Il quantitative easing da poco varato dalla Banca Centrale Europea è uno strumento alternativo ad altre tecniche convenzionali che mirano a far risalire l’ inflazione, come quelle del taglio progressivo dei tassi di interesse richiesti sui prestiti che vengono praticati alle grandi banche nazionali, di norma utilizzati per raggiungere uno degli obiettivi statutari della BCE stessa, che prevede la risaliva del tasso di inflazione vicino al 2 per cento.
Taglio QE e tassi invariati: annuncio di Draghi. Cosa succederà ai mutui?
Ieri ha parlato il presidente della BCE Mario Draghi, assicurando che la banca centrale non cambierà la sua politica monetaria. L’annuncio però, è stato seguito da alcune voci di corridoio
Solo alcuni giorni fa il Presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha varato insieme al consiglio direttivo del massimo istituto bancario europeo, la BCE, il quantitative easing, un vasto programma di acquisti di titoli di stato che ha lo scopo di risollevare le sorti dell’ economia del vecchio continente.
Fra circa dieci giorni, il prossimo 22 gennaio 2015, secondo le previsioni degli analisi, la Banca Centrale Europea – BCE – darà il via libera ad una grande operazione di acquisto di titoli di Stato e non sulle diverse piazze europee, il cosiddetto quantitative easing, al fine di aumentare la circolazione della liquidità negli stati del Vecchio Continente. Gli esperti di settore sono più che sicuri di questa manovra, che viene annunciata ormai da mesi da parte dell’Eurotower, e dunque tutti i risvolti ad esso collegati sono oggi le scommesse più semplici dei mercati.
Il giorno 4 dicembre scorso si è avuta l’ attesa riunione del direttivo della Banca Centrale Europea e subito dopo la conferenza stampa da parte del numero uno dell’ Istituto di Francoforte, Mario Draghi, il quale ha rimandato al prossimo anno l’ utilizzo di misure non convenzionali, annuncio che ha fatto subito crollare gli indici di borsa.