In un momento di grande attesa per la politica monetaria internazionale, in cui tutti i riflettori sono puntati verso le decisioni della Banca Centrale Europea, che ha da poco attivato il programma di acquisti di titoli di stato, l’ atteso quantitative easing, il cui scopo è quello di far crescere l’
inflazione entro il 2016, è opportuno vedere anche quali sono state le decisioni dell’ Eurotower in merito al valore dei tassi di interesse.
La BCE – la Banca Centrale Europea – ha approvato l’ atteso quantitative easing, ovvero il lungo piano di acquisti necessario per far salire l’ inflazione nei prossimi mesi, piano che sarà attivo almeno fino al 2016. Vediamo quindi più da vicino che cosa prevede questo piano.
La BCE – Banca Centrale Europea – dopo lunghe attese e numerosi annunci ha finalmente deciso per il quantitative easing, il programma mensile di acquisto di titoli di stato per un valore complessivo di 60 miliardi di euro ogni 30 giorni. Questo programma verrà attuato a partire dal prossimo primo marzo e si concluderà nel mese di settembre 2016, con lo scopo di far finalmente salire il tasso di inflazione fino a farlo arrivare vicino il target previsto del 2 per cento – attualmente si trova vicino allo 0,2 per cento.
Quando si parla di Banca Centrale Europea – BCE – si sente presso nominare il suo Consiglio Direttivo, ovvero l’Executive Council, organo decisionale dell’ istituto di Francoforte, dove vengono prese le scelte di politica monetaria. Ma come funziona questo consiglio così famoso ed importante? E come vengono prese le decisioni al suo interno?
Le sorti della finanza mondiale sono per buona parte guidate dai rating, cioè i giudizi di affidabilità che alcune grandi agenzie internazionali emettono su società e stati del mondo. Sta attraversando quindi un momento poco felice una delle più grandi agenzie americane, Standard & Poor’s accusata di aver emesso dei rating fraudolenti ovvero non veritieri in passato.
Il futuro delle transazioni di denaro è quello dei pagamenti in mobilità e il grande colosso della tecnologia informatica vuole sicuramente esserci. Stiamo parlando di Google, che secondo alcune fonti estere starebbe in questo momento trattando per l’ acquisto di Softcard, azienda americana specializzatasi nei pagamenti effettuati attraverso la tecnologia Nfc, ovvero la nuova tecnologia che permette di pagare a distanza, anche attraverso la SiIM del cellulare.
E’ tempo di agitazioni anche nel mondo delle banche. L’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, ha infatti annunciato qualche tempo fa il prossimo scioglimento del contratto nazionale dei bancari, previsto nel mese di aprile e per questo motivo i sindacati hanno proclamato lo sciopero generale del settore. I bancari incroceranno le braccia il prossimo 30 gennaio 2015, con una interruzione del servizio pari a circa 8 ore, cioè l’intera giornata lavorativa.
Non solo le piattaforme e gli intermediari della moneta virtuale Bitcoin sono spesso vitte di attacchi informatici. A volte gli hacker del mondo della finanza attaccano anche realtà più tradizionali come le banche svizzere. Una importante banca elvetica, infatti, la Banque Cantonale de Genève è stata di recente vittima di un attacco informatico da parte di una banda di hacker che si era in un primo momento fatta viva attraverso delle minacce.
Tempi duri per i malavitosi che tentano di rapinare le banche. Sembra infatti che il “settore” non sia più così attraente come in passato. Nel corso del 2014, infatti, le rapine nelle banche sono diminuite del 50 per cento rispetto all’anno precedente, il 2013. Nei primi nove mesi dell’anno sono sono stai messi a segno 418 furti allo sportello contro i 744 dello stesso periodo del 2013, per un decremento totale del 44 per cento.
Una recente indagine compiuta dall’Adiconsum, la nota associazione dei consumatori, ha messo in luce il rapporto che i cittadini italiani intrattengono con una figura tipica del mercato del credito, quella del mediatore creditizio o consulente del credito.
Nel mondo delle banche e della finanza operano da molto tempo anche delle figure professionali divenute con il passare degli anni sempre più centrali per la fruizione dei servizi. Si tratta dei consulenti del credito, ovvero dei professionisti che svolgono il ruolo di mediatori creditizi, intermediari tra i clienti e le diverse istituzioni bancarie e finanziarie.
Nel corso del 2014 si sono registrati i primi grandi numeri per quanto riguarda gli investimenti nella tecnologia applicata ai servizi finanziari. Quello del Fintech è infatti un settore economico al momento in espansione in tutto il mondo, che lavora per rendere il settore bancario sempre più tecnologico e all’avanguardia, E uno dei risultati di maggior spicco di questa rivoluzione tecnologica della vecchia cassa di risparmio sarà costituita dall’introduzione dei nuovi Robo – advisor, ovvero dei consulenti virtuali che presto troveranno posto dietro al bancone al posto degli esseri umani.