Gli addetti ai lavori delle assicurazioni auto aspettano novità dalla commissione industria del Senato, dove il provvedimento che dovrebbe introdurre importanti variazioni nel comparto sembra essersi perso tra le decine di emendamenti presentati da tutte le forze politiche.
Per fortuna, pare che adesso si sia finalmente giunti alla resa dei conti e il Ddl Concorrenza dovrebbe approdare in Aula tra non molto, quasi certamente nella settimana che precede la Pasqua, suo malgrado con alcuni sostanziali cambiamenti in confronto al testo originario già approvato alla Camera.
Gli ultimi riguardano la controversa questione degli sconti obbligatori sulla RC auto, la cui percentuale minima in un primo momento doveva essere automaticamente definita dall’Ivass al realizzarsi di determinate condizioni, come l’installazione della scatola nera. Un emendamento presentato in commissione dai relatori Luigi Marino e Salvatore Tomaselli ha però riscritto parte degli articoli 3 e 7 del Ddl, stabilendo che l’Istituto di vigilanza dovrà soltanto definire criteri e modalità nell’ambito dei processi di costruzione della tariffa e di ricalcolo del premio, sulla cui base saranno poi le compagnie a determinare l’entità dello sconto, che dovrà comunque essere “significativo”, soprattutto verso gli automobilisti virtuosi (senza incidenti negli ultimi quattro anni) delle province dove i costi sono più alti. Le compagnie assicurative dovranno inoltre evidenziare gli sconti praticati in sede di preventivo e di contratto, sia in valore assoluto che in percentuale rispetto al prezzo di listino della polizza.
All’Ivass rimarrà comunque il potere di vigilanza e la comminazione delle sanzioni in caso di mancato rispetto dei criteri da parte delle compagnie: a tal proposito i relatori Marino e Tomaselli hanno proposto di raddoppiare le multe nei confronti delle compagnie che non si adegueranno, portando la sanzione pecuniaria fino a 80.000 euro, oltre alla riduzione automatica del premio assicurativo.
Queste variazioni paiono essere molto gradite dal sottosegretario dello Sviluppo economico Antonio Gentile, secondo cui gli ultimi emendamenti rappresentano un passo in avanti nella tutela del mercato e dei consumatori.