Bike-sharing: in Italia va sempre meglio

di Daniele Pace Commenta


 Il bike-sharing va sepre meglio in Italia, anche se il “vizio” per la bicicletta all’estero è sempre predominante rispetto alle abitudini italiane.

Comunque, dallo sbarco di Mobike a Bologna ad esempio, due settimane fa, è già record, con 80mila chilometri “pedalati” dai bolognesi, e 38mila per spostarsi.

Anche le altre città segnano numeri interessantissimi. Ottimi i dati di Milano, Torino, Roma e Firenze. Nel capoluogo toscano si è dovuti addirittura ricorrere alle multe contro le soste selvagge.

Il bike-sharing in Italia

Ad andare meglio sono le città del nord, dove c’è già una certa abitudine alla bicicletta. Ma a sorpresa, il nostro paese è il primo nel continente per quanto riguarda la diffusione di questo sistema di spostamenti. Ce lo dice il Rapporto nazionale sulla Sharing Mobility riferito allo scorso anno. Sono circa 39.500 bici disponibili in 265 Comuni.
Si tratta di una crescita, dall’anno precedente, del 147%, concentrato soprattutto a Milano, Firenze, Torino e Roma.

I dati per città vedono Milano in testa con 16.660 biciclette sharing, e un +44%, seguita da Torino, che aumenta le biciclette disponibili del 13%, Firenze, con l’8% e Roma con il 5%.

Poi ci sono quelli che la bicicletta già ce l’hanno, e sfruttano le nuove piste ciclabili. In 10 anni, le piste dove andare in bicicletta sono aumentate di 1.346, sfruttate da circa 743mila italiani. I maggiori ciclisti sono a Bolzano, con il 13,2% dei 700 e passa mila, poi in Emilia Romagna con il 7,8% e in Veneto con il 7,7%.