Il mobbing sul lavoro. Cosa dice l’Inail

di Daniele Pace Commenta


 Il mobbing è oramai molto dissudo nel mondo del lavoro, e non più soltanto per delle posizioni rilevanti, come era una volta. Oggi anche per le mansioni meno qualificate si cerca di allontanare alcuni lavoratori attraverso il sistema del mobbing.

Questo sistema, lo ricordiamo, consiste nel demansionare, emarginare ed escludere un lavoratore per farlo cadere in depressione e infine dimettere.

Come si comporta l’Inail

La domanda che molti si fanno è quella di chiedersi se è possibile mettersi in malattia per mobbing. Come abbiamo detto, questo sistema porta alla depressione e altre problematiche psicologiche. A livello psichico e fisico, la situazione diventa invalidante. Spesso non si riesce nemmeno più a lavorare, ed ha grandi conseguenze anche in famiglia e con gli amici.
Questa condizione invalidante interessa anche l’Inail, dopo che la Corte di Cassazione si è espressa con la sentenza numero 20774/2018. Per i giudici infatti, le malattie fisiche e psichiche dovute al lavoro, e quindi anche al mobbing, devono essere indennizzate. Le malattie da indennizzare sono classificate e tra queste ci sono quelle dovute al mobbing.

Chiaramente il mobbing deve essere riconosciuto, e questo è il punto più delicato della vicenda. Non sempre gli alterchi sul lavoro sono mobbing, ma semplici antipatie. Il mobbing invece deve essere utilizzato con il chiaro intento di allontanare il lavoratore.