Rapine nelle banche diminuite del 50 per cento nel 2014

di Gianfilippo Verbani Commenta

Questo non significa tuttavia che il pericolo di rapine sia totalmente scomparso dall'orizzonte italiano. Esistono ancora obiettivi sensibili. Ecco quali.


 Tempi duri per i malavitosi che tentano di rapinare le banche. Sembra infatti che il “settore” non sia più così attraente come in passato. Nel corso del 2014, infatti, le rapine nelle banche sono diminuite del 50 per cento rispetto all’anno precedente, il 2013. Nei primi nove mesi dell’anno sono sono stai messi a segno 418 furti allo sportello contro i 744 dello stesso periodo del 2013, per un decremento totale del 44 per cento. 

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La ragione di questa tendenza deve essere rintracciata forse nel fatto che il bottino acquisibile con questo sistema è diventato sempre più esiguo e a malapena arriva a raggiungere i 26 mila euro di media. Una cifra troppo bassa in confronto ai rischi che si corrono e ai costi dell’operazione. Così a livello nazionale viene anche a diminuire per le banche il cosiddetto indice di rischio nei confronti delle rapine.

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Questo non significa tuttavia che il pericolo di rapine sia totalmente scomparso dall’orizzonte italiano. Esistono ancora obiettivi sensibili, in primo luogo quelle attività che per loro natura sono portate all’uso di ingenti volumi di denaro contante, tra cui banche, uffici postali, farmacie, i supermercati, tabaccherie e altri esercizi commerciali.

Ma sembra agli analisti che nel corso del 2014 il luogo meno sicuro in assoluto sia stata la pubblica strada, con il 51 per cento delle rapine, seguita dagli esercizi commerciali e dalle abitazioni private.

Vero è che le anche nell’ultimo periodo hanno investito molto anche nella sicurezza, potenziando le misure di protezione, adottando soluzioni tecnologiche sempre più moderne e formando meglio i dipendenti.