Banche italiane: Abi, agire sui costi

 Nel 2010 in Italia i ricavi delle banche hanno fatto registrare una contrazione a fronte di un confronto che è risultato essere penalizzante rispetto al panorama bancario internazionale, e quindi anche rispetto ai competitor europei. E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia scattata dall’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel Rapporto 2011 sul settore bancario, da cui è altresì emerso, a fronte di una moderata crescita degli utili, anno su anno, un miglioramento dei livelli di patrimonializzazione, ed un Roe in calo del 3,65%. Questo scenario, secondo l’Associazione, è frutto del difficile contesto economico e finanziario che anche nel 2010 gli istituti di credito in Italia hanno dovuto scontare. Per questo, analizzando i bilanci del settore bancario, l’ABI ritiene necessario che si agisca sui costi in modo tale che le banche possano recuperare redditività e, di riflesso, continuare a sostenere le famiglie e le imprese, il che significa contribuire alla crescita ed al rilancio della nostra economia.

Intesa Sanpaolo e Cariparma, i Consumatori protestano

 Adusbef e Federconsumatori ritengono tutt’altro che corretta la modalità con cui sono state cedute alcune decine di filiali del Gruppo Intesa Sanpaolo a Cariparma Crédit Agricole. Questo perché, a detta delle due Associazioni, i clienti delle filiali coinvolte sono stati avvisati del passaggio solamente una settimana prima nonostante l’accordo tra i due Gruppi bancari fosse stato siglato addirittura nel febbraio dell’anno 2010. Adusbef e Federconsumatori hanno raccolto le segnalazioni di clienti coinvolti che hanno riscontrato difficoltà e disagi, a partire dal fatto che nel passaggio da Intesa Sanpaolo a Cariparma è cambiato l’Iban, con la conseguenza che si è dovuto in fretta e furia adoperarsi per comunicare le nuove coordinate all’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps), o al datore di lavoro, ai fini del regolare accredito e flusso sul conto corrente della pensione o dello stipendio. Per non parlare poi del fatto che i correntisti, sempre di corsa hanno dovuto cambiare la carta Bancomat, il libretto degli assegni e la carta di credito.

Finanziamenti PMI: Abi e Ance insieme per il credito

 Considerando che nel settore dell‘edilizia in Italia la congiuntura economica, così come l’economia italiana nel suo complesso, risulta essere ancora particolarmente delicata, Paolo Buzzetti, presidente dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) da un lato, e Giuseppe Mussari, Presidente dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI) dall’altro, hanno siglato un accordo congiunto finalizzato a favorire l’accesso al credito alle aziende del comparto. A darne notizia con un comunicato ufficiale è stata proprio l’Associazione Bancaria Italiana nel precisare come l’accordo, al fine di sviluppare e rafforzare ulteriormente il rapporto banca-impresa, preveda l’istituzione di un gruppo di lavoro congiunto tra l’ABI e l’ANCE che, analizzando e valutando proprio la dinamica legata al rapporto tra banche ed imprese, punti a risolvere i problemi di liquidità delle aziende delle costruzioni.

Sconti BancoPosta e salute: Policlinico Universitario di Roma al 10% in meno

 Una notizia che farà piacere, specie tra quanti di voi -nostri lettori- vivono a Roma o nelle immediate vicinanze della capitale: tra i vari partner dell’iniziativa Sconti BancoPosta, una campagna pensata da Poste Italiane per incrementare (specie tra la propria platea di risparmiatori, mediamente più anziana e tradizionalista) l’utilizzo del denaro elettronico conservato nelle tessere magnetiche Postamat Maestro, c’è anche il Policlinico Universitario Campus Biomedico di Roma, che -con il programma My-Hospital– offre esami diagnostici e utilizzo di chirurgia robotica in interventi chirurgici con uno sconto del 10%, ammesso che questi vengano effettuati privatamente.

Banche e DL Sviluppo: Abi plaude al Decreto

 Il Presidente dell’ABI, Giuseppe Mussari, ha commentato il Decreto Sviluppo approvato dal Consiglio dei Ministri, affermando in particolare come il provvedimento del Governo fornisca un contributo essenziale per agevolare la crescita del Paese, partendo soprattutto dall’innovazione e dalla ricerca scientifica che sono due pilastri importanti per ridare un decisivo slancio all’economia investendo sulle giovani generazioni e sul futuro. All’interno del DL Sviluppo ci sono tanti provvedimenti, tra cui alcuni collegati alle attività bancarie al fine di portarle allo stesso livello di quelle europee, e con la conseguenza che potrà essere in futuro ancora più proficuo il rapporto di collaborazione e di dialogo da parte del sistema bancario con le imprese e le Associazioni dei consumatori all’insegna della chiarezza e della trasparenza. Non a caso di recente, proprio con le Associazioni dei Consumatori, l’Abi in materia di conti correnti ha annunciato d’aver raggiunto un accordo per la cosiddetta trasparenza semplice.

Banche: Intesa-SanPaolo lancia il questionario di soddisfazione

 Banca padrona e cliente suddito? Quei tempi stanno finendo. La stessa crisi economica che pure ha depauperato la platea dei risparmiatori, demolendo il rendimento del capitale depositato così come di quello investito (specialmente in azioni) ha anche costretto gli istituti di credito ad una brusca virata in direzione dell’audience friendly (ossia amichevole con il pubblico, quindi la clientela). La strategia messa in atto da Poste Italiane in questa direzione ha avuto successo, aprendo la strada all’emulazione di tutti quegli istituti che fino ad allora non avevano dimostrato grosso interesse a “catturare” la piccola clientela, ed ora invece si preoccupano persino della sua soddisfazione. Come fa Intesa-SanPaolo con un questionario distribuito attraverso le sue numerose filiali sul territorio.

Banche, un salasso acquistare azioni e titoli

 Partiamo da un presupposto: lasciare i risparmi “fermi” sul conto corrente con l’auspicio di trovarli moltiplicati dopo qualche tempo è un bel ricordo di un passato lontano. Forte anche della sforbiciata imposta dalla crisi economica, il settore bancario non remunera più (se non per decimi di punto percentuale, a loro volta depauperati dal carico fiscale) la liquidità depositata dai risparmiatori nei suoi forzieri. Bisogna investire, con tutto il rischio che questo potrebbe comportare, per avere qualcosa di più e di meglio, ma la scelta deve essere molto oculata. Acquistare titoli e azioni in banca, infatti, se si è titolari di qualche “particolare” conto corrente in una determinata banca più che un investimento rappresenta un salasso: quello imposto dall’istituto alla voce “costi di commissione”.

Italia: debito privato sempre sotto controllo, ma risparmio in calo

 Forse non lo sappiamo nemmeno, eppure noi italiani non ringrazieremo mai abbastanza la nostra abitudine – quasi una fissazione – al risparmio. È stata infatti questa peculiarità a salvare la nostra economia, tutta, dal tracollo che ha coinvolto intere nazioni (pensiamo alla Grecia, all’Irlanda, alle difficoltà del Portogallo e persino ai guai di Regno Unito e Stati Uniti). Decenni di frugalità, nell’Autunno del 2008 sono tornati utili tutt’a un tratto quando hanno costituito una sorta di airbag in grado di evitare al nostro Paese – già (e ancora) oberato dal debito pubblico – guai peggiori. Un dato, una riflessione: nel 2007 il debito delle famiglie britanniche era al 176% del reddito annuale, in Italia solo il 70%.

Eurizon Meta Giovani: soluzione d’investimento “a obiettivo”

 Hai in mente un progetto importante? Vuoi iniziare a risparmiare per l’acquisto della casa? Vuoi progettare il viaggio che sogni da tanto? Eurizon Meta Giovani aiuta il giovane risparmiatore a pianificare il futuro. Eurizon Meta Giovani del Gruppo Intesa Sanpaolo è la nuova soluzione di risparmio semplice e flessibile dedicata ai giovani. Eurizon Meta Giovani è il programma d’investimento dedicato ai giovani tra i 18 e i 35 anni, con una struttura di costo contenuta rispetto ai Piani Pluriennali di Investimento tradizionali.

Insieme per Domani: dona un “progetto di risparmio” a una persona cara

 Vuoi un regalo che si sviluppi nel tempo e che insegni il valore del risparmio? Con Insieme per Domani del Gruppo Intesa Sanpaolo si inizia oggi ad accantonare un capitale che domani potrà contribuire alla realizzazione di un sogno o all’avvio di un progetto importante del beneficiario prescelto dal cliente. E’ molto facile regalare Insieme per Domani, infatti basta individuare la persona a cui destinare il regalo (ossia il beneficiario), che deve essere di età inferiore ai 18 anni al momento dell’apertura del piano; decidere la data in cui il beneficiario possa disporre delle quote sottoscritte fino a quel momento (tale data dovrà essere successiva al compimento del 18° anno di età del beneficiario); definire l’importo, la periodicità dei versamenti e per quanto tempo versare.

Eurizon Meta di Intesa San Paolo: pensare al futuro investendo con metodo

 Cerchi una soluzione di investimento per avvicinarti ai mercati finanziari in modo semplice, coerente con le tue esigenze, le tue disponibilità e i tuoi obiettivi di risparmio? Desideri iniziare a costruire sin da ora un capitale che in futuro potrà aiutarti a realizzare un tuo progetto? Con Eurizon potrai affidare gli investimenti alla gestione finanziaria di Eurizon Capital SGR appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo. I professionisti di Eurizon Capital SGR gestiranno il  capitale con l’obiettivo di ottimizzare l’investimento in funzione degli anni mancanti alla scadenza del Piano, riducendo gradualmente nel tempo l’esposizione ai mercati più dinamici e volatili. Eurizon Meta di Intesa Sanpaolo consente di investire con metodo e semplicità i risparmi, a partire da versamenti di 50 euro al mese.

Conto Deposito Business CheBanca! più redditizio

 Aumentano i rendimenti offerti dal “Conto Deposito Business“, il prodotto di CheBanca!, la banca per tutti del Gruppo Mediobanca, ideato per i titolari di partita IVA al fine di poter far fruttare la liquidità con tassi particolarmente interessanti. Attualmente, infatti, rispetto al 2,25% offerto in precedenza, ora con il Conto Deposito Business di CheBanca!, per le somme depositate a 12 mesi, si può ottenere il 2,50% annuo lordo con tanto di interessi che l’Istituto paga al sottoscrittore in anticipo. In caso di necessità, inoltre, le somme vincolate possono essere comunque svincolate in qualsiasi momento a fronte del riconoscimento di un tasso che scende a quello base, attualmente pari all’1% annuo lordo. C’è inoltre il vincolo a sei mesi, che rende il 2% annuo lordo, e quello a tre mesi, all’1,50% con i tassi indicati che rimangono in vigore fino al prossimo 30 aprile 2011.

Carte di credito clonate: Trenitalia sventa truffe

 Negli ultimi giorni, in accordo con quanto reso noto dal Gruppo Ferrovie dello Stato, sono state denunciate ben quattordici persone che avevano acquistato biglietti, per treni a lunga percorrenza, con delle carte di credito clonate. E’ stato in particolare possibile sventare la truffa grazie alle operazioni che sono state effettuate a Milano e Bari in collaborazione con la Polizia Ferroviaria e Trenitalia. Le Ferrovie dello Stato, dopo aver nuovamente messo a segno un’importante risultato nel contrasto al commercio di biglietti ferroviari con carte di credito clonate, hanno nuovamente reiterato la raccomandazione ai propri clienti di acquistare i titoli di viaggio esclusivamente nei canali di vendita ufficiali: dalle biglietterie, alle agenzie di viaggio autorizzate, e passando per i self service, i call center, nonché solo ed esclusivamente dal sito Internet ufficiale delle FS, www.ferroviedellostato.it; il tutto diffidando da ogni altra modalità di vendita.

Conto Arancio fino al 2,70% per i nuovi clienti

 I nuovi clienti di Ing Direct che attivano il Conto Arancio possono ottenere, attraverso l’opzione Arancio+, un rendimento annuo al 2,70%. A darne notizia è stata proprio Ing Direct nel precisare come la promozione sia valida entro il 15 giugno del 2011, e come la remunerazione al 2,70% sulle somme in deposito per 12 mesi valga per le somme fino ad un massimo di 50 mila euro. Per essere un nuovo cliente Ing Direct, occorre che chiaramente che non si abbia già un Conto Arancio attivo o in corso di attivazione; sono inoltre esclusi dalla promo quei clienti di Ing Direct che in precedenza hanno chiuso il Conto Arancio; queste regole devono inoltre valere anche per ciascuno dei richiedenti nel caso in cui si voglia attivare un Conto Arancio cointestato. Rispettate tali condizioni, fino a 50 mila euro con l’opzione Arancio+, mantenendo i soldi per 12 mesi, si ottiene il 2,70% lordo che, tolte le tasse al 27%, fa l’1,97% annuo netto.