Il Conto World, della Banca di Piacenza, è un conto corrente che l’istituto di credito mette a disposizione in tutte le proprie filiali, in favore di quella clientela straniera che abbia deciso di vivere in Italia per lavorare, riservando ad essa un pacchetto di servizi a costo contenuto, in grado di soddisfare tutte le principali esigenze bancarie e finanziarie di questo crescente target di utenza bancaria.
Il conto corrente permetterà infatti al cliente straniero di Banca di Piacenza di potersi riservare strumenti utili per superare le principali difficoltà quotidiane, come ad esempio accreditare lo stipendio in via gratuita e rapida, o ancora effettuare operazioni di trasferimento di denaro all’estero, attraverso una procedura molto semplice e a condizioni economiche che l’istituto di credito ritiene molto competitive e favorevoli.
Per l’attivazione dei vincoli da oggi, 2 agosto 2011, e fino al 15 settembre del 2011, il Conto Deposito CheBanca! con le somme depositate a 12 mesi rende il 3,50% annuo lordo, ovverosia il 2,55% annuo netto. Questo è quanto da stamattina si legge direttamente dal sito Internet di CheBanca!, con il Conto Deposito che, lo ricordiamo, è a zero spese su tutta la linea. Non ci sono infatti costi di apertura, di gestione e di chiusura, così come l’imposta di bollo il cliente non la paga in quanto è a carico di CheBanca!. Ed il tutto con il vantaggio sia di poter ottenere con i depositi a vincolo gli interessi in anticipo, sia di poter investire anche su vincoli con scadenze più brevi potendo comunque ottenere una remunerazione interessante.
Tutti i titolari del conto corrente Conto BancoPosta Più, a partire dall’1 settembre del 2011, potranno fruire di un esclusivo vantaggio, nel rispetto delle condizioni previste; il vantaggio, nello specifico, è dato dalla remunerazione delle giacenze in conto ad un tasso d’interesse creditore lordo annuo dell’1% se ad ogni chiusura d’anno sul conto corrente sarà stata accreditata la pensione o lo stipendio a fronte dell’attivazione di carta BancoPosta Più, e della domiciliazione delle utenze. Il tasso lordo, quindi, quadruplica rispetto all’attuale tasso offerto allo 0,25%; per quel che riguarda i costi ricordiamo che con il Conto BancoPosta Più la quota annua della carta di credito BancoPosta Più è pari a 30,99 euro; mentre la quota annua della Carta Postamat è di 10 euro. Le spese di tenuta conto annue sono quelle classiche e pari a 30,99 euro nei dodici mesi.
Il Conto Volley Palabanca di Banca di Piacenza è un prodotto di deposito che l’
Il Conto Stipendio Più, della Banca di Piacenza, è un
Il conto Nuova Stagione, disponibile in tutte le filiali della rete consulenziale e commerciale di Banca di Piacenza, è un conto corrente ordinario, con ampi servizi di natura transazionale, che viene riservato dall’istituto di credito alla propria clientela che, essendo entrata in età pensionistica, desideri accreditare sul rapporto la prestazione dell’ente previdenziale, a condizioni economiche concorrenziali e contenute.
Il conto Compilation è un conto corrente disponibile all’interno della gamma di conti della Banca di Piacenza, sottoscrivibile in qualsiasi propria filiale, e riservato alla sola
Il conto corrente Zero Spese, disponibile in tutte le filiali dell’istituto di credito Banca di Piacenza, è un conto corrente che la banca cerca di riservare a quella clientela che desidera entrare in possesso di un rapporto bancario munito dei principali servizi, senza tuttavia rinunciare all’economicità della stessa relazione e, soprattutto, poggiando sulla possibilità di gestire in completa autonomia le proprie
All’interno della propria gamma di rapporti di conto e di libretto di deposito del risparmio, la Banca di Piacenza ha predisposto anche il conto 44 Gatti, uno speciale libretto di risparmio non vincolato che viene riservato ai bambini di età compresa tra 0 e 11 anni, in abbinamento a una vasta serie di iniziative che coinvolgeranno il giovane cliente dell’istituto di credito, su richiesta dei genitori naturali.
Continua la campagna di recruiting (a suon di “offerte lancio”) di Unicredit, la banca più internazionale d’Italia (oltreché più “liquida”, e perciò fatta oggetto – più che tante altre – di speculazioni in Borsa) sempre in cerca di nuovi clienti per arricchire il proprio portafoglio. In realtà non ci piace granché il metodo di “arruolamento”, basato sul regalo-civetta da destinare a chi apre un conto corrente: crediamo che la lotta si debba giocare sui contenuti, anche perché il conto corrente è un prodotto che si utilizza in maniera periodica e – spesso – durevole, piuttosto che su un regalo “una tantum” da proporre al risparmiatore all’apertura del conto stesso; ci sembra, ma siamo pronti ad accogliere le ragioni contrarie alla nostra, uno scivolone in termini di serietà.
Nella manovra finanziaria triennale varata dall’attuale Governo di centrodestra c’è finito di tutto, anche l’inasprimento del bollo sul deposito titoli. Certo, l’aumento della tassa parte per i patrimoni sopra i 50 mila euro, ma in ogni caso da questo punto di vista i conti di deposito in futuro non potranno non acquisire una maggiore appetibilità. Attualmente, infatti, sul mercato i conti di deposito remunerati, da Rendimax di Banca Ifis a Conto Arancio di Ing Direct, e passando per il Conto Deposito di CheBanca!, sono tutti esenti da imposta di bollo. Anzi, non ci sono da pagare neanche spese di apertura, di gestione e di chiusura, così come i prelievi di denaro dal conto di deposito, verso i conti correnti predefiniti, sono esenti da spese, oneri e/o commissioni.
Con la diffusione dei terminali mobili che incrementa esponenzialmente, la corsa allo sviluppo di applicazioni per
I conti correnti bancari a prezzi ragionevoli per tutti i cittadini europei. E’ questa una raccomandazione Ue, da parte del commissario al Mercato interno Michel Barnier, bollata come “strana” ed “inutile” dall’Associazione Aduc visto che i costi di un conto corrente, nell’anno, non sono tanto quelli legati all’apertura del rapporto ed alla tenuta dello stesso, ma da tutta una serie di piccoli balzelli che, secondo l’Aduc, se non contestati uno per uno poi rimangono rigorosamente addebitati. Così come sono ancora altissimi alcuni servizi associati ai conti correnti, a partire dai costi dei bonifici extra Ue. Di conseguenza, secondo l’Associazione Aduc la raccomandazione Ue non fa altro che mettere le dita nella piaga. Basti pensare che ancora oggi non mancano le banche che sui bonifici online Italia applicano costi che non appaiono giustificati, così come se il bonifico lo si effettua allo sportello, si possono arrivare a pagare anche più di cinque euro per operazione!
C’è tempo fino al 22 luglio per cogliere l’opportunità di un’offerta che ci sembra interessante rilanciare; non che non se ne stia già occupando abbastanza l’offerente stessa, ossia BNL (banca appartenente alla galassia del gruppo francese BNP Paribas), ma nel caso in cui ancora non ve ne foste accorti nonostante i suoi sforzi, ecco che ci pensiamo noi. Si parte, anche nella pubblicità, da una constatazione che è semplice fare, specie per noi italiani che siamo spesso – per indole – più pessimisti e fatalisti di tanti altri popoli: c’è un periodo di crisi economica devastante, in cui persino alcuni Stati sono pronti a fallire e (notizia di questi giorni) le agenzie di rating si divertono a speculare scommettendo sulle sfortune anche dell’Italia, come sempre in nome di un profitto che non trovano altra maniera di fare.