Difficile, talvolta, scegliere tra un mutuo a tasso fisso e un mutuo a tasso variabile. I vantaggi sono dietro l’angolo in entrambi i casi.
C’è chi propende per la comodità delle rate, chi per la sicurezza. C’è chi spera che i tassi di interesse diventino più vantaggiosi durante gli anni e si sobbarca il rischio di un mercato che potrebbe divenire sfavorevole da un momento all’altro (nella peggiore delle ipotesi).
Il tertium datur? Il tasso misto. Esso offre la possibilità di concordare delle scadenze e cambiare tasso passando da fisso a variabile. Una sorta di compromesso tra gli interessi maggiormente utilizzati. In questo panorama, subentra una quarta ipotesi. Una formula in qualche modo innovativa. A proporla è BNL, che consente di sfruttare le due opzioni contemporaneamente. L’offerta porta il nome di BNL Quasi Fisso, ed è utilizzabile anche da quei clienti che sono alla ricerca di una surroga del mutuo, i quali intendono in altri termini trasferire il finanziamento casa presso un’altra banca, a condizioni più vantaggiose.
BNL Quasi fisso si differenzia dalle altre formule poiché applica il tasso fisso alla sola quota capitale, mentre alla quota interessi viene applicato un tasso variabile entro un valore prestabilito che non potrà in nessun modo superare il tasso della quota capitale. Si tratta pertanto di sottoscrivere un mutuo a tasso fisso con possibili variazioni ma solo in senso vantaggioso per il cliente, in quanto in base all’andamento dei mercati la quota interessi potrebbe diminuire, ma mai salire oltre il tasso massimo stabilito da contratto. Il tasso variabile applicato alla quota interessi è calcolato su base Euribor 1 mese + spread.
BNL Quasi Fisso finanzia acquisti e ristrutturazioni fino al 75-80% del valore dell’immobile, è accessibile ai casi surroga, sostituzione + liquidità, consolidamento debiti e liquidità. Per quanto riguarda i tempi di rimborso, possono variare da 10 a 30 anni.