Smettiamola di nasconderci dietro all’ipocrisia del proverbiale “dito”: tutti noi, quando facciamo qualcosa – qualsiasi cosa –, per sentirci gratificati e continuare a farla abbiamo bisogno di avere qualcosa in cambio. Un grazie, del denaro, una migliore posizione sociale, una maggiore stima da parte degli altri… Insomma: tutti quanti andiamo cercando un vantaggio. Più che mai quando si tratta di far maneggiare a qualcuno i nostri soldi, come nei casi del fondo pensione. Ecco perché Fondo Espero, il fondo pensione riservato ai dipendenti del settore dell’istruzione, dedica un’intera sezione del proprio sito ai vantaggi della proposta. Andiamo a scoprirli, in sintesi, insieme.
Assicurazioni
Fondo Espero: la pensione integrativa che ha fatto scuola
Si parla molto – forse troppo – spesso della scuola affrontando l’argomento dalla parte dei genitori; si parla meno spesso della questione guardando la situazione con gli occhi dei bambini; si cerca infine, sempre e comunque, di evitare di indossare gli occhiali degli insegnanti. Eppure costoro hanno tra le mani il destino di un’intera nazione (dal loro successo educativo dipende l’incidenza di problematiche serie, quali la delinquenza) anche se, a quanto pare, tutto quello che ci danno è “dovuto”. Piaccia o meno (come dimostrano certi reality, la prova che a mancare di rispetto al “prof” si può fare successo), gli insegnanti sono una categoria indispensabile: devono esistere, ma soprattutto debbono essere motivati a fare il loro lavoro. Anche il fatto che esista un Fondo – Espero – pensione di categoria, nato per riconoscere alla categoria la sua specificità, può essere una strada praticabile in questo senso.
Assicurazione persona e patrimonio: Solouna! di Banca Nuova
Banca Nuova, Istituto del Gruppo Banca Popolare di Vicenza, tra le proposte relative ai contratti di assicurazione, offre alla propria clientela un prodotto interessante che con la sottoscrizione di un unico contratto permette di coprire i rischi legati sia alla persona, sia al patrimonio, casa e famiglia, potendo tra l’altro fruire di un servizio che è sia personalizzabile, sia modificabile nel tempo. In particolare, le garanzie acquistabili ed associabili liberamente sono sei, e sono stipulabili su tre formule che hanno un prezzo differente in funzione dei massimali e delle franchigie applicate. Le sei garanzie sono le seguenti: salute, responsabilità civile, furto, incendio dell’immobile e del contenuto, scippo e rapina, infortuni alla famiglia; le tre formule sono invece la “standard”, la “extra” e la “top”.
Se l’auto e (anche) un nido d’amore
L’auto, il vostro nido d’amore. Se abitate a Firenze questa è tra le vostre frasi preferite. Secondo un’analisi portata a termine dall’agenzia Ecomunicare per la ditta di assicurazioni online Direct Line, in occasione della prossima Festa della donna, emerge che le fiorentine siano sempre più a proprio agio nel vivere in auto sempre più parti della loro vita, sociale e sentimentale. Ecco sentimentale: l’auto è il luogo scelto per le dichiarazioni d’amore: circa il 40% delle donne fiorentine, infatti, ha fatto o ricevuto una dichiarazione d’amore sui sedili di un’automobile. Non molto romantico, penserete, ma a quanto pare, parecchio efficace. Ma c’è di più.
Genialloyd: polizza Veicoli Commerciali
C’è una polizza assicurativa per ogni esigenza. Dite di no? Permetteteci di obiettare che sbagliate, perché a volte è sufficiente cercare bene: si finisce così, infatti, per trovare la soluzione più adatta a ciascuno ed alle sue necessità. Prendete le polizze RC sui mezzi di trasporto: tutti sanno essere obbligatorie per l’automobile, un po’ meno sono a conoscenza del fatto che l’obbligo riguarda anche i ciclomotori e motocicli, quasi nessuno – crediamo – è al corrente dell’esistenza di polizza specifiche per i veicoli commerciali, che molti sarebbero portati a far “ricadere” nell’ambito della RC Auto. Invece non è così, come dimostra la polizza Veicoli Commerciali di Genialloyd.
Polizze più care a chi usa il web 2.0? In UK è già così
Potrebbe arrivare presto anche in Italia. E allora, forse, conviene spegnere il pc e lasciar perdere tutti i social network. Sì, perché oltre il furto, ora si prevede anche la beffa. In Gran Bretagna ne già sanno qualcosa. Gli utenti “reali” di social network come Facebook e Twitter potrebbero finire con il pagare di più per l’assicurazione sulla casa e i beni perché i messaggi che inviano su internet possono essere utilizzati dai ladri per scoprire quando sono fuori. Darren Black, direttore di Confused.com, un sito che mette a confronto le varie polizze assicurative e i loro prezzi, dichiara che il costo di una polizza potrebbe aumentare fino al 10%. «I criminali utilizzano metodi sempre più sofisticati per raccogliere informazioni, impiegando addirittura siti come Google Earth e Streetview per progettare i loro furti con precisione militare.
Milano Assicurazione, flessione preoccupante
Anche Milano Assicurazioni è in flessione. Un flessione preoccupante. La scorsa settimana la capogruppo Fondiaria-Sai aveva deluso le attese del mercato, annunciando una raccolta premi inferiore alle attese. Ora i dati del gruppo Ligresti mostrano una contrazione sia nel ramo vita che nei danni. E così le azioni della compagnia assicurativa hanno perso oltre l’1 percento scivolando a 2,03 euro, per una capitalizzazione di mercato di 1,19 miliardi di euro.
Amidonna: polizza contro violenze e abusi
«Bisogna combattere la violenza. Il bene che pare derivare dalla violenza è solo apparente. Il male che ne deriva rimane per sempre». Con questa citazione del Mahatma Gandhi, Rossella Rossi, responsabile marketing del Gruppo Filo diretto, ha chiuso al Circolo della Stampa, martedì 23 febbraio, la presentazione di Amidonna, la polizza assicurativa per donne e minori vittime di violenza. In Italia, sono 6 milioni e 743mila le donne (il 32 per cento del totale) che, nel corso della loro vita, subiscono violenza fisica e sessuale, il 70 per cento delle volte vittime del proprio partner. Più di 2 milioni, invece, le donne che ogni anno devono affrontare comportamenti persecutori.
Truffe alle assicurazioni: sgominata banda a Cosenza
Benché la sua ricerca non sia semplice e spesso ci si scontri con realtà quantomeno equivoche, noi continuiamo ad amare la verità. La verità, nel caso specifico, è che se da una parte non si può negare che le compagnie assicurative, spesso rimproverate dal Garante per l’Antitrust, abbiano abusato della loro posizione forte per aumentare i prezzi in maniera molte volte generalizzata, truffando così i cittadini, è altrettanto vero che esiste tutta una filiera, in caso di incidente stradale, non sempre trasparente, e che si presta ai giochi sporchi di qualche furfante che approfitta della situazione per gonfiare i rimborsi e… farsi corrispondere il dovuto onorario, per così dire. Insomma, una truffa bella e buona.
Cambiare la ruota? Qualcuno si assicura
Qualcosa di appuntito sulla strada, un marciapiede preso in velocità, lo scherzo di un bullo. La ruota squarciata. E ora? Ora bisogna cambiarla. Ma siamo davvero sicuri di saperlo fare? Secondo un’indagine condotta da TNS Italia per conto della compagnia di assicurazioni Assicurazione.it, oltre 6 milioni di guidatori italiani non sanno sostituire da soli uno pneumatico forato. Eppure può capitare, eccome. Secondo l’analisi lo sguardo a punto di domanda davanti alla ruota bucata si posa almeno 2-3 volte nel corso della propria “carriera di automobilista”. «Cambiare una ruota? E che ci vuole».
Genialloyd, la polizza moto che costruisci tu
Si è molto parlato e sempre più si parlerà in futuro di “forme di mobilità sostenibile”, risparmio energetico e trasporto veicolare intelligente. Non è intelligente, ad esempio, prendere il SUV per portare il figlio a scuola o accendere l’automobile solo per andare a prendere il pane dietro l’angolo. È invece intelligente e virtuoso affidarsi ai mezzi pubblici, sebbene sarebbe meglio se viaggiassero con una certa frequenza, oppure muoversi a piedi e in bicicletta ove le condizioni del traffico lo consentano. Un’aurea via di mezzo, insomma, potrebbe essere fare moto. Anzi andare in moto, o se proprio vogliamo essere virtuosi in scooter: consuma pochissimo carburante, si muove con agilità nel traffico, non si fatica. Però serve un’assicurazione…
Assicurazioni Genali, si muove il gotha della finanza
Qualcosa nelle Generali, si muove. Nella sede triestina dell’istituzione assicurativa più importante del Paese sono da tempo cominciati i giochi per l’avvicendamento di Antoine Berhneim, 85 anni e dal ‘95 presidente del Leone, ora con un fatturato superiore agli 828 milioni di euro (anno 2008). Dentro la compagnia assicurativa c’è tutto il gotha dell’alta finanza e imprenditoria italiana. Soprattutto Mediobanca, principale azionista e unica merchant bank del Paese con il 14,76%, ma anche la Banca d’Italia con il 4,49% e il gruppo Unicredit 2,98%. Ma anche il gruppo Caltagirone, holding operante nei settori dell’edilizia, del cemento, dell’immobiliare e dell’editoria sta man mano acquisendo prestigio e peso azionario all’interno di Generali (nel giro di un anno il gruppo del “Calta” ha sfondato la soglia del 2%).
Ania, subito task force contro le frodi
Le truffe alle assicurazioni. Da sempre. Tanto, ci penserà qualcun altro, si pensa. E invece. Invece non sarà più così grazie alla proposta dell’Ania, l’associazione dei consumatori, che vuol dare vita ad una vera e propria “task force” per combattere le truffe alle assicurazioni. «La proposta dell’Ania di istituire un’agenzia antifrode per i sinistri auto è senz’altro condivisibile, – ha detto Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori – a patto che non sia la solita operazione di facciata. È bene ricordare che in ogni compagnia di assicurazione che si rispetti c’è un ufficio antifrode, perché le truffe ci sono sempre state e sempre ci saranno. In realtà, finora è mancata la volontà di combatterle seriamente, perché è molto più facile aumentare i prezzi delle polizze, facendo così pagare agli assicurati onesti i costi delle truffe».
Zurich Connect, una RC Auto davvero economica: scommettiamo?
Lo scorso martedì 9 febbraio è stato giornata di Superenalotto, di jackpot record (circa 140milioni di euro), di vincita multipla (sono stati infatti due gli scommettitori che, azzeccando i sei numeri vincenti, si sono spartiti equamente la posta). Una ulteriore testimonianza, benché non ce ne fosse bisogno, dell’amore degli italiani per il gioco, per il rischio, per la sfida alla sorte, per la scommessa. È evidente che poi, alla proposta “scommettiamo?”, un popolo siffatto non può che accettare la sfida, e mettersi in gioco. Se poi la proposta è assicurativa, per la precisione sulla RC Auto, e in palio c’è – comunque vada – un risparmio, vale la pena di provare anche per chi alle scommesse preferisce le sicurezze. Zurich Connect lancia la sfida.