Le banche popolari offrono – come oramai quasi tutti gli istituti di credito del Paese – la possibilità di spostare da loro il vecchio mutuo, cambiando importo della rata, durata del piano di ammortamento, o ancora la tipologia del tasso applicato al debito residuo.
L’operazione è in sè piuttosto vantaggiosa per il cliente che decide di trasferire l’originario finanziamento. Non è infatti prevista alcuna spesa notarile (quelle sostenute vengono rimborsate dall’istituto di credito) così come non è stabilita alcuna commissione di istruttoria o di perizia.
Di sicuro interesse è anche la possibilità di estendere la durata del mutuo fino a un massimo di 35 anni, scegliendo tra l’opzione a tasso fisso o quella a tasso variabile.
Unico vincolo è inerente l’importo finanziabile, che deve essere necessariamente pari all’importo del mutuo da sostituire.
Presso tutte le filiali delle banche popolari è possibile consultare i fogli informativi e i documenti di sintesi, con maggiori informazioni sulle condizioni economiche e contrattuali che regolano il servizio in oggetto di post.