Nell’ambito delle iniziative finalizzate ad agevolare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese, nella Regione Lombardia è attivo dallo scorso mese di aprile un Bando, con una dotazione pari a ben due milioni di euro, che permette di ottenere contributi in conto interessi per finanziare la propria attività. Il Bando, in accordo con quanto rende noto la Camera di Commercio di Milano, è destinato ai piccoli imprenditori ed a quelli che aspirano a diventarlo, ma anche alle cooperative; tra i settori dell’economia ammessi, ci sono quelli del commercio all’ingrosso ed al dettaglio, commercio elettronico, informatica, attività manifatturiera, edilizia, costruzioni ed attività legate al settore immobiliare.
Per la presentazione delle domande c’è tempo fino al 28 febbraio 2010 per accedere ai contributi per la cui erogazione è necessario che l’aspirante imprenditore, la piccola e media impresa o la cooperativa lombarda effettui interventi per investimenti produttivi e/o riqualificazione della struttura finanziaria, patrimonializzazione d’impresa, check-up economico e finanziari, oppure ancora anticipazione di compensi che sono previsti dalla cassa integrazione. E per le imprese lombarde, del settore dell’artigianato, che vogliono invece investire nell’ambiente, c’è tempo fino al prossimo 30 ottobre 2009 per aderire ad un Bando della Regione, con una dote di 1,5 milioni di euro, per ottenere contributi o per la certificazione ambientale, oppure per la realizzazione di piccoli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.
Il contributo ammissibile, che può essere del 25% per l’impresa artigiana rispetto alla spesa complessiva, e del 30% per le cooperative artigiane e per le società consortili, può permettere di acquisire con le agevolazioni previste le certificazioni Emas, Ecolabel o Iso 14001 salvaguardando l’ambiente e, soprattutto, rendendo più moderno e più sicuro l’ambiente di lavoro garantendosi un adeguato livello di competitività per poter stare sul mercato. Ad esempio, si può accedere ai contributi regionali per finanziare interventi per l’abbattimento del rumore e per il recupero dei rifiuti; oppure ancora si può investire in innovazione adottando soluzioni finalizzate alla riduzione del peso degli imballaggi, oppure all’uso di materie prime meno inquinanti.
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