La disoccupazione in Italia si è attestata nel 2009 all’8,3 per cento, un tasso elevato ma inferiore dell’1,7 per cento rispetto alla media dei Paesi europei. I giovani al di sotto dei 25 anni senza lavoro sono però il 25,6 per cento: il 2,9 per cento in più di un anno prima e il 5,1 per cento in più della media Ue.
L’innalzamento piuttosto limitato nel numero dei disoccupati in Italia – ha affermato la commissione europea in un comunicato -, in rapporto alla media Ue, è dovuto alle imprese che hanno fatto frequentemente ricorso ai piani contro la disoccupazione e ad alcuni settori, come quello dell’industria automobilistica, che ha ricevuto aiuti massicci. I lavoratori di sesso maschile sono stati più colpiti dalla crisi, soprattutto all’inizio della recessione. Il tasso di disoccupazione maschile ha raggiunto infatti un picco del 7,4 per cento lo scorso novembre, +1,5 per cento rispetto allo stesso mese del 2008.