora in diminuzione il numero dei prestiti concessi a famiglie e imprese. 

Diminuiscono i tassi di interesse dei mutui a dicembre 2013

 Anche per il mese di dicembre 2013 la Banca d’Italia ha rilasciato il suo tradizionale bollettino in cui ha riassunto la situazione generale degli andamenti delle diverse forme di investimento bancario nel mese di dicembre 2013. Nell’ultimo mese dell’anno la situazione è stata in generale ancora abbastanza difficile nel mondo del credito, perché si è potuto rilevare un peggioramento soprattutto sul versante delle sofferenze bancarie.

Che cos’è l’Arbitro Bancario Finanziario – ABF

 Uno degli organismi istituzionali a cui ci si può rivolgere quando sorgono problemi con le banche che non si riescono a risolvere neanche attraverso la presentazione di una lettera di reclamo, è l’arbitro bancario finanziario.

Come funziona il ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario

 In un post pubblicato in precedenza abbiamo visto quale è il ruolo e la funzione dell’arbitro bancario finanziario, l’istituto che dipende dalla Banca d’Italia e che ha potere decisionale in merito alle controversie che posso sorgere tra i clienti e le banche o gli altri intermediari finanziari.

Fiducia nelle banche ancora in calo

 I risparmiatori e gli investitori italiani non hanno fiducia nelle banche e nei meccanismi di funzionamento dei mercati finanziari, ignorando – in buona parte – chi siano i protagonisti del sistema finanziario stesso. È questo l’esito di un recente sondaggio compiuto da Ipr Marketing per Plus 24, il settimanale de Il Sole 24 Ore, su un campione di 1.000 cittadini rappresentativi della popolazione italiana.

Conti correnti: cinque euro al giorno per chi sconfina

 Da un bel pezzo in Italia è stata abolita per Legge la cosiddetta commissione di massimo scoperto, ovverosia quei costi applicati dalle banche nel momento in cui su un conto corrente non affidato si va in rosso, anche per un solo giorno. Pur tuttavia, come s’è visto, a fronte dell’eliminazione della commissione di massimo scoperto, gli istituti di credito si sono subito “rifatti” introducendo in sostanza la stessa commissione “mascherata” spesso con nomi e definizioni alquanto stravaganti. E così, anche se si va in rosso anche di un solo euro, e per un solo giorno, le banche applicano una commissione, addirittura giornaliera, che può anche arrivare fino a cinque euro!

Italiani e Crisi: Mutui in ripresa, Prestiti Personali giù

 “Gli italiani sanno sempre a che santo votarsi”, recita una reclame che ultimamente sta passando con una certa frequenza in televisione. La realtà, semmai, è che la popolazione del BelPaese sa anche mostrarsi meno sprovveduta e superstiziosa di quanto qualcuno voglia farla apparire. Basta riflettere su un dato: la crisi dell’economia globale è aggravata da due componenti, il debito pubblico di ogni singola nazione ed il debito privato, ossia la somma di tutti i debiti contratti dalle famiglie che vivono in uno Stato; orbene, se è vero che il nostro debito pubblico è tra i più alti d’Europa, è vero anche che il debito privato non ha mai fatto breccia nel cuore dei risparmiatori italiani. Tanto per dimostrare che siamo meno “boccaloni” di quanto qualcuno vorrebbe far credere.