Bancomat e carte di credito ancora meno usati dei contanti in Italia

di Gianfilippo Verbani Commenta


 In Italia i pagamenti in contanti ancora resistono molto bene all’invasione di bancomat e carte di credito, anche se il primo ha compiuto proprio quest’anno i suoi 30 anni e le seconde hanno comunque vissuto una maggiore diffusione in seguito all’incremento del commercio online. 

I rischi a cui sono soggette le carte di credito ricaricabili

L’Italia, tuttavia, resta oggi uno dei paesi europei più affezionati al contante, cioè a banconote e monete. Nel nostro paese, infatti, l’87 per cento dei pagamenti effettuati vengono ancora effettuati in contanti. Certo, le percentuali di utilizzo degli strumenti elettronici sono in aumento: solo nel secondo trimestre del 2013 si è potuto registrare infatti un aumento del 14 per cento nell’utilizzo rispetto allo stesso periodo del 2012, con un contemporaneo aumento del 4,5 per cento anche del totale transato.

Le principali differenze tra carte ricaricabili e conti correnti

La statistica mette in luce anche la preferenza degli italiani per i bancomat o le carte di credito. Sempre nel secondo trimestre del 2013 i pagamenti effettuati con il bancomat sono aumentati del 12 per cento per numero di transazioni e del 2 per cento per ammontare, mentre quelli effettuati tramite carta di credito sono aumentati del 23 per cento per numero di operazioni e dell’11 per cento per il totale transato. Da questi dati è quindi chiara una preferenza per le seconde, che permettono anche l’effettuazione dei pagamenti online.

Nel 2013, infatti, si è potuta registrare anche una forte crescita dei pagamenti via internet, con un incremento pari al 118 per cento.

Il 2013, quindi, rispetto al 2012, ha fatto registrare un decisivo incremento dei pagamenti elettronici, che nel corso dell’anno scorso erano cresciuti solo del 6,7 per cento.