Abi, tornano nuovamente a salire i tassi sui nuovi mutui

di Daniele Pace Commenta


Il rapporto mensile che è stato realizzato dall’Abi mette in mostra uno scenario piuttosto preoccupante. Infatti, nel corso del mese di ottobre, sono aumentate le nuove operazioni legate all’acquisto di case e altri immobili, facendo registrare un +2,26% in confronto al mese di settembre.

Come è stato messo in evidenza, però, dal direttore generale dell’Abi, nell’ultimo quinquennio, circa l’80% dei nuovi mutui si caratterizzava per avere il tasso fisso. Anche proprio per tale aspetto, non ci si aspetta che le sofferenze possano moltiplicarsi ancora di più.

I tassi che si riferiscono ai mutui per la casa sul mercato italiano stanno facendo registrare un netto incremento. Anche se, va detto, stanno viaggiando a un tasso più basso in confronto ai rialzi che sono stati voluti dalla Bce. Negli ultimi anni, però, la scelta sempre più frequente di contrarre quasi completamente finanziamenti a tassi fissi, dovrebbe avere una sorta di effetto immunizzante su un gran numero di famiglie.

Perlomeno, questi sono i dati che si possono ricavare dall’usuale rapporto rilasciato dall’Abi. L’Associazione bancaria italiana ha messo in evidenza come i livelli toccati ricordano molto quelli relativi al 2015, anche se restano decisamente al di sotto in confronto ai livelli storici. Ad ogni modo, va detto che per quanto riguarda i clienti delle varie banche italiane, c’è anche un altro aspetto rilevante da chiarire.

Nel corso del 2021, le varie spese di gestione che riguardano i conti correnti hanno fatto registrare un incremento, toccando la soglia dei 94,7 euro. In sostanza, i costi di gestione hanno ad oggetto in modo specifico sia l’emissione che l’attività di gestione delle varie carte di pagamento, così come i canoni base. Ed è chiaro che il fatto di tornare nuovamente in coda agli sportelli, dopo lo stop imposto giocoforza da parte della pandemia, non ha fatto altro che causare un netto incremento pure delle spese variabili.

Un aumento che, come messo in evidenza dall’indagine che viene svolta con cadenza annuale dalla Banca d’Italia, ha fatto centro anche in riferimento ai conti online. Infatti, questi ultimi hanno fatto registrare un vero e proprio boom nel corso della pandemia, ma ancora oggi presentano dei vantaggi piuttosto evidenti. Nonostante tutto, di conseguenza, i conti online sono la soluzione più conveniente, nonostante abbiano toccato i 24,3 euro, circa 2,8 euro in più in confronto al 2021.