Come funziona il quantitative easing

 Il quantitative easing da poco varato dalla Banca Centrale Europea  è uno strumento alternativo ad altre tecniche convenzionali che mirano a far risalire l’ inflazione, come quelle del taglio progressivo dei tassi di interesse richiesti sui prestiti che vengono praticati alle grandi banche nazionali, di norma utilizzati per raggiungere uno degli obiettivi statutari della BCE stessa, che prevede la risaliva del tasso di inflazione vicino al 2 per cento.

Che cos’ è il quantitative easing e a cosa serve

 Solo alcuni giorni fa il Presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha varato insieme al consiglio direttivo del massimo istituto bancario europeo, la BCE, il quantitative easing, un vasto programma di acquisti di titoli di stato che ha lo scopo di risollevare le sorti dell’ economia del vecchio continente.

Cosa prevede il quantitative easing della BCE

 La BCE – la Banca Centrale Europea – ha approvato l’ atteso quantitative easing, ovvero il lungo piano di acquisti necessario per far salire l’ inflazione nei prossimi mesi, piano che sarà attivo almeno fino al 2016. Vediamo quindi più da vicino che cosa prevede questo piano.

La BCE decide per il quantitative easing

 La BCE – Banca Centrale Europea – dopo lunghe attese e numerosi annunci ha finalmente deciso per il quantitative easing, il programma mensile di acquisto di titoli di stato per un valore complessivo di 60 miliardi di euro ogni 30 giorni. Questo programma verrà attuato a partire dal prossimo primo marzo e si concluderà nel mese di settembre 2016, con lo scopo di far finalmente salire il tasso di inflazione fino a farlo arrivare vicino il target previsto del 2 per cento – attualmente si trova vicino allo 0,2 per cento.

Le tre condizioni di Draghi per il quantitative easing

 Tra poco meno di due settimane Mario Draghi, il presidente dell’Eurotower darà probabilmente il suo placet all’attesa operazione di quantitative easing, ovvero una massiccia operazione di acquisto di titoli di stato da parte della Banca Centrale Europea –  BCE – per sostenere l’economia finanziaria in difficoltà dell’Eurozona e far risalire l’inflazione. 

I dubbi leciti sul quantitative easing della BCE

 Fra circa dieci giorni, il prossimo 22 gennaio 2015, secondo le previsioni degli analisi, la Banca Centrale Europea – BCE – darà il via libera ad una grande operazione di acquisto di titoli di Stato e non sulle diverse piazze europee, il cosiddetto quantitative easing, al fine di aumentare la circolazione della liquidità negli stati del Vecchio Continente. Gli esperti di settore sono più che sicuri di questa manovra, che viene annunciata ormai da mesi da parte dell’Eurotower, e dunque tutti i risvolti ad esso collegati sono oggi le scommesse più semplici dei mercati. 

Mario Draghi annuncia un quantitative easing a breve termine

 Con la seduta del 2 gennaio 2015 si sono ufficialmente riaperte le contrattazioni sui mercati dopo la pausa natalizia e alcune piazze internazionali, tra cui la stessa Piazza Affari, sembrano aver acquisito uno slancio positivo che hanno conservato anche nei giorni successivi. La causa di questo piccolo sprint di inizio anno è da individuare nelle parole di recente pronunciate da Mario Draghi, il numero uno della Banca Centrale Europea, in merito alla possibilità dell’introduzione di un nuovo quantitative easing a breve termine. 

La BCE rinuncia al quantitative easing entro il 2014

 Il giorno 4 dicembre scorso si è avuta l’ attesa riunione del direttivo della Banca Centrale Europea e  subito dopo la conferenza stampa da parte del numero uno dell’ Istituto di Francoforte, Mario Draghi, il quale ha rimandato al prossimo anno l’ utilizzo di misure non convenzionali, annuncio che ha fatto subito crollare gli indici di borsa.

Il quantitative easing della BCE incentiverà i prestiti a famiglie e imprese?

 In virtù delle ultime decisioni prese nel corso del mese di giugno 2014, la Banca Centrale Europea – BCE – si accinge a riversare nella casse di banche e istituti di credito d’Europa fino a mille miliardi di euro, al fine di ridurre la morsa del credito e far ripartire l’economia. Queste, almeno, le promesse di Mario Draghi da Francoforte. 

La BCE pronta al quantitative easing e alle misure non convenzionali

 La Banca Centrale Europea – BCE – ha pubblicato il bollettino mensile relativo al mese di giugno, nel quale vengono recepite le decisioni prese dal consiglio direttivo nel corso della seduta del 5 giugno 2014, le quali sono rivolte al superamento del particolare momento economico e monetario che l’Europa sta attraversando.