Il Tesoro annuncia una nuova emissione dei Btp Italia

di Gianfilippo Verbani Commenta

Il primo collocamento dei Btp Italia nel 2014 partirà il giorno 14 aprile, e ci saranno ben tre giorni, da calendario, dedicati al pubblico retail, con la possibilità però di chiudere il collocamento in modo anticipato dopo due soli giorni, e un giorno il 17 aprile dedicato all'acquisto da parte degli investitori istituzionali.


 Come annunciato in precedenza, anche per il 2014 il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha confermato una doppia emissione di Btp Italia, gli ultimi buoni nati nel contesto italiano, per i quali sono già state dichiarate le date di emissione. 

Ordini record per i nuovi Btp Italia e chiusura anticipata del collocamento

Il primo collocamento dei Btp Italia nel 2014 partirà infatti il giorno 14 aprile, e ci saranno ben tre giorni, da calendario, dedicati al pubblico retail, con la possibilità però di chiudere il collocamento in modo anticipato dopo due soli giorni, e un giorno il 17 aprile dedicato all’acquisto da parte degli investitori istituzionali.

Il bilancio della quinta emissione dei nuovi Btp Italia

Ma le novità per il 2014 non si fermano alle tempistiche e alla scansione della fase di collocamento. I buoni del Tesoro indicizzati all’inflazione domestica non saranno più a quattro anni, come quelli collocati nelle emissioni precedenti, ma avranno una scadenza temporale più lunga, saranno cioè di 6 anni. 

Nel corso del 2014 ci saranno ben due emissioni dei Btp Italia e se il Ministero deciderà di seguire la scansione temporale dello scorso anno, dopo l’emissione primaverile ci potrà forse essere quella autunnale. Con queste nuove soluzioni, tuttavia, il Tesoro vuole nettamente distinguere il collocamento dedicato ai risparmiatori individuali da quello relativo agli investitori professionali, non solo italiani ma anche esteri, che nel corso delle precedenti emissioni hanno riservato un grande apprezzamento a questi titoli.

Il Btp Italia nelle intenzioni del Tesoro si conferma quindi come un prodotto rivolto in via preferenziale agli investitori individuali.